Le parole di Ace, di Betsie, almeno quelle che ho sentito, e dei deficienti che ho per cugini non mi hanno lasciato in pace per tutta la notte. Nemmeno per tutte le ore di volo.
Ho preparato una delle mie nuove borse, a cui ho fatto un Incantesimo di estensione irriconoscibile e ci ho infilato praticamente di tutto dentro, compresa la scatola con le cose del deficiente. È l'occasione giusta per restituirgli le sue cianfrusaglie e per affrontarlo una volta per tutte.
Mi sto immaginando i possibili scenari ma, ovviamente, so che nessuno di essi si realizzerà e poi non sono nemmeno più sicura che ci parleremo.- Non ci parleremo, fidati. - dico ad Al mentre giocherella con i bozzetti del servizio fotografico che ho appena finito. Mi ha detto, in maniera apparentemente molto casuale, per la terza volta in dieci minuti, che Rose sarà qui, domani e che dovremmo parlare.
- Cavolo, fratello, questa è proprio... - dice senza completare la frase, riferendosi ad una modella.
- Stai per sposarti. - lo ammonisco, mentre li appello per evitare che ci sbavi sopra.
- Appunto, mica sto per perdere la vista! - ridacchia sedendosi alla mia scrivania e girando sulla sedia. Ha improvvisamente cinque anni anche lui.
- Sei proprio strano, sai? Mi chiedo cosa ci faccia un fotografo con una cornice vuota. - prosegue una volta tornato di fronte la scrivania, indicando la cornice nera che è di fronte a lui. In alcuni momenti mi chiedo come possa essere il mio migliore amico e un auror, ma molto probabilmente lo stress per il matrimonio provoca degli scompensi.
- Al. Sei qui per dirmi cosa, esattamente? - chiedo dandogli le spalle e sistemando l'attrezzatura nella mia borsa.
- Te l'ho detto, che lei sta arrivando. Resterà qui fino al matrimonio e sarebbe bello che voi chiariste. - prosegue lui tormentando una penna.
Un improvviso click interrompe il silenzio che si è venuto a creare e capisco immediatamente che la penna con cui stava giocando non è più integra.
- Mamma e papà non ti hanno detto di non toccare le cose altrui? - chiedo ironico, mentre lui fa la stessa faccia che fa Harry se lo si scopre a fare qualche marachella. E, infatti, ha rotto il tappo.
Dammi la forza, Merlino.- Tua sorella mi ha accennato ma non credevo accettasse. Cos'è, non deve lavorare? - continuo, mentre lui mi fa una smorfia di disapprovazione.
- Ha un po' di grane a lavoro. Ma io non ti ho detto nulla. - risponde alzando le spalle.
Lascio volutamente cadere il discorso e gli chiedo se hanno deciso definitivamente la meta della luna di miele, visto che la cambiano ogni settimana. Mentre Al mi parla, però, io mi perdo nei miei ragionamenti.
Perché dovrei parlarle? Di noi, poi!? Le era bastato un solo attimo per buttare tutto via e dopo due anni avrei dovuto dirle 'Comunque sai, dovremmo farci una bella chiacchierata, anche se forse
sarebbe stato meglio parlarne prima. A proposito, perché sei sparita? Ah, che ne dici se ci mettessimo una pietra sopra?'
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R/S ~ Scorose
Hayran Kurgu☆Sequel di W/M ☆ Sono passati dieci anni da quel giorno alla Tana e le vite di Rose e Scorpius sono diverse, adesso. Cos'è cambiato? E cosa, invece, è rimasto uguale? - Ma perché continua a farmi quest'effetto? Perché mi sento come se avessi di nu...