Capitolo 16

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Quando Maddalena e gli altri videro Sofia rientrare in lacrime con Nanni, vollero subito capire cosa fosse successo.
《Tesoro!》le corse incontro sua madre.
《Signora Veralli, sua figlia ha tentato il suicidio》riferì Nanni.
《Che cosa?》saltò su Maddalena.
《Come il suicidio?》intervenne Marta.
《In che modo?》chiese Giulia.
《Aveva deciso di lanciarsi sotto una macchina, ma per fortuna l'ho presa in tempo》spiegò Borghese.
《Oddio!》esclamò Camilla.
《Come sarebbe a dire sotto una macchina? Ma sei impazzita?》si preoccupò la Veralli, rivolta a sua figlia.
《Mi biasimi? Hai idea di come mi sento? Sono andata a letto con uno che potrebbe essere mio fratello o mio cugino!》replicò Sofia con disgusto.
《Sofia, ascolta. Non è stata colpa tua. Non è stata colpa di nessuno. È successo e basta. Solo che hai bisogno di riposare. Stai a casa qualche giorno》consigliò Andrea.
《Ma signor Del Bosco, io non posso lasciare il ristorante anche solo per qualche giorno... Come facciamo con le Delizie? Abbiamo il pienone...》ribattè la giovane cameriera.
《Non ti devi preoccupare di questo. Parlerò io con Adele. L'importante è che tu ti ristabilisca》la rassicurò lo chef.
Sofia non disse più niente, ma per tutto il tempo guardò Nanni: lui l'aveva salvata, gli doveva la vita.

                                    ***

Maddalena uscì temporaneamente fuori dalle cucine, aveva bisogno di prendere un po' d'aria dopo il gesto avventato di sua figlia.
《Non ti sei fermata davanti a nulla, eh?》fece la voce di Vespucci.
《Alfredo, si può sapere cosa stai insinuando?》ribattè la Veralli.
《Non fare finta di niente, lo sai che mi riferisco alla storia dell'incesto》replicò il ragioniere.
《Lo sai benissimo che non posso essere stata io. Deve esserci una talpa all'interno della servitù di Villa Galiardi. Magari una cameriera che ha avuto una tresca con Tancredi ed era gelosa di Sofia. Ma non puoi accusarmi di aver dato mia figlia in pasto ai giornalisti!》esclamò indignata la responsabile di sala.
《Però ti avevo detto subito di non incoraggiare il sentimento tra quei due, che era immorale oltre che finto!》le ricordò lui.
《Come osi parlarmi tu di finzione e d'immoralità? Tu sei sempre stato zitto e buono a redigere i conti degli affari illegali di Raffaele, sei stato in silenzio mentre faceva arrestare Michele Imbriani e inscenava la storia del suicidio di Ernesto per evitare che rivelasse tutti gli orrori di cui era stato testimone!》sbottò lei.
《Per carità, Maddalena, taci. Il passato è morto e sepolto, non può condizionare il nostro presente!》rispose l'uomo.
《E invece il passato ritorna, Alfredo. Sempre. Intendo scoprire chi ha fatto questo a mia figlia》decise la donna.
《Che cos'hai intenzione di fare?》domandò subito l'uno.
《Non ho intenzione di parlarne con te!》concluse l'altra, voltandogli le spalle e tornando dentro.
Vespucci conosceva bene Maddalena, sapeva che non si sarebbe fermata davanti a nulla: ricordava ancora quando lei ed Ernesto Galiardi preparavano documenti falsi, durante la guerra, per aiutare molta gente a scappare - ebrei, istriani, slavi, omosessuali, disabili, comunisti e altre persone invise al regime fascista.
Avrebbe stanato il colpevole e gliel'avrebbe fatta pagare.

                                    ***

《Ragioniere!》esclamò la voce di Beatrice Morin alle sue spalle.
《Signorina Morin!》fece Vespucci.
《L'ho spaventata?》chiese gentilmente la capocameriera.
《Ma no, no. È che ho paura che la signora Veralli faccia qualcosa di avventato, dopo che i giornali hanno buttato fango su sua figlia. La conosco bene》commentò il ragioniere.
《Una madre farebbe di tutto per proteggere i suoi figli...》sospirò la donna, come se sapesse bene di cosa stava parlando.
《Va tutto bene, signorina Morin?》domandò premuroso l'uomo.
《Sì, non si preoccupi. È che mi ha scosso molto la triste vicenda di Sofia. Così giovane, e già così disperata...》osservò la donna, con un tono irrimediabilmente triste.
Era come se nella giovane Veralli rivedesse sé stessa e qualcosa che aveva vissuto in passato, Alfredo lo intuiva. Ma siccome era un tipo discreto, e sentiva nel profondo del cuore di tenere sinceramente a Beatrice - anche se probabilmente non avrebbe mai trovato il coraggio di confessarle i suoi sentimenti - che non le fece ulteriori domande.

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