Capitolo 48

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La mattina successiva Renata stava uscendo per fare la spesa, quando una voce la richiamò.
《Signora Lentini! Quanto tempo...》fece la donna che l'attendeva al portone.
《Ci conosciamo?》chiese la Lentini.
《Ma come, non si ricorda di me? Sono Emma Ferraro》le ricordò l'italo-americana.
《Signorina Ferraro, non l'ho riconosciuta subito... Quanti anni passarono?》ribattè la siciliana.
《Tredici, per la precisione. In tutto questo tempo sono successe molte cose. Io sono diventata socia de "L'ingrediente segreto", dove lavora sua figlia Sara. A proposito, come sta?》replicò l'una.
《Bene, trovò questo lavoro grazie alla bontà d'animo del signor Francesco Galiardi》rispose l'altra.
《Vedo che è molto fedele a Francesco》osservò la prima.
《Gli devo tutto, da quando mio marito fu costretto a nascondersi. Il signor Francesco diede a mia figlia il compito di riferire tutto quello che succedeva dentro il ristorante, anche se ultimamente sembrò un po' distratta... Sa, un ragazzo le gira sempre attorno, uno dei lavapiatti...》spiegò la seconda.
《L'amore a quell'età ci fa sempre andare fuori rotta. È successo anche a me. Ma so che invece lei è una persona con i piedi ben piantati a terra, e che rimetterà sua figlia sui binari giusti. Dico bene?》sottolineò sapientemente la giovane l'imprenditrice.
《Dice benissimo, signorina Ferraro》disse subito la sua interlocutrice, percependo una leggera nota di minaccia.
《Allora non mi preoccupo per niente. Arrivederci, signora. È stato un immenso piacere vederla》la salutò Emma, allontanandosi.
《Arrivederci a lei》ricambiò Renata, guardandola andare via.
Probabilmente Francesco aveva capito che Sara gli stava sfuggendo di mano, e così aveva avvertito la sua complice Emma, la quale era venuta a rassicurarsi la fedeltà della madre per riportare dalla loro parte anche la figlia.
Renata si chiese se era giusto sopportare tutti quei soprusi per amore.

                                         ***

Intanto in zona Navigli, Sofia sfogliava una rivista di abiti da sposa mentre faceva colazione.
Sua madre si avvicinò incuriosita.
《Che stai facendo, tesoro?》domandò.
《Sto guardando alcuni abiti da sposa per farmi un'idea》rispose la ragazza.
《E quale ti piace di più?》chiese la madre.
《Ecco...》cercò di dire la figlia, ma Maddalena la interruppe.
《Spero non questo straccio》commentò, notando uno dei vestiti meno vistosi della rivista.
《Straccio?》fece la giovane.
《Esatto, è troppo modesto. È adatto per il matrimonio della figlia di un contadino o di un operaio, tu invece sei una Galiardi e devi brillare!》esclamò la donna.
《E quale sceglieresti tu, allora?》volle sapere la ragazza.
《Questo, senza ombra di dubbio!》indicò la responsabile di sala, puntando il dito sull'abito più sfarzoso della rivista.
《Ma è troppo elaborato! Mi sentirei inadatta...》commentò la cameriera.
《Farò finta di non aver sentito. Tesoro, devi cercare di essere più fiera, il bel mondo ti sta spalancando le porte e tu ci devi entrare a testa alta... Venerdì pomeriggio andremo all'atelier. La contessa Di Castelbianco sarà sicuramente felice di aiutarci!》decise la Veralli.
《Senza dubbio...》bisbigliò Sofia. Più che al suo matrimonio, le sembrava di prepararsi ad andare in guerra.

                                       ***

Quella mattina il ristorante era più in fermento del solito: in giornata sarebbe tornato Roberto Mainaghi, a vedere i cambiamenti che erano stati effettuati negli ultimi mesi, a conoscere il nuovo personale assunto e a riprendersi il suo posto nella direzione de "L'ingrediente segreto".
La cucina pullulava di vita: i camerieri andavano e venivano con le comande e i piatti sporchi, che venivano consegnati ai lavapiatti, mentre lo chef Del Bosco e la sua squadra lavoravano alla nuova iniziativa L'ingrediente di Natale, visto che la festività si stava avvicinando.
In tutto quel trambusto, Rino trovò il coraggio di applicare con Marta il consiglio che gli aveva dato suo fratello.
《Marta...》la chiamò mentre stava un attimo parlando con Giulia. Le due si avvicinarono insieme.
《Sì?》fece la Sensi.
《Ti volevo chiedere... Perché non andiamo a prenderci qualcosa?》si buttò Lojacono.
《Volentieri... Ma dove?》domandò lei, tra i risolini della collega.
《Non so, in caffetteria stasera, dopo la chiusura del ristorante?》propose lui.
《In caffetteria. Ok. Perché no?》rispose l'una arrossendo.
《Allora ci andiamo insieme dopo la chiusura》stabilì il siciliano.
《Dopo la chiusura》ripeté la veneta. Poi ognuno tornò sorridendo alle proprie mansioni.

L'ingrediente segreto [Saga del Boom Economico]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora