La settimana passò velocemente, tanto velocemente che arrivò il giorno di San Martino senza che quasi nessuno se ne accorgesse.
Quella mattina Raffaele era sceso a colazione con un sorriso smagliante: aveva ricevuto i risultati delle analisi del sangue, i quali attestavano che era lui il padre di Sofia Veralli; qualche giorno prima aveva telefonato ad un suo caro amico, il dottor Sergio Silani, per dirgli che da quelle analisi doveva emergere chiara e tonda la sua paternità.
E quella mattina, il suo sorriso significò per la moglie più di mille parole.
《Quindi abbiamo ufficialmente un'altra Galiardi?》esordì.
《A quanto pare...》fece Raffaele.
《Certo che Maddalena Veralli ci ha incastrati proprio bene...》commentò Francesco.
《Perché devi sempre pensare male?》lo sfidò Violetta.
《Perché a pensar male ci si prende. E l'ambizione di quella donna non ha mai avuto limiti》ribattè il maggiore.
《Però adesso Sofia fa parte della famiglia, e tu devi sforzarti un minimo di andarci d'accordo》intervenne Tancredi.
《E tu devi conoscerla da vicino, caro fratellino...》lo provocò il primogenito. L'altro stava per alzarsi e rispondergli per le rime, ma la contessa gli lanciò un'occhiata eloquente.
《Per favore, cerchiamo di non fare sceneggiate, sono così volgari...》sospirò.
《Non voglio sentire più alcun commento sgradevole su Sofia o sua madre. È chiaro?》replicò il capofamiglia, guardando negli occhi Francesco.
《Chiaro》sbuffò quest'ultimo.
Aveva sempre capito le scelte di suo padre, appoggiandole in tutto e per tutto; ma questa proprio non la concepiva.***
《Buongiorno, signore Veralli!》esclamò Guido, non appena vide arrivare Maddalena e Sofia.
《Signor Del Bosco...》bisbigliò quest'ultima.
《Buongiorno, signor Del Bosco. È pronto per il gran giorno?》fece raggiante sua madre.
《Oh sì, sono sicuro che sarà emozionante vedere "L'ingrediente segreto" in televisione con noi tutti come se tutti fossimo attori》rispose il giovane.
《Già, è emozionante...》commentò la ragazza.
《Comunque temo di essere di troppo. Vi lascio soli》concluse la madre, congedandosi arbitrariamente per lasciare la figlia da sola col fratello dello chef.
《So che è un gran giorno anche per lei...》cominciò l'amministratore delegato.
《Le notizie volano...》replicò la cameriera.
《Beh, diciamo che il suo padre naturale è solo uno degli uomini più potenti della città, nonché socio di un posto che andrà per la seconda volta in televisione》sdrammatizzò lui.
《Sono contenta di avere un padre, nonostante tutto quello che ha comportato》ammise lei.
《Sofia... O forse dovrei chiamarti signorina Galiardi》s'intromise Nanni, arrivando proprio in quel momento.
《Buongiorno, Nanni》rispose subito Sofia.
《Signor Borghese》si aggiunse Guido.
《Non preoccupatevi, vi lascio soli. Sono solo un umile lavapiatti con un mucchio di stoviglie da lavare, dopotutto》concluse Borghese in modo scontroso, voltando loro le spalle.
《Ma è sempre così?》domandò Del Bosco.
《È carattere. Però è buono, non morde》lo rassicurò la Veralli.***
Nanni stava per entrare, quando una voce femminile lo chiamò.
《Signor Borghese!》era Sara.
《Signorina Lentini...》rispose lui.
《Brutta giornata oggi?》domandò lei.
《Come fa a saperlo? Si vede così tanto?》ribattè l'uno.
《Sì, tantissimo. E se non sono indiscreta, sarei pronta a scommettere che si tratta di una donna》indovinò l'altra.
《Ma legge nel pensiero?》chiese il primo.
《Guardi che vengo dall'America, non da Marte. Lo so come funzionano certe cose》sorrise la seconda.
《Lei è mai stata innamorata di una persona che però non la degna di uno sguardo, e che piuttosto di stare con lei preferisce finire a fare l'oggetto di una squallida scommessa in cambio di un'estate in Costa Azzurra?》raccontò il lavapiatti.
《Sta parlando della signorina Veralli?》domandò allora l'aiuto-contabile.
《Io le ho salvato la vita quando ha tentato di buttarsi sotto una macchina. E per tutta risposta adesso lei si mette a fare la civetta col fratello dello chef Del Bosco perché probabilmente glielo avrà suggerito quell'arpia di sua madre, che tra l'altro in passato mi ha anche intimato di starle lontano》spiegò Borghese.
《Io sono convinta che lei debba avere pazienza con Sofia, signor Borghese. Stanno succedendo tante cose nella vita di quella ragazza che sono convinta che non riesca a riconoscersi allo specchio né a capire chi le sarà fedele per sempre》replicò la Lentini.
《E quindi cosa dovrei fare?》chiese il giovane.
《Deve lasciarla sbagliare, se è uno sbaglio. Oppure lasciarle vivere la sua vita, se è una cosa giusta. Dipende soltanto da Sofia》affermò la ragazza.
《Non so se ce la farò a pazientare, ma grazie del consiglio》rispose Nanni, prima di salutarla e andare in cucina.
Sara rimase imbambolata per pochi minuti: si stava affezionando troppo alla grande famiglia de "L'ingrediente segreto". Doveva assolutamente fermarsi.
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L'ingrediente segreto [Saga del Boom Economico]
Historical FictionMilano, 1959. Roberto Mainaghi, proprietario de "L'ingrediente segreto", noto ristorante sui Navigli, subisce un attentato da parte di ignoti mentre è in compagnia della fidanzata Camilla Reggiani. Ricoverato in una clinica svizzera, lascia l'attivi...