«Jungkook?!» esclama a sua volta, scioccato; entrambi ci paralizzammo e V passò lo sguardo su ognuno di noi, abbastanza confuso dall'intera situazione. «Perché sei con V?!» chiese spalancando gli occhi quando il rosso mi prese per la spalla tirandomi leggermente all'indietro.
«Chi è questo, Bunny?» il suo tono di voce era più basso del solito e scrutava con attenzione il ragazzo di fronte a noi.
«È un mio compagno di classe» riuscii a dire senza staccare gli occhi da Jaehyun. «Quello del "che giornata di merda" e del mal di testa di oggi» spiegai facendo tremare il moro a quelle mie parole.
«I-Io.. Non sapevo vi conosceste.. C-Che eri amico di V..» arretrò di qualche passo con l'intenzione di avvicinarsi alla porta, gesto che V impedì scattando velocemente verso di lui e sbattendolo al muro con violenza.
«Conosce il tuo vero nome-» iniziò. «Ed ha infastidito uno dei miei uomini» si portò una mano sul retro dei pantaloni da cui scorsi una pistola; mi si ghiacciò il sangue. «Non posso permettere che la polizia risalga a te» tolse la pistola e gliela puntò alla fronte.
Jaehyun ─ rimasto paralizzato dalla paura ─ aveva iniziato a supplicare per la sua vita, il tutto seguito da una cascata di lacrime.
«V aspetta! Non dirà nulla!» mi alzai raggiungendolo in fretta ed aggrappandomi al braccio con il quale stringeva la pistola. «Non mi tratterà più male e starà zitto in merito a tutta questa situazione!» ad ogni mia parola, il moro annuiva silenziosamente pregando che grazie alle mie parole V gli risparmiasse la vita. «Ti prego, non fargli del male-»
Sentii V ringhiare, lo vidi alzare gli occhi infastidito e poi lasciò malamente la presa.
«So dove abiti quindi infastidisci ancora un mio uomo e ti faccio saltare la testa, chiaro?» e con quest'ultima minaccia, Jaehyun annuì velocemente con la testa e scappò fuori dal locale; credo che V lo abbia spaventato abbastanza e domani scoprirò quale sarà la mia sorte: o me la farà pagare per oggi e mi picchierà a morte, oppure si è spaventato a tal punto che smetterà di infastidirmi. Spero vivamente la seconda.
«Non gli hai venduto la droga-» feci notare a V tornando al tavolino.
«Non m'interessa» sbottò riprendendo posto sulla sedia. «Ma poi come puoi permettere ad uno come lui di metterti i piedi in testa al punto da rovinarti una mattinata?! E diamine, lo hai addirittura voluto proteggere!»
«Mi stai facendo la ramanzina?» chiesi leggermente infastidito; perché deve sempre sminuire i miei problemi e difficoltà. Facile parlare senza sapere quanto vincolato io sia.
«Sei masochista? No perché sai, credo tu lo sia seriamente, avresti dovuto lasciarmelo spaventare ancora un-»
«V» lo interruppi con sguardo stanco. «Non intrometterti nella mia vita» gli ordinai con tono duro. «Non decidere cosa sia meglio o peggio per me, tu non mi conosci quindi fammi un favore e stanne fuori»
A quelle parole un silenzio tombale riempì il pub per qualche secondo; ci guardammo negli occhi entrambi con sguardo serio, ognuno con le proprie idee e poi V parlò di nuovo.
«Fai parte della mia squadra, devo assicurarmi che tu non abbia problemi». Tsk, divertente.
«Ah davvero? Allora dammi i soldi che mi servono e lasciami in pace, non potresti fare cosa migliore» feci con sarcasmo ignaro di come quella frase avesse scaturito ben più di un semplice fastidio in merito all'arroganza del mio tono.
Sbattè con forza un pugno sul tavolo. «I soldi si guadagnano razza di idiota, non pensare che Suga ed io abbiamo costruito un'organizzazione come la nostra ─ che ora ci frutta miliardi di won ─ senza alcun impegno e fatica» alzò la voce con tono decisamente arrabbiato e solo in quel momento capii di aver esagerato, di aver osato troppo con qualcuno di estremamente superiore a me.
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➽ Silver Tongue | Taekook ✔ [1/2]
Action| 𝐂𝐎𝐌𝐏𝐋𝐄𝐓𝐀 | «Hey ragazzino, hai da accendere?» «N-No, non fumo..» Jungkook è un ragazzo per bene, puro ed educato, cresciuto rigidamente dai suoi genitori fortemente credenti. Taehyung invece ha scelto la via della criminalità; è egoista...