Il ponte di Ognissanti durò dall'1 al 4 novembre, e il 5 il ristorante riaprì.
In quei quattro giorni Maddalena Veralli aveva avuto molte cose a cui pensare: il gesto di Raffaele, la sua intenzione di introdurre Sofia in famiglia, l'aveva spiazzata, e aveva gettato una nuova luce sul passato che avevano in comune.
Tuttavia la responsabile di sala non si fidava molto della decisione di Galiardi: in quei giorni di ferie aveva infatti cominciato a sospettare che, con la dichiarazione del fatto che Sofia fosse sua figlia, l'uomo volesse evitare che la stampa tornasse a parlare del suicidio - o presunto tale - di suo fratello Ernesto.
Per questo Maddalena si era presentata a Villa Galiardi, la mattina del 5 novembre, prima di andare al lavoro: quando Enrico Varano l'annunciò, Galiardi ne rimase alquanto basito; disse tuttavia al maggiordomo di farla entrare nel suo studio.
《Buongiorno, cara Maddalena. Come mai prima d'ora è un piacere vederti!》l'accolse con un gran sorriso. Ma la Veralli non si fece ingannare.
《Perché questa decisione improvvisa di riconoscere Sofia come tua figlia?》domandò brutalmente.
《Non sapevo che nutrissi dei dubbi nei miei confronti. Pensavo che fossi felice all'idea che Sofia fosse finalmente considerata una Galiardi. Non era quello che volevi, quando l'hai spinta tra le braccia di mio figlio?》la provocò lui.
《Volevo il riscatto per mia figlia, ma non mi aspettavo che strumentalizzassi così tanto la cosa》ribattè lei.
《Cosa stai cercando di dirmi?》chiese l'uno.
《Comodo dire che sei tu il padre di Sofia, in un momento così critico per la tua famiglia, coi giornalisti alle calcagna. Una bella notizia è quello che ci vuole, per evitare che scavino più a fondo in questa storia...》continuò l'altra.
《Non avranno scheletri nel mio armadio da scoprire, se è quello che speri》rispose il primo.
《Sei sicuro? Te la ricordi l'attività antifascista di Ernesto e di Michele Imbriani durante la guerra? Ti ricordi come ti arrabbiasti, dimostrando loro con i fatti che mettersi contro di te era pericoloso? E ricordi anche che in quanto tua ex segretaria conservo tutte le carte necessarie per far tornare a galla ogni cosa? Pensa che scandalo... Lo stimato Raffaele Galiardi che si rivela essere un criminale di guerra agli occhi dell'opinione pubblica... I tuoi adorati figli sarebbero rovinati appresso a te...》lo sfidò la seconda.
《Cosa vuoi in cambio?》si affrettò a dire l'imprenditore.
《Voglio le analisi del sangue che attestino che Sofia è effettivamente tua figlia. Se non hai niente da nascondere, non è un problema, immagino...》pretese la responsabile di sala.
《E se esce fuori che non è mia?》domandò Raffaele.
《Non dirò nulla, se è quello che temi. Tu però sottoponiti a questo test, e avrai il mio silenzio definitivo》replicò Maddalena.
《Può starci. Tu però non fare scherzi, altrimenti sai che posso essere pericoloso》minacciò Galiardi.
《Appunto per questo sono venuta da te: faccio l'interesse della mia famiglia come tu lo fai della tua. Siamo sulla stessa barca, e finché remiamo nella medesima direzione, tutto andrà bene. Arrivederci, Raffaele》ribattè la Veralli, salutandolo e uscendo.
Il padrone di casa si affrettò a pensare a una contromossa: Maddalena Veralli poteva essere molto più pericolosa di lui.***
Telefonò a Vespucci, il quale era arrivato a "L'ingrediente segreto" di buon mattino perché non aveva chiuso occhio per quattro notti e a casa sarebbe impazzito; da qualche tempo infatti aveva cominciato ad avere diverse remore nei confronti del losco piano di Raffaele Galiardi e del figlio nei confronti dei Mainaghi, ma ricordandosi di quanto fossero potenti, temibili e vendicativi i suoi datori di lavoro, non si era mai opposto alla loro volontà.
Quello che gli aveva chiesto Galiardi la sera di Ognissanti era stato troppo: convincere Adele e Andrea ad accettare uno stock di prodotti per l'iniziativa "La nebbia agl'irti colli" da un'azienda che stava per fallire e per questo avrebbe praticato un prezzo di vendita stratosferico, costringendo i proprietari del ristorante ad un prestito impossibile da restituire e che quindi avrebbe decretato la loro rovina.
In un'altra situazione non avrebbe avuto problemi a collaborare a una simile meschina azione - in fondo era da sempre gli occhi, le orecchie e il braccio destro di Raffaele; ma in due mesi di permanenza a "L'ingrediente segreto" aveva imparato ad apprezzare la gente che lo componeva e le loro qualità: il coraggio di Adele, che si batteva per portare avanti il sogno del fratello nonostante fosse doppiamente difficile per lei, donna in un mondo di uomini; l'intraprendenza di Andrea, che sapeva vedere lontano, inseguendo ideali che gli altri nemmeno immaginavano; l'amore incondizionato di Camilla per il suo uomo, ricoverato e costretto a nascondersi; la forza d'animo di persone come Maddalena e Sofia, come Giulia, Rino, Marta, Nanni, Monica e Grazia, il cuore pulsante della struttura, che facevano funzionare ogni giorno; e lo spirito di sacrificio di Beatrice, che aveva lasciato la sua città natale per difendere la figlia Lisa dalle maldicenze sulla sua nascita, una donna forte e fragile di cui il ragioniere si era perdutamente innamorato, nonostante il cuore di lei battesse ancora per Stefano Dalmata.
Gli si struggeva l'anima al pensiero che dal 31 dicembre il mondo di tutta questa gente sarebbe andato in frantumi e che lui avrebbe contribuito a tutto ciò, anche se in minima parte.
《Pronto?》rispose in tono neutro.
《Buongiorno, ragioniere. L'ho chiamata perché abbiamo un problema》esordì Galiardi al di là della cornetta.
《Quale problema?》domandò Alfredo.
《Maddalena Veralli vuole le analisi del sangue che confermino la mia paternità nei confronti di Sofia. Ma lei sa cosa potrebbe succedere se risultasse che il padre non fossi io...》rispose Raffaele.
《Quando glielo ha chiesto?》chiese l'uno, conoscendo il timore del suo interlocutore.
《Stamattina è venuta alla villa minacciando di rivelare la verità su Ernesto e su Michele Imbriani e noi, adesso come adesso, non possiamo permetterci la fuga di simili notizie》replicò l'altro.
《Cosa dovrei fare?》fece allora il primo.
《Cerchi di dissuaderla dal suo intento, e se proprio non ci riesce allora dovrò intervenire io. Ho diverse conoscenze in ambito ospedaliero che non avrebbero problemi a mostrare che il padre di Sofia Veralli sono io, però cerchiamo di non arrivare a tanto... Mi capisce?》ribattè il secondo.
《D'accordo, farò tutto ciò che è in mio potere》giurò il ragioniere, prima di salutare Galiardi senior e riattaccare.
Il suo nuovo compito sarebbe stato arduo: Maddalena infatti era un osso duro, non sarebbe stato facile convincerla ad abbandonare il suo intento.
STAI LEGGENDO
L'ingrediente segreto [Saga del Boom Economico]
Ficción históricaMilano, 1959. Roberto Mainaghi, proprietario de "L'ingrediente segreto", noto ristorante sui Navigli, subisce un attentato da parte di ignoti mentre è in compagnia della fidanzata Camilla Reggiani. Ricoverato in una clinica svizzera, lascia l'attivi...