Il ragionier Vespucci aveva ancora in mente le parole di Beatrice: gli aveva detto non solo che non lo amava, ma che anche lui avrebbe dovuto pensare alla sua vita con una persona che gli era sempre stata molto vicina; quella persona era Maddalena.
Alfredo e la Veralli ne avevano passate tante insieme: avevano lavorato entrambi alle dipendenze di Raffaele Galiardi, ed erano stati contemporaneamente testimoni delle terribili nefandezze compiute da quest'ultimo; il ragioniere l'aveva sempre considerata una bella donna, che tuttavia non avrebbe mai avuto tempo di pensare a lui, presa com'era nel triangolo amoroso che aveva formato con Raffaele e suo fratello Ernesto; Vespucci non aveva mai avuto dubbi sul fatto che fosse quest'ultimo il padre di Sofia, ed era sicuro che la madre della ragazza non avesse mai smesso di amarlo, e che le sue mire ambiziose per la figlia non fossero altro che un modo per rendere giustizia all'amato, spinto nel vuoto da Galiardi senior - adesso non aveva più paura di ammetterlo.
Ritrovare Maddalena a "L'ingrediente segreto" lo aveva portato ad affezionarsi a quel posto, facendogli valutare la donna in modo diverso: non era più folle, ma coraggiosa.
《Alfredo! Mi aspetti da molto?》gli domandò la Veralli, dirigendosi nel suo ufficio. Anche Sara la salutò.
《No, sei arrivata giusto in tempo. Abbiamo pochi giorni, ma fortunatamente sono necessari per agire》la rassicurò il ragioniere. I tre si misero a lavorare sulle carte portate dalla Veralli, che in quanto ex segretaria personale di Raffaele aveva conservato ogni cosa: avrebbero fermato i Galiardi a qualunque costo.***
Tancredi era in laboratorio, e aveva appena finito la sua ultima creazione: il busto di Grazia Vallesi, a cui non riusciva a smettere di pensare.
Qualcuno bussò alla sua porta.
《Sono io!》esclamò la voce di sua sorella.
《Entra, dai!》rispose il ragazzo, aprendole la porta.
《Genio al lavoro, a quanto pare...》osservò la giovane.
《Sai, sono successe diverse cose che mi hanno spinto ad un progetto, un progetto che mi era rimasto sul cuore e che dovevo assolutamente portare alla forma di scultura...》spiegò il ragazzo.
《Grazia Vallesi, a quanto pare》constatò lei, avvicinandosi al busto.
《Lo so cosa pensi. Che sono disonesto nei confronti di Monica. Ma il fatto che con Grazia le cose non si fossero mai risolte, e che adesso Monica ce l'abbia con me, mi ha spinto a capire cosa voglio veramente》raccontò lui.
《Ed è Grazia che vuoi?》domandò l'una.
《Sì, con tutto il mio cuore》ammise l'altro.
《E allora dovremmo lottare entrambi per riprenderci le persone che amiamo. E io per riconquistare la fiducia di Andrea sono disposta a tirare fuori tutti gli scheletri nell'armadio della nostra famiglia》dichiarò la prima.
《E allora vorrei avere anche solo la metà del tuo coraggio...》sospirò il secondo.
《Sono sicuro che al momento giusto l'avrai. Adesso devo incontrarmi con Fabrizio. Lui sa come muoversi》fece la sorella.
《Spero che fare la Mata Hari ti porti a salvare la situazione. Insomma, eccola la fine dell'anno...》obiettò il fratello.
《Riuscirò a salvare il ristorante. È una promessa》giurò Violetta, salutandolo e uscendo dal laboratorio.***
Fabrizio l'aspettava a casa sua: era un luogo sicuro, nessuno li avrebbe visti.
《Prima di ogni cosa rispondi a questa domanda: sei sicura di quello che stai per fare?》l'avvertì Imbriani.
《Sì, sono sicura. Troppe ingiustizie hanno procurato mio padre, mio fratello Francesco ed Emma Ferraro. E mia madre sapeva. E mio nonno, il conte Di Castelbianco. Mio zio Ernesto ha perso la vita, tuo padre è stato arrestato, Maddalena è stata costretta a dare le dimissioni da segretaria. E adesso tutti i dipendenti de "L'ingrediente segreto" stanno per perdere il lavoro. Andrea inoltre mi crede d'accordo con mio padre. Bisogna fermare tutto questo, e se significa andare contro la mia famiglia, non ho paura di farlo》rispose la Galiardi.
《Allora sei la persona che cercavo. Ma dobbiamo essere discreti, altrimenti, messi alle strette, i tuoi e la Ferraro possono depistarci, scappare, perdere le loro tracce. Tuttavia noi abbiamo le prove. Me le ha date Maddalena Veralli》spiegò il giovane uomo, mostrandole fascicoli di documenti risalenti al tempo di guerra.
《Oh mio Dio...》mormorò la ragazza, sfogliandoli e leggendone il contenuto. 《Maddalena, zio Ernesto e tuo padre stavano salvando la vita ad un sacco di gente, ma mio padre voleva impedirglielo...》aggiunse poi.
《...uccidendo suo fratello, facendo arrestare il mio, costringendo Maddalena e Vespucci al silenzio e ricattando le Lentini con la latitanza del signor Vito, che Francesco pagò per ferire Roberto Mainaghi e metterlo fuori gioco ed entrare nel capitale del ristorante e togliergli, con l'aiuto di Emma, le due cose a cui teneva di più...》continuò lui.
《La sua attività e Camilla》dedusse lei.
《Esatto. Tutto era collegato, da ventiquattro anni a questa parte》replicò l'uno.
《Che vergogna, vivo in una famiglia di mostri...》si rammaricò l'altra.
《La famiglia non è quella che ti mette al mondo, ma quella in cui ti senti accolto. E la nostra è "L'ingrediente segreto". Dobbiamo salvarla, ma il tempo stringe. Non lasciarti sfuggire una parola dei tuoi o di tuo fratello》disse il primo.
《Non mi sfuggirà nulla》promise la seconda.
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L'ingrediente segreto [Saga del Boom Economico]
Historical FictionMilano, 1959. Roberto Mainaghi, proprietario de "L'ingrediente segreto", noto ristorante sui Navigli, subisce un attentato da parte di ignoti mentre è in compagnia della fidanzata Camilla Reggiani. Ricoverato in una clinica svizzera, lascia l'attivi...