Camilla, Adele e Andrea aspettavano i loro ospiti nel giardino della clinica, seduti ad un tavolo di marmo.
Raffaele, Francesco e il ragionier Vespucci si dirigevano verso di loro.
《Buonasera》li salutò Galiardi senior.
《Buonasera, sono Adele Mainaghi e loro sono i miei collaboratori, Andrea Del Bosco e Camilla Reggiani》disse la giovane Mainaghi, stringendo la mano dei suoi interlocutori. Camilla e Andrea fecero lo stesso: gli occhi di Francesco Galiardi si posarono sulla Reggiani, fin dal primo istante.
《Accomodatevi, prego》fece Andrea, invitando gli ospiti a sedersi.
I Galiardi e Vespucci presero posto.
《Come sapete, abbiamo valutato la vostra offerta e abbiamo pensato di accettarla principalmente perché abbiamo bisogno di rilanciare la nostra attività, dopo l'attentato ai danni di mio fratello Roberto》esordì Adele. 《Ma a questo punto permettetemi di soddisfare la mia curiosità: come mai siete interessati a entrare in società con noi?》domandò successivamente.
《Vedete, io sono diventato un uomo influente, ma non dimentico di essere venuto dal nulla, proprio come suo fratello. Non lo conosco direttamente, ma lo stimo in quanto si è fatto da solo, e ho intenzione di affiancare il suo sogno》rispose Raffaele.
《Però lei, da quanto ne so, non ha mai investito in un ristorante...》osservò Del Bosco.
《C'è sempre una prima volta. Non bisogna mai essere monotematici negli affari, ma sempre aperti e curiosi》replicò Francesco.
《Senza contare che la nostra collaborazione può essere economicamente vantaggiosa per entrambe le parti》intervenne il ragionier Vespucci.
《Tutto ciò che può fare il bene di Roberto è bene accetto, ma prima di firmare qualsiasi accordo vorremmo consultarci con lui》ribattè Camilla.
《Ha ragione lei, signorina. Consultate il signor Mainaghi, ci rimettiamo al suo volere》concluse Galiardi senior.***
Quando i Galiardi e Vespucci se ne furono andati, Camilla, Adele e Andrea tornarono dentro per parlare dei nuovi soci con Roberto.
Mainaghi aveva appena avuto un controllo di routine da parte di un'infermiera.
《Sembra che stia guarendo!》commentò l'uomo.
《Ma non abbastanza per stressarti troppo, caro...》fece la Reggiani avvicinandoglisi.
《Forse solo un po', visto che da te dipende la nostra collaborazione coi nuovi soci...》intervenne Adele.
《Chi sono?》chiese Roberto.
《Raffaele Galiardi e suo figlio Francesco. Sono stati accompagnati dal loro uomo di fiducia, il ragionier Vespucci》rispose Andrea.
A sentire quei nomi, Mainaghi fece una faccia strana, talmente strana che i suoi interlocutori se ne accorsero.
《Che cos'hai?》chiese Camilla.
《No, niente... È che li conosco di fama e... Non hanno mai investito in un ristorante...》si affrettò a rispondere lui.
《Ma c'è sempre una prima volta. Roberto, noi abbiamo bisogno dei loro capitali in questo momento. E comunque gli staremo col fiato sul collo, semmai ci dovessero fregare...》lo rassicurò la sorella.
《Perché ci dovrebbero fregare?》domandò lo chef Del Bosco.
《Sei troppo ingenuo, Andrea. Con gli uomini come Galiardi bisogna stare attenti》fece la Mainaghi.
《E tu sei troppo sospettosa, mia cara!》la prese in giro Andrea.
Tutti risero e la tensione si alleggerì.
《Andrà tutto bene...》affermò Camilla, stringendo le mani di Roberto.
《Se me lo dici tu ne sono sicura...》sorrise l'uomo.***
Quando tornarono a Milano, Camilla fu accolta calorosamente dalle coinquiline Giulia Ricci e Marta Sensi: la prima era di Asti, aveva i capelli biondi e gli occhi verdognoli; sosteneva che il lavoro a "L'ingrediente segreto" era solo transitorio, infatti le serviva per pagarsi gli studi di teatro - voleva diventare un'attrice famosa; sognatrice e un po' frivola, sognava di accedere al bel mondo ed era innamorata del vicino di casa Domenico Lojacono, che lavorava nella caffetteria di fronte al palazzo dove abitavano.
Di ben altra pasta era fatta la seconda, proveniente da Marostica: aveva i capelli biondo cenere, gli occhi azzurri e un gran senso pratico che faceva da contraltare alla leggera coinquilina; non era affatto romantica, perciò non si accorgeva degli sguardi che Rino Lojacono, fratello maggiore di Domenico e lavapiatti a "L'ingrediente segreto", le rivolgeva.
Camilla si era trovata immediatamente con loro: erano l'una l'opposto dell'altra, ma proprio per questo le adorava; i loro siparietti le liberavano il cervello di tutte le preoccupazioni.
《Allora, come sta il signor Mainaghi?》domandò Giulia.
《Migliora. Oggi poi gli abbiamo dato una buona notizia. Abbiamo dei nuovi soci》rispose Camilla.
《Ma è meraviglioso!》esclamò Marta.
《Sono Raffaele Galiardi e suo figlio Francesco. Però Roberto è un po' dubbioso...》ammise la Reggiani.
《E come mai?》chiese la Sensi.
《Perché non sono pratici della ristorazione》rispose la giovane emiliana.
《Però sono uomini d'affari e salveranno il ristorante... È una cosa buona, no?》intervenne la Ricci.
《Speriamo, ragazze... Mi sembra quasi di avere tutto il mondo sulle spalle...》sospirò Camilla.
《Dai, sono sicura che andrà tutto bene...》la consolò Marta.
《Adesso non pensarci, e andiamo a fare un bell'aperitivo in caffetteria!》propose Giulia.
《Sì, certo, l'aperitivo... Non è che vuoi vedere il tuo bel Mimmo?》la prese in giro la veneta, chiamando il cameriere siciliano Domenico col suo soprannome.
《Eh su, ma come ve lo devo dire che non è uno scherzo, che sono davvero innamorata di lui?》ribattè la piemontese.
《È uno sciupafemmine, Giulia. È meglio che te lo levi dalla testa!》rise la Reggiani.
《Anche lo chef Del Bosco lo era, poi ha messo la testa a posto con la signorina Mainaghi...》replicò la Ricci.
《Ma Mimmo Lojacono è sciupafemmine per eccellenza, lo sanno tutte qui nel quartiere... Adesso andiamo a farci questo aperitivo!》le esortò la Sensi, prima che uscissero.
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L'ingrediente segreto [Saga del Boom Economico]
Historical FictionMilano, 1959. Roberto Mainaghi, proprietario de "L'ingrediente segreto", noto ristorante sui Navigli, subisce un attentato da parte di ignoti mentre è in compagnia della fidanzata Camilla Reggiani. Ricoverato in una clinica svizzera, lascia l'attivi...