≣ 𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝟑𝟑: 𝐜𝐞𝐧𝐚 𝐞 𝐬𝐮𝐜𝐜𝐡𝐢𝐨𝐭𝐭𝐨

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Lo sguardo di sfida tra me e quest'ultimo non venne ─ fortunatamente o sfortunatamente ─ colto da mia madre che ci incitò a prender posto al tavolo, l'uno accanto all'altro, cosa che ovviamente non mi andò per niente a genio.

«No» ribattei allontanandomi il più lontano possibile da lui; la tentazione di prendere un coltello da cucina e ficcarglielo nel cuore è altissima. A causa sua Bambam e Yugy sono morti ed ora ha anche la faccia tosta di presentarsi a casa mia, davanti ai miei genitori e fingersi il bravo ragazzo che non è? No.

«Jungkook non fare il bambino!» mia madre mi tirò una pacca sulla testa prima dirivolgersi imbarazzata agli ospiti. «Scusatelo, è solo un ragazzo un po'timido»

Lay sorrise alle parole di mia madre e picchiettò con la mano il posto accanto a lui obbligandomi, controvoglia, a prendere posizione. Sì, lo faccio fuori.

Non appena gli fui accanto mi prese per il cappuccio della felpa attirandomi a lui con un movimento veloce che i miei non notarono, intenti a parlare con i due signori che ovviamente non erano i suoi veri genitori. «Fai una mossa sbagliata Jungkook e faccio saltare la testa ai tuoi genitori» mi sussurrò all'orecchio prima di volgere con nonchalance un sorrisino a mia madre. «Buon appetito!»

[...]

Fu la cena più straziante in vita mia.

Mia madre stava praticamente raccontando tutto di noi a Lay e questo non fece altro che mettermi in una posizione più spiacevole di quanto già non fossi; per tutta la cena dovetti mantenere un sorrisino forzato per evitare che, nonostante fossi nel mio territorio, Lay azzardasse mosse omicide contro i miei genitori e mentre cercavo di finire il cibo per porre fine a questa orribile decisione di mia madre, mi ingozzai non appena sentii la mano di Lay posarsi sulla mia coscia.

Presi a tossire agitato e mio padre mi porse dell'acqua che bevvi subito tornando a respirare; guardai Lay ad occhi sgranati ma prima che potessi raggiungere la sua mano per levargliela mi ammonì con sguardo truce.

«Stai buono Bunny»

Mi voltai di scatto tornando con lo sguardo fisso sul piatto ormai quasi vuoto mentre i battiti del mio cuore impazzivano per la paura; poi ─ preso dal panico che quella schifosa mano potesse in qualche modo risalire ─ presi dei grossi bocconi pur di finire il piatto e scattare in piedi. «Vado in bagno» annunciai dirigendomi in fretta verso il piano superiore dove mi rifugiai all'interno del bagno della mia stanza.

Agitato e spaventato presi il telefono, riaprii di nuovo la chat di Taehyung ─ trovandolo ancora offline ─ motivo per cui optai con lo scrivere a Jimin.

─ Jimin ─

Jimin cazzo!|
Lay è a cada mia|
Mia madre l'ha inbitato a cenare da lui|
E djo mi ha messo la mano sulla coscia|

Ho paura che voglia farw qualcohyxpn


«Ridammi il telefono!» urlai saltando per prenderglielo. «Che cazzo Lay!»

«Ti ho già avvisato Bunny, non sfidarmi» sibilò guardandomi glaciale, ponendo poi delle distanze.

«Ridammi il telefono» ripetei con tono serio, assottigliando lo sguardo; lui mi guardò un attimo, con fare arrogante lo lasciò cadere a terra e non appena mi sporsi per raccoglierlo ma mi afferrò per le spalle, strattonandomi rudemente di nuovo all'interno del bagno.

Mi spinse con forza contro il muro e mentre con una mano mi piegò la testa lateralmente, con l'altra spostava il cappuccio della felpa. «Chissà come si incazzerà V quando lo vedrà» rise prima di fiondarsi sul mio collo mordendolo.

➽ Silver Tongue | Taekook ✔  [1/2]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora