≣ 𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝟒𝟓: 𝐢𝐧𝐜𝐡𝐢𝐨𝐬𝐭𝐫𝐨 𝐞 𝐝𝐢𝐩𝐞𝐧𝐝𝐞𝐧𝐳𝐚

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Lanciai uno sguardo veloce al viso di Hoseok leggermente graffiato e poi mi spostai su Jungkook intento a liberarsi dal collare con la mano tremante e leggermente scomposta; era arrivato al punto di lussarsi l'osso del pollice pur di sfilare il polso dalla manetta, coraggioso.

«Hai fatto l'errore più grande della tua vita» sibilò Hoseok.

Si pulì velocemente il sangue dalla guancia e poi raggiunse l'altro lato del lettino dove afferrò e strattonò, anche se con leggera difficoltà, il braccio libero di Jungkook premendo con forza sulla zona del pollice; deve averlo notato anche lui. «Vedi di tenere le mani a posto o la prossima cosa che ti spacco è il cranio okay?!» e con un colpo secco gli sbattè il braccio sul bordo metallico del lettino facendo rimbombare per tutta la stanza un doloroso rumore di osso rotto.

Quello che me ne dette la conferma fu l'urlo lancinante di Jungkook che cercò inutilmente di ritrarre il braccio dalla presa di Hoseok. «Kai vai a prendermi una fune» ordinò al ragazzo che subito corse fuori dalla stanza. «E pensare che dopo il test con le siringhe avrei voluto lasciarti riposare, hai rovinato tutto cazzo!» sbattè ancora il suo braccio e di nuovo si susseguì un suo urlo.

Heesok faceva davvero paura; l'avevo sempre visto con il suo solito sorriso stampato in volto, che fosse felice, preoccupato o arrabbiato, sorrideva sempre ed anche io che sono in Spectre da praticamente sei anni l'ho visto raramente con l'espressione che ha tutt'ora e beh, è a dir poco terrificante.

Hoseok senza sorriso è un'altra persona.

Kai poi fece ritorno con la fune richiesta e lo aiutai a bloccare il braccio del ragazzo che ormai di possibilità non ne aveva più molte visto lo stato attuale delle ossa. Hoseok invece nel frattempo prese la sua solita valigetta bianca da cui tolse i suoi attrezzi per i tatuaggi.

«Volevo risparmiarti anche questo per oggi, ma te la sei cercata» gli prese con forza il colletto della maglia che tirò fino a strapparla e scoprirgli completamente il petto.

Jungkook era visibilmente terrorizzato e nonostante lo scatto di prima, era chiaramente ancora sotto l'effetto delle pastiglie motivo per cui tremava e respirava a fatica.

«Vedi, questo è un inchiostro molto particolare. Sempre dalla Dendrocnide è possibile ricavare una tossina che, se unita al biossido di titanio presente nella composizione dell'inchiostro, crea una reazione sulla pelle d'intensità pari alle ustioni da fuoco» spiegò prendendo la boccettina con l'inchiostro e scuotendola per mischiare il contenuto all'interno. Prese poi posto accanto a lui e passò di nuovo il dito sul tatuaggio di Esprit. «Lay mi ha detto che i tuoi genitori sono molto credenti, immagino cosa faranno quando tornerai a casa pieno di tatuaggi» rise divertito ma s'incupì di nuovo alla risposta del minore.

«A-Allora fai in fretta che voglio andarmene» riuscì a dire anche se con difficoltà.

«Piccolo impertinente-» sibilò puntandogli l'ago alla pelle ed iniziando a disegnare.

Ogni punto che l'ago toccava causava delle smorfie di dolore in Jungkook che cercava di trattenere il più possibile per non dare la soddisfazione all'arancio che ─ dal canto suo ─ non si limitò a tatuargli tutto il petto ma passò anche alla schiena su cui si sfogò maggiormente fregandosene completamente dei vari tagli già presenti sul suo corpo.

All'inizio si limitò a pasticciare sulla sua schiena disegnando a caso pur di fargli provare del dolore e vendicarsi per il graffio fatto, poi però, il suo lato da tatuatore prese il sopravvento ed iniziò ad impegnarsi su ogni piccolo particolare.

Più le ore passavano e più la schiena di Jungkook si riempiva di disegni neri, tra cui anche il simbolo di Spectre, uno scheletro con la maschera da pagliaccio, che andò a disegnare e ridisegnare in più punti.

➽ Silver Tongue | Taekook ✔  [1/2]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora