≣ 𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝟎𝟕: 𝐛𝐮𝐧𝐧𝐲 𝐞 𝐕

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*TAEHYUNG*

«Porca puttana!» urlai nervoso. «Quel ragazzino..! Diamine quanto mi fa incazzare! Gli ho ordinato una cosa e lui cosa fa?! Cazzo!» tirai un calcio ad un bidone della spazzatura che cadde vigorosamente a terra. «Lo sapevo, fanculo! Ho fatto bene a non fidarmi di lui»

«Ehi moccioso, che hai da fare tutto questo trambusto?!» una voce roca mi raggiunse alle spalle e mi fece voltare di scatto squadrando l'uomo sulla quarantina. «Oh ma io ti conosco, sei V! Tu ed il tuo amichetto insieme alla vostra banda da quattro soldi state rovinando la produzione e lo spaccio del mio capo» sbottò incupendosi ed avvicinandosi a me, facendo segno poi con la mano ad altri due uomini; si avvicinarono tutti e tre ponendosi di fronte a me permettendomi di sentire delle tracce di alcol nei loro aliti. Di solito non sono il primo che incomincia una rissa. «Vedi di stare al tuo posto moccioso!» mi spinse il petto obbligandomi ad indietreggiare di un passo. I tre poi iniziarono a ridere. Ma credo che questo sia un ottimo modo per placare la mia rabbia.

Li stesi tutti, uno dopo l'altro, alla fine non valevano davvero nulla, che idioti.

Mi ero quindi allontanato da quell'area, avevo parcheggiato di nuovo l'auto, avevo iniziato a camminare per alcune vie del paese ─ pulendomi le mani dai residui del loro sangue ─ incamminandomi verso il luogo in cui avrei punito un'altra persona: la scuola.

Non conoscevo gli orari del ragazzino e quindi non mi sarei certo aspettato di arrivare esattamente alla sua uscita, però nemmeno di vederlo barcollare insieme al suo amico per una via.

«Jimin sei un idiota!» lo sentii lamentarsi mentre teneva il biondo che a mala pena sembrava riuscire a reggersi in piedi.

«Ce la faccio Guk, non mi devi aiutare, posso camminare da solo» ribattè l'altro convinto facendogli una linguaccia. Decisi di avvicinarmi, non interferii, camminai semplicemente a pochi metri da loro giusto per vedere dove sarebbero andati a parare. «Guk-» iniziò poi serio l'amico. «Non credo di star bene» e l'istante dopo si accasciò trascinando a terra anche il moro.

Il ragazzino andò immediatamente in panico, cercò di risvegliare l'amico, ben consapevole a sua volta di come quel collasso fosse dovuto all'ennesima dose di ST che il biondino aveva preso visti i residui di argento presenti sulla sua lingua, visti nel momento in cui l'estrasse.

Restai qualche secondo indeciso sul da farsi, avrei dovuto ignorare la situazione o andare da loro? D'altra parte, il ragazzino aveva avuto la bellissima idea di non presentarsi questa mattina quindi per quale ragione avrei dovuto aiutarlo? Nessuna.

Alzai gli occhi al cielo prima di tornare con lo sguardo sui due. Seriamente? Sta piangendo? Diamine.

«Che gli è successo ragazzino?» corsi dai lui accovacciandomi accanto ed osservando il biondino privo di sensi.

«V-V..» incrociai i suoi occhi rossi e lucidi. «Ha preso ancora della droga, s-sta male e non so cosa fare e- Aiutami ti prego..» tornò a scuotere leggermente l'amico iniziando a singhiozzare maggiormente.

Mi concessi qualche secondo e poi presi la mia decisione.

Scattaiin piedi portandomi il braccio del biondino attorno al collo e trascinandoloverso la mia auto. «Ho la macchina qui vicino, lo portiamo in ospedale» avvisai Jungkook che annuì agitato alzandosi a sua volta e seguendomi verso la macchinache trovammo un paio di minuti dopo: io salii al posto del guidatore mentreloro restarono nei sedili posteriori. «Piegagli la testa lateralmente e prega che non gli venga da vomitarenella mia macchina» feci serio osservandolo annuire di nuovo in silenzio.

Fortunatamente non ci volle molto per raggiungere l'ospedale e ─ con altrettanta fortuna ─ Jimin non si era sentito ulteriormente male.

Lo avevamo portato all'interno, lasciandolo ai dottori che se ne presero cura, prendendo poi posto in sala attesa; nel frattempo Jungkook non smise di torturarsi le mani come suo solito quando era preoccupato e restò con lo sguardo perso fisso a terra.

➽ Silver Tongue | Taekook ✔  [1/2]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora