≣ 𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝟕𝟎: 𝐥'𝐚𝐧𝐠𝐞𝐥𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐨𝐫𝐭𝐞

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*JIMIN*

«Cosa significa che Spectre sta arrivando qui?!» domandai agitato, passando velocemente lo sguardo tra quello arrabbiato di Yoongi e quello preoccupato di Jackson.

«Me l'ha scritto Bunny, ha detto di fare attenzione e di tenerci preparati ad un possibile attacco» spiegò il corvino mostrando la chat con Jungkook. «E poco dopo Mark mi ha riferito di aver visto un loro gruppo avanzare in massa verso la nostra sede»

«Quindi siamo sotto attacco..» sussurrai incredulo per poi sussultare alla forte esplosione ed al tremare del pavimento. «S-Sono già qui?!» domandai preoccupato avvinghiandomi inconsciamente al braccio di Yoongi. Questo si voltò verso Jackson con sguardo cupo e si scrollò la mia presa di dosso; ora era Suga a dover agire, non c'era spazio per Yoongi.

«Jackson raduna gli altri e procediamo con le misure di difesa decise» stabilì serio. «Mark ora dov'è?»

«Era per strada, credo arrivi tra pochi minuti» fece l'altro.

«Perfetto, avvisalo che gli manderò una squadra al primo piano per controllare e limitare i danni» gli ordinò e questo di nuovo annuì scomparendo poi verso altri uomini che fece radunare e con i quali si diresse verso l'armeria.

«Suga, noi che facciamo?» chiesi timoroso al grigio che si lasciò scappare un sospiro.

«Ormai è troppo tardi per farti uscire da qui quindi rispetta ogni mio ordine intesi?»

«Ma Suga-»

«No Jimin, Yoongi» mi corresse prendendomi per mano e portandomi verso l'armeria, sussultando anch'egli all'ennesima esplosione. «Quei bastardi..» ringhiò aprendo uno dei vari armadietti e porgendomi una pistola. «Ascolta, la penso esattamente come quello stronzo di Tae, preferirei non lasciarti in mano delle armi ma puoi capire la situazione in cui ci troviamo»

«Sì» affermai deciso più che deciso a non mostrarmi debole in un momento tanto delicato come questo; non volevo intralciarli. «Non mi metterò in pericolo, non preoccuparti»

«E invece mi preoccupo, per cui ora salirai con Taemin al quindicesimo piano» spiegò tranquillo facendomi spalancare gli occhi.

Il quindicesimo piano?!

Era uno dei piani di cui Jungkook ed io siamo sempre stati curiosi, accessibili unicamente ai due capi ma che aveva reso disponibile pur di assicurarsi il mio benessere; sapendomi al sicuro probabilmente non si sarebbe fatto alcuno scrupolo ad agire motivo per cui annuii semplicemente.

«Okay»

Uscimmo dall'armeria, diede velocemente altre indicazioni alle squadre, che si erano formate in modo che seguissero tutte le misure di precauzione che aveva progettato in questi ultimi giorni ─ consci di come avremmo dovuto fare affidamento solamente sulle nostre forze visto che la polizia era fuori questione ─ e poi richiamò il ragazzo in questione, indirizzandomi verso di lui.

«Tienimelo d'occhio» gli ordinò lasciandogli un pass e poi ─ con un ultimo lieve cenno di capo ─ Yoongi ed io ci separammo.

Mi feci guidare dal ragazzo fino alle scale interne tramite le quali si poteva raggiungere il quindicesimo piano ma ─ ad ogni gradino che salivo ─ le esplosioni e gli spari si faceva-no sempre più forti e frequenti.

Devo davvero nascondermi come un codardo?

Devo davvero limitarmi a pregare che Yoongi e gli altri di Esprit non si facciano del male?

Davvero non posso fare nulla per aiutare?

«Taemin» fermai il ragazzo prendendolo per un lembo della maglietta. «N-Non credi sia sbagliato scappare in questo modo? Potremmo aiutare»

➽ Silver Tongue | Taekook ✔  [1/2]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora