Lo spettacolo che si prospettò davanti a Camilla, una volta arrivata a Biella, la spiazzò: tutti i lavori che Francesco le aveva gradualmente mostrato, viaggio dopo viaggio, erano fermi da tempo, a giudicare dallo stato di abbandono del luogo.
La Reggiani corse dentro a vedere se ci fosse almeno qualche operaio, o qualcuno di passaggio che le spiegasse cosa stesse succedendo, e da quanto tempo nessuno veniva più lì.
《C'è nessuno?》chiese, ma non udiva risposta. Ebbe la conferma definitiva che Roberto aveva ragione: i Galiardi e la Ferraro volevano distruggere il loro mondo, e la promessa dei lavori all'osteria era uno specchio per le allodole.
Voleva tornare indietro a proporre ai dipendenti de "L'ingrediente segreto" di occuparsi loro stessi dei lavori, per ricominciare se proprio i loro nemici avessero vinto, quando Francesco le si parò davanti.
《Dove credi di andare?》la sfidò.
《Tu! Come hai potuto fare tutto questo a me e Roberto?》ribattè arrabbiata la Reggiani.
《Perché se lo meritava. Ci sono tante cose che non sai, mia cara. Te lo ha mai raccontato il tuo Roberto di come ha conosciuto la defunta moglie?》fece anche Emma, comparendo accanto a Galiardi.
《Che c'entra tutto questo con la demolizione del ristorante?》domandò la suchef.
《Linda De Angelis era fidanzata con me, prima che conoscesse Roberto, che all'epoca stava con Emma. Lavoravamo entrambi ai Ferraro's Store, a New York. Io per fare esperienza e lui per campare. Credevo che fossimo amici, invece non solo l'ha messa contro la sua famiglia, ma l'ha anche indotta al suicidio con un flacone di cianuro!》raccontò il primogenito di Raffaele e Serena.
《Così quando Francesco mi comunicò le mire di suo padre sul terreno del ristorante, non ci ho pensato due volte a prendere parte al piano: abbiamo mandato così Vito Lentini a sparare a Roberto per metterlo fuori gioco, e convincere Adele e Andrea, rimasti a corto di liquidità, di entrare in società con noi. Prevedevamo il vostro tracollo entro la fine dell'anno, cosicché Roberto, ormai nullatenente, sarebbe per forza tornato da me!》esclamò l'italo-americana.
《Ma allora l'ispezione sanitaria, l'affare Gigli, il prestito, i lavori qui...》ricostruì l'emiliana.
《Faceva tutto parte del nostro piano per mettere la parola fine al mondo di Roberto Mainaghi!》rispose Francesco.
《Credevi davvero che ci interessasse far prosperare questa stamberga? Povera ingenua!》la derise Emma.
《E invece prospererà, perché dirò a tutti di ricominciare da qui. Potete anche distruggere "L'ingrediente segreto", ma non il sogno di Roberto!》dichiarò Camilla, correndo verso la porta, ma Galiardi la inseguì: era armato e cominciò a sparare da tutte le parti, ma la suchef schivava tutti i colpi.
Non si accorse della spranga di ferro che Emma le diede in testa, facendola tramortire a terra.
《Facciamo presto, prima che si svegli!》decretò poi, mentre lasciava l'interno dell'osteria seguendo il suo complice, che stava spargendo benzina intorno alla struttura.
《Dammi i fiammiferi!》ordinò Francesco, ormai al limite della pazzia. Ne tirò fuori un po' dalla scatola, li accese tutti insieme e li lanciò sulle zone cosparse di benzina.
《Sembrerà un incidente. Un tragico, banale incidente...》affermò, le fiamme che si riflettevano nei suoi occhi azzurri.***
Poco dopo la telefonata dei due criminali era arrivata a Villa Galiardi.
《E anche questo problema è risolto. Ora non ci sarà neanche più una seconda possibilità per il ristorante!》decretò Raffaele, guardando soddisfatto sua moglie, mentre sedevano nello studio.
《Questo lo vedremo!》esclamò Violetta, irrompendo nella stanza insieme a Fabrizio.
《Violetta! Ma tu che ci fai qui?》esordì sbigottito il padre.
《So delle tue intenzioni, di quelle di Francesco ed Emma, di Michele Imbriani e dello zio Ernesto. E tu, mamma, sapevi tutto, e sebbene fossi cosciente dell'entità di tali orrori, li hai sempre coperti tutti!》ribattè la ragazza, guardando prima Raffaele, poi Serena.
《Ma siccome per fortuna la vostra famiglia è composta anche di gente giusta e onesta, vogliamo darvi la possibilità di uscire di scena dignitosamente...》continuò Fabrizio.
《Cosa volete che facciamo?》domandò la Di Castelbianco, dimostrandosi disponibile a trattare.
《Adesso lei, contessa, chiamerà la polizia per far arrestare Francesco ed Emma, mentre lei, signor Galiardi, scriverà una deposizione in cui confessa tutti i suoi crimini e quelli della sua famiglia, collaborando con la giustizia》rispose Imbriani, assegnando i compiti.
《Vi conviene fare come dice lui, non avete altra scelta》sottolineò Violetta. Ormai li avevano in pugno.***
《Nanni!》fece Sofia, correndo incontro al giovane Borghese, il quale stava per tornare dentro.
《Sofia...》disse quest'ultimo, ma la Veralli lo fermò.
《Ho sentito cosa hai detto a Sara. Che vuoi partire, andartene in America, ricominciare laggiù. Questo perché pensi di non avere più alcun motivo che ti trattenga qui, ma non è vero. Ci sono io...》cominciò.
《Ma tu stai per sposare Guido》obiettò lui.
《L'ho lasciato. Gli ho detto che non ce la facevo a sposarlo sapendo che il mio cuore batte per te. Che ci sei sempre stato. Che mi hai salvato la vita. Che non hai mai smesso di amarmi nonostante tutto》confessò lei.
《E come la metti con tua madre? Lei mi odia, mi considera un pezzente e mi ha intimato più volte di starti lontano. Quando saprà che hai lasciato Del Bosco per me, come pensi che la prenderà?》replicò l'uno.
《Può sbraitare quanto vuole, indietro non ci torno. Non la voglio una vita perfetta con Guido. Voglio che sia un disastro, ma con te!》dichiarò l'altra attirandolo a sé e baciandolo.
Il giovane rispose al bacio e Maddalena, in cerca della figlia, capitò proprio in quel momento: vedere Sofia che si baciava con Nanni fu il crollo di tutti i suoi castelli in aria, di ogni suo desiderio di rivalsa su Raffaele.
《Avresti dovuto aspettartelo》commentò Vespucci, comparendo dietro di lei.
《Una madre passa la vita a desiderare che i propri figli facciano ciò che è giusto, per poi scoprire che alla fine fanno come vogliono loro...》sospirò la responsabile di sala.
《Ciò che è giusto non coincide con ciò che è meglio per loro. E Sofia e Nanni erano destinati a stare insieme. Ti servirà un po' di tempo per smaltire la notizia, ma ci si abitua a tutto. Ieri per esempio ho visto Stefano Dalmata collassare sul tavolo perché sua figlia gli aveva detto di voler lavorare stabilmente in televisione. Ma sono convinto che anche lui si abituerà》la consolò il ragioniere, sollevato che almeno alcune cose si stessero mettendo a posto.***
Mentre Violetta e Fabrizio si occupavano di Raffaele e Serena, Tancredi aveva fatto venire Grazia nel suo laboratorio.
La ragazza aveva visto tante volte quel luogo, tante notti e tanti giorni lei e il giovane Galiardi avevano fatto l'amore sulla branda situata in un angolo di quel luogo pieno d'arte, dove tante altre ragazze erano state, ma passeggere al punto che la Vallesi era stata l'unica vera signora lì dentro.
《Come mai tutta questa urgenza?》domandò curiosa Grazia.
《Ho una sorpresa per te》rispose Tancredi conducendola all'interno del laboratorio.
《Quale sorpresa?》chiese lei, piena di curiosità.
《Questo》disse lui, indicandole il busto che aveva scolpito pensandola.
《Ma è bellissimo! Sono proprio io...》si stupì la cassiera, entusiasta.
《La verità è che non ho mai smesso di pensarti. A Monica volevo bene, ma con te è un'altra cosa. Noi ne abbiamo passate tante insieme. Nessuno mi conosce come mi conosci tu. Grazia Vallesi, mi sa che ti amo》ammise il secondogenito di Raffaele e Serena.
《Non aggiungere altro》sorrise la ragazza, cominciando a spogliarsi.
Si buttarono sulla branda e cominciarono a baciarsi e a toccarsi con un desiderio represso per tanto, troppo tempo.
E quando Tancredi fu dentro di lei, Grazia capì che il sogno di una vita insieme era possibile.***
Sulle indicazioni di Giulia e Marta, Roberto era corso fino a Biella: fortunatamente il traffico era scorrevole, e lui non rischiò di rimanerci imbottigliato.
Le due giovani cameriere erano visibilmente preoccupate, nel riferire a Mainaghi ciò che era andata a fare Camilla; il suo obiettivo era infatti utilizzare l'osteria abbandonata come nuovo punto di partenza semmai i Galiardi fossero riusciti a demolire "L'ingrediente segreto".
Ma conoscendo Francesco ed Emma, era sicuro che non avrebbero permesso loro di ricominciare né a Biella né da qualunque altra parte, per questo Roberto aveva un brutto presentimento: temeva che Galiardi e la Ferraro l'avessero seguita, intenzionati a farle del male, forse addirittura ad ucciderla.
Una strana coltre nera proveniente da ovest alimentò i suoi dubbi: accelerò per capire di che si trattasse e quando raggiunse l'osteria, vide che stava andando a fuoco; senza stare a pensarci scese dalla macchina, si sfilò la giacca e se la mise in testa, e con una spallata si lanciò tra le fiamme, sfondando la porta.
《Camilla!》chiamò, sperando che la ragazza gli rispondesse.
《Camilla!》esclamò poi, venendola riversa a terra e con una brutta ferita alla testa.
Si chinò a terra e le sentì il polso: era ancora viva.
《Non ti preoccupare, amore mio, adesso ti porto via di qui!》affermò, prendendola in braccio.
Camilla aprì debolmente gli occhi.
《Roberto, sei tu...》mormorò.
《Sì, amore. Sono io. Non ti lascio più》giurò lui.
《Francesco ed Emma...》cercò di dire lei.
《So che sono stati loro. Ma tu adesso non ti devi preoccupare di niente. Ti porto all'ospedale. Andrà tutto bene》promise Mainaghi.
La Reggiani concordò: con l'uomo che amava al suo fianco, tutto sarebbe andato per il verso giusto.
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L'ingrediente segreto [Saga del Boom Economico]
Historical FictionMilano, 1959. Roberto Mainaghi, proprietario de "L'ingrediente segreto", noto ristorante sui Navigli, subisce un attentato da parte di ignoti mentre è in compagnia della fidanzata Camilla Reggiani. Ricoverato in una clinica svizzera, lascia l'attivi...