≣ 𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝟕𝟑: 𝐫𝐞𝐚𝐠𝐢𝐫𝐞 𝐨 𝐬𝐨𝐜𝐜𝐨𝐦𝐛𝐞𝐫𝐞

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A quelle parole il respiro mi si mozzò e sentii un vuoto nello stomaco, mi voltai subito verso Taehyung e lo ritrovai immobile ad occhi spalancati; la presa che prima era stretta con forza attorno alla mia gamba stava lentamente andando a mancare.

«Lui.. Cosa?» chiese a voce tremante; gli si leggeva la paura nello sguardo.

«Lo hanno portato in urgenza in sala operatoria ma non ho altre informazioni..» abbassò lo sguardo dispiaciuto. «È entrato questa mattina presto e non è ancora uscito.. Penso che tra massimo due ore dovremmo avere sue notizie, appena scopro qualcosa vi avverto» continuò sforzando un debole sorriso per cercare di spezzare quella tensione palpabile.

Tutti gli sguardi erano rivolti a Taehyung perchè tutti in quella stanza sapevano come i due avessero litigato ma allo stesso modo erano a conoscenza del profondo legame che li aveva uniti peranni e che nulla sembrava poter spezzare.

Taehyung era la metà mancante di Yoongi, e Yoongi quella di Taehyung; erano simili sotto diversi punti di vista ma diversi sotto altrettanti, eppure, in un mondo così contaminato ed impuro come il loro, erano riusciti a ritrovarsi e farsi forza a vicenda.

La loro amicizia, per quanto tendessero a non mostrarlo, era molto più forte di quella che univa me e Jimin; noi avevamo rispettato il "nel bene e nel male" ma nel loro caso era solo "nel male" e sicuramente vivere costantemente in un limbo di incertezze come avevano fatto loro per anni, avrebbe distrutto ogni amicizia ed invece ─ escludendo l'ultimo periodo ─ la loro amicizia aveva resistito ad ogni difficoltà.

Sapere che più tempo passava e più loro prendevano inconsciamente le distanze l'uno dall'altro, mi uccideva.

«Taehyung» lo richiamai posandogli una mano sulla sua, ora semplicemente appoggiata sulla mia gamba. «Yoongi starà bene, è forte, resisterà»

Lo vidi spostare lo sguardo nel mio ma questa volta anziché rivolgermi un sorriso digrignò i denti. «Starà bene un bel cazzo! Devo stargli accanto, non posso lasciarlo solo proprio ora!» mi ringhiò contro senza però ferirmi in alcun modo, stava solamente cercando di sfogarsi senza avere un crollo. «Voglio andare al Saint Mary's, ora-»

«Sai di non poterlo fare Taehyung, è pieno di poliziotti, non esiteranno ad arrestarti se entri!»

«Non mi importa!» urlò lui senza mai togliere la mano dalle mie. «Voglio stare accanto a Yoongi!»

«Yoongi ora ha solo bisogno di cure e oltretutto ha Jimin con sé, noi invece abbiamo bisogno di te, abbiamo bisogno che torni ad Esprit e prendi in mano la situazione!» spiegai a tono deciso, venendo poi supportato da Mark.

«Jungkook ha ragione, anche se il capo di Spectre è stato catturato durante l'attacco, la loro organizzazione si trova ancora un gradino sopra la nostra»

«E Taehyung, ora che i tuoi genitori sono i nuovi capi, dobbiamo fermarli, lo sai bene..» aggiunse Jackson abbassando man mano il tono di voce, quasi come se fosse a conoscenza del fatto che i genitori del rosso fossero il suo più grande tasto dolente. «Non puoi continuare a scappare da loro, dovrai affrontarli e sembra che ora sia arrivato il momento»

Taehyung abbassò il capo mordendosi il labbro ─ abbastanza forte da farlo sanguinare una volta liberato dalla presa dei denti ─ si passò la lingua sulla zona ferita e poi si portò di nuovo la mano sull'occhio ferito.

«Come stai in merito a quello..?» chiese cauto Jaebum e Taehyung inclinò leggermente la testa.

«Avrei preferito evitare di perdere la vista ma è solo un occhio, poteva andarmi peggio ed esserne privato completamente. Però ecco, sapete meglio di me quanto facessi affidamento sulla mia vista, ero l'unico a saper colpire un proiettile» sospirò stringendosi tra le dita le ciocche di capelli che ricadevano sull'occhio. «Sarebbe stato utile contro i miei genitori.. D'altra parte, l'ho imparato da loro..» e mi ritrovai a sgranare gli occhi preso alla sprovvista da quest'ultima frase.

➽ Silver Tongue | Taekook ✔  [1/2]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora