Capitolo 39

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I giorni successivi furono di assestamento in risposta a ciò che era successo la sera del pugno di Nanni a Tancredi; il giovane Galiardi e Monica finalmente non dovevano più nascondersi, e anche se nessuno credeva davvero che la loro storia fosse seria, i due erano convinti che sarebbe andato tutto bene; Raffaele fu trascinato nell'organizzazione della cena del 4 dicembre al circolo, a tal punto che dimenticò di essere stato abbandonato da Grazia, che non presentandosi all'appuntamento al Grand Hotel, aveva deciso di non farsi più manipolare da lui; Camilla evitava Francesco in tutti i modi, non sapendo di dare al ragazzo l'incentivo per permettere ad Emma di separarla per sempre da Roberto; Adele aveva concentrato tutte le sue energie sull'individuazione di un qualsiasi passo falso che confermasse il doppio gioco del ragionier Vespucci, tanto che stava per dimenticare una cosa importantissima per quel periodo, una cosa che quella mattina le venne a ricordare Andrea.
《L'albero di Natale, giusto...》osservò la donna.
《Te l'eri dimenticato, vero?》fece l'uomo.
《No, è che è strano. Insomma, di solito era sempre Roberto a ricordarsene. Quando abitavamo nel seminterrato di Villa Imbriani con la zia, facevamo un piccolo albero senza pretese, e Roberto mi diceva che quando saremmo stati adulti e ricchi ne avremmo fatto uno molto più grande e più bello, e così è stato. Questo è il primo ponte di Sant'Ambrogio senza di lui...》sospirò la Mainaghi.
《Ma tornerà per Natale. E troverà un albero bellissimo all'ingresso della sala, come tutti gli anni》promise Del Bosco.
《Te ne occupi tu? Mi metterebbe troppa malinconia...》lo pregò lei.
《Ma certo che me ne occuperò io. E piacerà tantissimo sia a te che a Roberto》rispose lui, prendendole il viso tra le mani e baciandola.

                                       ***

Quando scese in sala si ritrovò davanti Violetta.
《Ehi, ciao. Come mai qui?》le domandò.
《Sono venuta a trovare Sofia e Monica. Volevo sapere se erano pronte per il grande giorno》rispose la ragazza.
《Se Sofia non è pronta, ci penserà sua madre per lei. E poi ci sarà mio fratello al suo fianco. Per quanto riguarda Monica, è figlia di un ispettore sanitario, quindi sarà considerata perfettamente all'altezza di essere la fidanzata di un Galiardi》commentò lo chef.
《Speriamo solo che vada tutto bene, e che la mamma e Francesco non mettano in difficoltà né i Dalmata né le Veralli. Ma soprattutto non vorrei che venisse Emma Ferraro. Quella donna non mi è mai piaciuta, sono convinta che nasconda qualcosa》spiegò lei.
《Sono certo che in realtà stia solo cercando di farsi sposare da tuo fratello, dopo tanti anni che si conoscono. Ma adesso parliamo di cose più allegre. Indovina dove stavo andando?》fece lui.
《Dove?》chiese l'una.
《A ordinare l'albero di Natale per l'8 dicembre》disse l'altro.
《E dove lo mettete?》volle sapere la prima.
《All'ingresso. Adele e Roberto ci hanno sempre tenuto molto. Sono orfani, e il Natale li ha sempre fatti sentire meno soli》raccontò il secondo.
《È molto bello quello che fai per Adele, specialmente dopo che Roberto non potrà esserci prima di Natale. Devi amarla tantissimo》osservò la Galiardi con una punta d'invidia.
《Moltissimo. Ma non posso fare tutto da solo. Verresti con me?》propose Del Bosco.
《Mi piacerebbe molto》replicò la giovane.
《Allora andiamo!》esclamò il ragazzo.
Violetta lo seguì, cercando di frenare il cuore che batteva all'impazzata.

                                       ***

Nel frattempo la cucina era in piena attività: Camilla guidava la squadra di cuochi in assenza di Andrea; Beatrice e le cameriere facevano avanti e indietro dalla sala con le comande e i piatti da lavare, che venivano sciacquati e asciugati da Rino e Nanni.
Tra una comanda e l'altra, Sofia si avvicinò al giovane Borghese.
《Posso parlarti?》esordì.
《Sofia... Dimmi tutto quello che vuoi》saltò su il lavapiatti.
《Come sai il 4 dicembre ci sarà la cena con i Galiardi e i Dalmata, dove il signor Raffaele annuncerà che sono sua figlia. Guido sarà al mio fianco》spiegò la cameriera.
《Lo so, me lo avevi già detto》rispose il ragazzo in tono neutro.
《Nanni... Io lo amo. Lo amo perché non mi ha giudicata dopo quello che abbiamo fatto io e Tancredi. È lui l'uomo con cui voglio fare figli, invecchiare e passare il resto della mia vita》dichiarò la giovane.
《Capisco. Sono contento per te》commentò lui, cercando di trattenere la rabbia e lo sconforto di non riuscire a dimostrare alla Veralli tutto l'amore che nessun altro le avrebbe mai dato.
《Anch'io sarei contenta per te, se tu ti innamorassi. Ti ho visto spesso con Sara Lentini》sorrise lei.
《Non sono innamorato di Sara》si affrettò a dire l'uno.
《Dovresti darle una possibilità. Penso che ci tenga a te. È una brava ragazza》gli fece notare l'altra.
《Sofia, ci sono delle nuove comande!》intervenne Monica.
《Arrivo!》esclamò la giovane Veralli, lasciando Nanni da solo.
《C'ha ragione lei》osservò Rino, mentre puliva i piatti.
Borghese fece un lungo sospiro e ritornò a concentrarsi sulle stoviglie anche lui.

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