Capitolo 47

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S: in che senso scusa?
E: se potessi ovviamente cambierei il finale, ma...anche se non ero completamente sobria,io sono stata bene quella sera con te.
Le sue parole mi lasciano incapace di dire nulla: non mi aspettavo di certo che lei dicesse una cosa simile.
S: io pensavo che lo avresti considerato l'errore più grande della tua vita, soprattutto per come ti ho trattata dopo.
E: lo considero un errore,ma questo non vuol dire che non lo rifarei.
S: sembrerei di nuovo uno stronzo se ti dicessi che lo rifarei anche io?
I nostri occhi di incrociano per un secondo,restando incatenati. Non ho idea di come anche solo il suo sguardo mi faccia mancare il respiro e battere il cuore così forte. Vorrei soltanto avvicinarmi e baciarla ma non posso. Vedo Emma fare poi un passo verso di me. In questo momento non ho idea di cosa fare e non mi è mai successo. Sta per avvicinarsi di più, quando sento una voce chiamare il suo nome da lontano, così Emma fa un passo indietro. E: ehm....é meglio che io vada.
Mi limito ad annuire e a guardarla mentre va verso la parte opposta della scuola dove gli altri stanno ancora finendo la ricreazione. Mi metto dietro l'angolo e vedo che a chiamarla è stato proprio il suo fidanzato.
N: dov'eri? Non ti trovavo.
E: ero andata in bagno.
N: dal retro?
E: non volevo fare a spallate per uscire.
N: mi sei mancata.
E: ma se sono stata via dieci minuti.
N: é sempre troppo tempo se sto lontano da te.
Lo osservo mentre prende Emma per la vita avvicinandosi poi per baciarla e in quel momento abbasso lo sguardo perché non riesco a guardare. Quando risollevo lo sguardo,però se ne sono già andati.

Mischiando il tuo sorriso,alle mie lacrimeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora