Capitolo 147

284 12 0
                                    




E: quindi possiamo stare insieme senza troppi problemi?

X: a meno che tu abbia qualche perdita di sangue,puoi stare tranquilla.

Tiro un sospiro di sollievo: l'idea che avessimo potuto fare qualcosa di sbagliato,mi avrebbe davvero tormentata in eterno,ma soprattutto avrebbe fatto andare Simone fuori di testa.

X: allora direi che abbiamo finito.

S: sempre tra due settimane?

X: sarebbe meglio,così riusciamo a tenere controllato tutto.

S: nessun problema.

X: vi metto ancora di sabato?

E: sarebbe meglio grazie.

Segna il nostro nome nella sua agenda e dopo averla salutata,lasciamo lo studio,arrivando fuori dal portone. Il fatto che non fosse una zona super visitata,aveva fatto sì che non ci avesse mai notato nessuno e per ora preferiamo così,visto che riesco ancora a camuffare quella piccola pancina che mi è sbucata.

E: chiamiamo un taxi?

S: io avrei un'idea.

E: sono tutta orecchi.

S: vorrei portati a cena fuori.

E: se lo fai per quello che ha detto la dottoressa,credo che potró mangiare bene anche a casa.

Simone scuote leggermente la testa,sorridendo e prendendomi la mano,mi porta poi contro il suo petto stringendomi tra le sue braccia.

S:principessa,sono un po' paranoico e lo sai anche tu,ma non posso semplicemente avere il desiderio di portarti fuori a cena?

E:si certo,dove mi porti di bello?

S:che ne dici di una bella pizza?

E:si! Davvero non vedo l'ora

S:allora dai andiamo

-mi prende per pano e a passo tranquillo iniziamo a camminare per viale Marconi,considerando che erano ormai le 17 abbiamo avuto giusto il tempo di farci una passeggiata per poi fermarci alla pizzeria che ci sembrava più carina vista dall'esterno-

-appena entriamo,un signore suo quarant'anni circa ci viene subito incontro,chiedendo cosa potesse fare per noi-

S:se possibile, un tavolo per due

X:avete prenotato?

S:no,è stata una decisione presa all'ultimo

X:va bene,aspettate un secondo e vi faccio accomodare

-io e Simone rispondiamo si all'unisono-

Esattamente una manciata di secondi dopo il cameriere torna nella nostra direzione e ci fa segno di seguirlo verso il nostro tavolo

Mischiando il tuo sorriso,alle mie lacrimeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora