≣ 𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝟓𝟑: 𝐭𝐫𝐚𝐫𝐫𝐞 𝐢𝐧 𝐢𝐧𝐠𝐚𝐧𝐧𝐨

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*JUNGKOOK*

A quelle parole il viso di Taehyung si era illuminato, quasi come se non si aspettasse di sentirselo dire, e mi aveva regalato un bellissimo sorriso che decisi di imprimere nella mia mente, esattamente come questi minuti passati insieme.

Non ero certo se fosse a causa dell'astinenza dalla droga o dell'adrenalina ma nonostante i diversi minuti che mi ero concesso per regolarizzare il battito cardiaco, questo non aveva ancora accennato a smettere di battere all'impazzata, non voleva saperne di calmarsi finendo con l'aumentare nel momento in cui Taehyung mi passò una mano tra i capelli restando con lo sguardo perso, quasi pensieroso oserei dire.

«Tutto okay?» gli domandai senza mai smettere con i grattini sul suo petto; lui mi guardò per un attimo senza parlare e poi spalancò leggermente gli occhi tirandosi su a sedere di scatto. «Tae?!» lo richiamai preoccupato ma lui senza nemmeno preoccuparsi di vestirsi corse nell'altra stanza seguito poi da un rumore di sedie e vetro.

Rimasi per un attimo scosso ma poi raccolsi velocemente i boxer, qualche vestito e lo raggiunsi in salotto dove lo trovai seduto ad un tavolino pieno di attrezzature particolari a cui ─ ovviamente ─ prima non avevo fatto caso.

«V-Va tutto bene?» domandai di nuovo incerto e lui alzò la mano facendomi segno di aspettare; presi una sedia prendendo posto al suo fianco, posandogli una felpa sulle gambe e guardandolo maneggiare con diverse provette, polveri e liquidi.

Restai in silenzio per tutto il tempo osservando ogni suo movimento e sorprendendomi dell'enorme concentrazione che aveva in quel momento.

Andò avanti per una ventina di minuti, poi chiuse gli occhi e si sbilanciò all'indietro appoggiandosi allo schienale della sedia rilasciando un pesante sospiro.

Feci per parlare ma mi anticipò. «Credo di esserci riuscito..» sospirò di nuovo. «Sono giorni che cercavo un'alternativa alla droga che ti hanno dato e finalmente ho trovato la giusta combinazione» spiegò passandosi una mano tra i capelli sospirando di nuovo.

«Significa che starò meglio? Che le crisi diminuiranno?» domandai sentendo gli occhi pizzicare per la gioia e ─ nel momento in cui lui annuì ─ chinai il capo coprendomi il viso con le mani per evitare di mostrargli le mie lacrime.

«Ehi, dai non piangere» si voltò verso di me posandomi le mani sulle spalle e sporgendosi per un abbraccio che ricambiai immediatamente. «Non so ancora quanto sia efficace ma se ci impegniamo potremmo farcela» e il suo parlare al plurale mi diede il colpo di grazia.

«Scusa Tae.. Non ti merito.. Sono sempre d'intralcio e non faccio altro che causarti problemi e-»

«Jungkook, ho detto che ti amo, non ti avrei mai lasciato in balia di quelle crisi così dolorose e distruttive» sussurrò abbassandomi le mani e passando i polpastrelli sulle guancie per asciugarmi le lacrime. «E poi insomma, tutto questo è a causa mia quindi davvero, non scusarti»

Lo guardai qualche secondo e poi abbassai il capo scacciando le ultime lacrime con il dorso della mano prima di tornare a guardarlo negli occhi. «Grazie»

[...]

Alla fine Taehyung aveva finito di produrre diverse pastiglie che avrebbero dovuto aiutarmi a ridurre l'astinenza sostituendo la dose di Silver Tongue con quella nuova creata da lui appositamente per me.

Erano passate diverse ore dall'ultima crisi e mi sentivo relativamente bene fatta eccezione per i sintomi di base quali il continuo mal di testa, qualche tremore e l'agitazione, il tutto decisamente sopportabile.

Taehyung si era addirittura preso la briga di commissionare ad uno di Esprit l'acquisto di un nuovo telefono dato che il mio era divenuto ormai inutilizzabile.

➽ Silver Tongue | Taekook ✔  [1/2]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora