L'ambulanza era arrivata, e poco dopo anche Stefano Dalmata, chiamato da Beatrice perché il pugno sferrato da Nanni a Tancredi aveva dato conferma ai suoi sospetti: Monica aveva una relazione con il giovane Galiardi.
La ragazza aveva intenzione di seguire l'amato mentre lo caricavano sull'ambulanza, ma suo padre la fermò.
《Noi dobbiamo parlare》esordì.
《Parleremo di tutto quello che vuoi, papà, ma non adesso. Voglio andare al pronto soccorso con lui!》si ribellò la ragazza.
《Ci andranno suo padre e suo fratello. È necessario che parli con suo padre, signorina Dalmata》intervenne la Morin.
《Lei non deve mettere bocca su questa storia, non vedeva l'ora che facessi un passo falso!》inveì Monica tra le lacrime.
Suo padre le tirò uno schiaffo.
《Non cercare di scaricare barile. Sei nel torto marcio, e ora dovrai spiegarci un sacco di cose...》decretò, tirandola via, mentre Beatrice li seguiva preoccupata, e Raffaele e Francesco salivano sull'ambulanza.
Sofia era sotto shock, e Nanni stava per spiegare il perché del suo gesto, ma Maddalena si frappose tra di loro.
《Non provare ad avvicinarti a mia figlia. Sei un pazzo, violento e fuori controllo. Se il povero signor Mainaghi fosse qui ti licenzierebbe in tronco!》lo minacciò, guardandolo con occhi sbarrati e pieni di rabbia. Il giovane non seppe come replicare.***
Tancredi era stato ricoverato d'urgenza al pronto soccorso; quando la ferita fu messa sotto controllo, Raffaele e Francesco vennero fatti entrare.
《Come stai?》domandò Galiardi senior entrando nella stanza del figlio.
《È da tanto tempo che non me lo chiedi...》commentò il ragazzo.
《Sempre spiritoso, anche dopo una rissa...》intervenne suo fratello.
《Non è stata una rissa. Giovanni Borghese, o come lo chiamano tutti Nanni, mi ha aggredito》rispose il minore.
《È un pazzo, bisogna licenziarlo subito!》esclamò il maggiore.
《Non verrà licenziato nessuno! Quel ragazzo ha salvato Sofia da un tentativo di suicidio, e probabilmente ha covato molto rancore nei confronti di Tancredi》gli disse il padre.
《Almeno il suo intervento mi ha spinto a dirvi la verità... Su me e Monica, intendo. Anzi, forse da domani la notizia sarà addirittura di dominio pubblico》ribattè Tancredi.
《Per carità, ci manca solo un altro scandalo... Domani chiamiamo l'ispettore Dalmata e gli stacchiamo un cospicuo assegno...》decretò Francesco.
《Tu non capisci niente, io la amo per davvero!》replicò l'uno.
《Quel pugno ti ha chiaramente colpito in testa prima che in faccia, tu non hai mai amato nessuna in vita tua, non sapevi nemmeno cosa fosse l'amore...》affermò l'altro.
《Io invece voglio darti fiducia, Tancredi. Dopo tutto quello che ti è successo negli ultimi mesi, l'idea di intraprendere una relazione seria fa di te una persona matura》osservò Raffaele.
《Lo è, e non perché sono impazzito. Io amo Monica, perché non c'entra assolutamente nulla. Con le ragazze di una sera, con le scommesse, con il mondo finto che ho sempre frequentato. Lei mi fa sentire migliore di quello che sono》raccontò il secondogenito.
《Mentre qui piove zucchero vado ad avvertire la mamma e Violetta che stai bene, almeno fisicamente, perché mentalmente si ritroveranno davanti un eroe dei romanzi d'appendice!》decise il primogenito, dirigendosi presso il telefono del pronto soccorso.
《Capirà anche lui che l'amore cambia le persone》lo rassicurò il genitore.***
《Un pugno? Da parte di un lavapiatti? Ma è inaudito!》aveva esclamato Serena al di là della cornetta.
《Lo so, e io ho anche suggerito a papà di licenziarlo, ma lui non era d'accordo...》rispose Francesco.
《Tuo padre è sempre il solito... Ma piuttosto, sai dirmi il motivo?》domandò la Di Castelbianco.
《Pare che questa storia abbia fatto emergere la relazione tra Tancredi e Monica, la figlia dell'ispettore Dalmata》spiegò Galiardi.
《Lo sapevo che il nostro Tancredi si era innamorato... Beh, almeno non di una spiantata qualsiasi, insomma, Dalmata è un caro amico...》replicò lei.
《Questa storia non mi convince molto. Se dipendesse da me, rifilerei ai Dalmata un assegno e metterei un punto a questa storia...》sostenne lui.
《Non dirlo nemmeno per scherzo, potrebbe essere l'occasione per tuo fratello di mettere la testa a posto!》esclamò l'una.
《Ci crederò soltanto quando saranno sposati. Se arriveranno fino all'altare!》decretò l'altro.
《Mamma, è Francesco al telefono? Tancredi sta bene?》irruppe Violetta.
《Sì, Tancredi ha solo uno zigomo spaccato e una fidanzata ufficiale!》sottolineò sarcastica la contessa.
《Allora vado da lui》decise la ragazza.
《Meglio se rimani a casa. Domani lo dimettono》suggerì la madre.
《Infatti dille di non muoversi! Rimaniamo io e papà con lui...》fece Francesco dall'altra parte della cornetta.
《Allora ci vediamo domani, tesoro. E di' a Tancredi che lo aspettiamo! Buonanotte》concluse la nobildonna.
《Buonanotte》la salutò il primogenito, riattaccando il telefono.
《Allora? Chi è la fortunata?》chiese Violetta alla madre.
《Monica Dalmata, la figlia dell'ispettore sanitario. Pare che sia stata lei a trasformare tuo fratello in una persona seria》disse quest'ultima.
La ragazza sorrise: sentiva che il suo intuito l'aveva portata alla conclusione giusta; magari Monica l'avrebbe reso davvero un uomo.
STAI LEGGENDO
L'ingrediente segreto [Saga del Boom Economico]
Ficción históricaMilano, 1959. Roberto Mainaghi, proprietario de "L'ingrediente segreto", noto ristorante sui Navigli, subisce un attentato da parte di ignoti mentre è in compagnia della fidanzata Camilla Reggiani. Ricoverato in una clinica svizzera, lascia l'attivi...