Durante il rientro a casa Sofia fu silenziosa: non disse una parola fino all'ora di andare a dormire; non ebbe il coraggio di affrontare con la madre il discorso della rivelazione che le aveva fatto Grazia su Tancredi.
Una scommessa. Tutto l'amore che il giovane Galiardi le aveva dichiarato, sussurrato e giurato faceva parte di un gioco al termine del quale Tancredi avrebbe portato la Vallesi in Costa Azzurra se fosse riuscito a portarsi a letto lei, l'ingenua Sofia Veralli, che credeva di aver trovato il suo grande amore.
E sua madre, invece di avvertirla, di metterla in guardia, l'aveva incoraggiata a cedere alle sue avances, quasi ad incastrarlo davanti al fatto compiuto.
Sua madre che già la vedeva all'altare col ragazzo più ricco di Milano. Con che coraggio avrebbe mai potuto polverizzare i suoi sogni, raccontandole tutta la verità?
Quella sera, mentre indossava il pigiama, pensò che avrebbe dovuto trovare una scusa convincente, anche se non era mai stata brava a mentire.
Si mise a letto e sperò di riuscire a dormire.***
La mattina successiva Giulia si era alzata prima e aveva detto di voler fare colazione al bar; Camilla e Marta non se ne stupirono: i tentativi disperati della Ricci di farsi notare dal bel Mimmo Lojacono erano all'ordine del giorno.
Quello che non sapevano era che la loro coinquilina si stava autoconvincendo di aver aperto il suo cuore al fratello sbagliato, e che per rimediare a questo suo errore quella mattina s'era data appuntamento in caffetteria con Rino.
Il ragazzo l'aspettava seduto ad un tavolo vicino all'entrata, mentre suo fratello e la signora Eva Chiarini, la proprietaria, facevano ipotesi sulla persona da lui aspettata.
《Chissà di chi si tratta...》fece la donna.
《Sicuramente non di Marta. Non l'ha mai considerato》rispose Mimmo.
《O forse un'altra ragazza de "L'ingrediente segreto"》ipotizzò la Chiarini.
《Può darsi, ma non ci metterei la mano sul fuoco. Quello un orso è!》le ricordò il giovane Lojacono ridendo, ma il suo viso si fece serio quando vide entrare Giulia Ricci, che si dirigeva al tavolo dove sedeva Rino e lo salutava con un bacio sulla guancia.
《Mi sa che la tua spasimante non spasima più!》lo canzonò la principale.
《E a me che importa? Magari saranno felici!》commentò il siciliano con apparente tranquillità.
Poi si diresse verso i due ragazzi.
《Buongiorno, signori. Cosa vi porto?》chiese con voce leggermente nervosa.
Giulia gli rivolse un sorriso a trentadue denti: stava riuscendo nell'intento di far ingelosire Mimmo.
《Per me un caffè e una brioche》rispose.
《Per me lo stesso》fece Rino.
《Vi servo subito》ribattè Mimmo con lo stesso tono, congedandosi.
Ma anche dopo che li ebbe serviti, continuò a guardarli torvo per tutto il tempo che rimasero in caffetteria.***
Sulla strada per Ginevra, Adele rifletteva sugli ultimi avvenimenti.
Da quando suo fratello era stato ricoverato e i Galiardi erano diventati soci de "L'ingrediente segreto", erano cambiate molte cose, a partire dalla sua relazione con Andrea: fino a prima dell'attentato ai danni di Roberto, la giovane Mainaghi e lo chef avevano parlato di matrimonio, e in cuor suo la ragazza aveva sperato di convolare a nozze con Del Bosco non appena si fosse regolarizzata la nuova situazione del ristorante.
Ma poi Fabrizio Imbriani era tornato nella sua vita, desideroso di sposare Violetta Galiardi per vendicarsi di suo padre, che gli aveva portato via tutto; inoltre la figlia più piccola di Raffaele stava sviluppando con Andrea un'intesa che con lei, invece, lo chef non aveva mai avuto.
Continuavano a stare insieme, ma sembravano distanti, come se non si conoscessero; per questo Adele voleva andare da suo fratello: vedere Roberto le avrebbe ricordato che tutto sarebbe tornato come prima.
Non appena la macchina dell'autista si fermò, Adele fu accolta dal direttore della clinica, mentre poco lontano, Anceschi si era messo alle loro costole, deciso ad arrivare fino alla stanza di Roberto Mainaghi, come gli avevano ordinato Emma Ferraro e Francesco Galiardi.
《Roberto!》esclamò la Mainaghi, appena vide suo fratello.
《Adele!》fece quest'ultimo, dopodiché si abbracciarono forte.
《Come stai?》domandò lei.
《Miglioro. Non vedo l'ora di rimettermi completamente e tornare a Milano! Mi manca così tanto il nostro ristorante... A proposito... Come vanno gli affari?》rispose lui.
《Oh, sapessi... Andrea ha avuto l'idea di lanciare un nuovo menu d'autunno, le Delizie della terra. E abbiamo coinvolto anche la televisione, sai?》spiegò l'una.
《Certo che stanno cambiando proprio un sacco di cose...》osservò l'altro.
《Già...》commentò la minore.
《E Camilla? Come sta?》chiese il maggiore.
《Lavora per non pensare a quanto le manchi. È coraggiosa》si affrettò a dire la prima. Avrebbe voluto confessargli che Francesco Galiardi girava troppo intorno alla Reggiani, ma non ne ebbe il coraggio.
《Già, è molto coraggiosa》ribadì il secondo.
Passarono insieme un paio d'ore, prima che Adele si rimettesse in viaggio per Milano, seguita a distanza da Anceschi, soddisfatto di avere qualcosa da raccontare ai suoi mandanti.
STAI LEGGENDO
L'ingrediente segreto [Saga del Boom Economico]
Ficción históricaMilano, 1959. Roberto Mainaghi, proprietario de "L'ingrediente segreto", noto ristorante sui Navigli, subisce un attentato da parte di ignoti mentre è in compagnia della fidanzata Camilla Reggiani. Ricoverato in una clinica svizzera, lascia l'attivi...