≣ 𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝟑𝟎: 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐞' 𝐮𝐧𝐚 𝐟𝐨𝐭𝐭𝐮𝐭𝐢𝐬𝐬𝐢𝐦𝐚 𝐢𝐦𝐛𝐨𝐬𝐜𝐚𝐭𝐚

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Nonostante l'ansia e la paura, la prima parte del piano filò tutta liscia, fin troppo oserei dire; avevamo raggiunto il luogo indicato e, vista la minoranza dei presenti, non vi era stato alcun bisogno di utilizzare le armi per sovrastarli ed erano bastate delle semplici e spesse corde.

Come previsto, la filiale si sviluppava su due piani: al primo il magazzino diviso in due scompartimenti di cui avevamo appena occupato l'area principale, e poi il piano superiore adibito per lo più agli uffici ed agli archivi di documenti.

«Bene!» urlò Taehyung per richiamare i presenti. «La seconda squadra vada a controllare il piano superiore, la prima venga con me e nel frattempo gli altri preparino il necessario per dare fuoco a questo posto» annunciò serio.

Ci dividemmo tutti nelle varie squadre e proprio ─ come da accordo ─ restai sempre al fianco di Taehyung seguendolo in ogni movimento; mi ero rifiutato di toccare la pistola ma aveva insistito che la tenessi almeno nella cintura dei pantaloni per poterla utilizzare in caso la situazione si fosse fatta più seria del previsto.

Tutto sembrava andare come previsto da Taehyung, qualunque uomo di Spectre che incontravamo tra i vari corridoi del magazzino si consegnava senza opporre resistenza facilitandoci i movimenti.

«V, guarda-» gli toccai il braccio per attirare la sua attenzione ed indicai un grosso portone dalla parte opposta della zona che stavamo controllando. «Non credi sia sospetto?»

«Decisamente» fece lui spingendomi dietro di sè mentre avanzava ─ seguito da Bambam e Yugy ─ verso il portone.

Vi posò silenziosamente l'orecchio contro per poterne captare qualche rumore ma ─ visto il suo scuotere la testa ─ a quanto pare non riuscì a sentire nulla; si voltò poi verso la nostra squadra e fece segno a tutti di tenersi pronti con le armi mentre lentamente si dirigeva verso il grande maniglione del portone.

La figura di Taehyung era invidiabile, forse era per questo che tutta Esprit aveva cosìrispetto per lui.

Taehyung non è un capo, Taehyung è un leader.

Non ordina agli altri cosa fare, è colui che mostra come farlo ed è anche il primo a mettersi in gioco; molti altri probabilmente avrebbero mandato avanti uno dei propri uomini, magari addirittura l'ultimo arrivato.

Taehyung no, Taehyung è stato quello che senza chiedere nulla si è diretto verso il grande maniglione, quello che ha messo via la pistola per aiutarsi anche con la seconda mano e quello che s'è parato davanti a me quando decine e decine di uomini dietro quel portone ci avevano puntato le armi contro.

«State indietro!» urlò Taehyung al resto della squadra che alzò immediatamente le armi cariche. «Cazzo-» ringhiò notando come fossero in maggioranza ed armati più di noi.

Questa.. Questa è una fottutissima imboscata.

«V che cosa facciamo..?» sussurrai aggrappandomi alla sua schiena. «Dobbiamo avvisare Suga»

Lui tenne lo sguardo fisso su quelli di Spectre tra cui poi si fece spazio un ragazzo di nostra conoscenza, Lay, che passò lo sguardo su tutti i presenti soffermandosi su di me e facendomi rabbrividire. «Oh Jungkook! Ti trovo bene» chiamò il mio nome facendo ringhiare Taehyung. «La mia richiesta è ancora aperta e lo sarà sempre, ricordatelo» sorrise porgendo in avanti una mano.

Se pensa che in un momento come questo ─ solo perché siamo visibilmente caduti in una trappola ─ io possa abbandonare i miei compagni per stare dalla parte dei vincenti, si sbaglia di grosso. Ho ancora dell'orgoglio e mai mi unirò ad un'organizzazione come la loro.

«Vado ad avvisare Suga..» sussurrai a Taehyung prima di nascondermi ulteriormente dietro la sua schiena.

«Bunny no-»

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