It's Easy To Remember (But It's Hard To Forget)

1.5K 73 476
                                    

- È inutile che continui con questa solfa! È inutile! - dico sbattendo la porta in faccia ad Izar.

La riapro subito dopo, lei mi guarda con un sopracciglio alzato e le braccia incrociate ed io l'abbraccio.
- No tienes nada que decirme? Una volta sapevi dire scusa! -

Una volta la mia vita era molto più semplice. Avevo un bel ragazzo per il quale avrei dato la vita e lui avrebbe fatto altrettanto per me, un progetto,  e diciassette anni: tutto quello che mi poteva far sentire invincibile.

Dieci anni dopo mi ritrovo con una relazione in bilico, a pensare ancora al ragazzo che amavo alla follia e che adesso mi bacia ma vuole essere mio amico, che mi ha lasciata in tutti i modi in cui poteva lasciarmi, compreso farmi cadere col culo a terra davanti alla sua stronza nuova ragazza, nonché promessa sposa. Fossi caduta almeno nella voragine! 

Comunque, adesso, a quasi a trent'anni, non ho più un lavoro né un progetto e la mia vita sentimentale fa acqua da tutte le parti. E Izar mi dice ancora che dovrei parlargli, per capire se c'è qualcosa di recuperabile fra noi o no.

Lui non mi vuole parlare.
Lui non ne vuole parlare!
Lui sta solo aspettando che questi giorni passino ed io vada via.
Un po' lo capisco.

Ho indubbiamente sbagliato a non affrontare subito l'argomento, ma lui? Non è nemmeno venuto a discolparsi! Se ci avesse tenuto davvero, sarebbe venuto, prima o poi. Invece no! Completamente sparito dai radar. E adesso? Si aspetta che io sia sua amica!? Dopo che lui mi ha baciata!?

Quel bacio è stato una rovina.
Mi ha scombussolata completamente.
Mi ha ricordato tutte le volte che ci siamo baciati, come se le immagini di noi due mi fossero comparse simultaneamente davanti agli occhi.
Era già una tortura prima che succedesse, ricordare. Adesso che, anche per un solo attimo, siamo tornati indietro io mi sento ancora più confusa di prima.

E se fosse come ha detto il papà di Susan? Forse ricordiamo entrambi e,  magari, c'è ancora qualcosa da salvare!
O forse se è andata così com'è andata era destino. Non lo so. Oh, quanto lo odio!

Io lo odio. Tanto.
Ma credo anche di aver riposto sotto la cenere i miei sentimenti e si sa, cosa succede un questi casi: basta una scintilla.

D'altra parte, però, mi angoscio perché mi chiedo se mi stia succedendo tutto questo perché sono qui o perché c'è ancora un sentimento forte.

Anche quando ero in America pensavo a lui, nell'ultimo periodo in particolare.
Ok. Non è vero.
Io non ho mai smesso di pensare a lui, perché anche immaginare milioni di modi per ucciderlo è comunque pensare a lui, no?
Ma poi la rabbia è scemata e ha fatto posto ai rimpianti e ai rimorsi. Dopo sono ritornata sui miei passi. E a cosa è servito? A niente.
E adesso che sono qui cosa devo fare?

- Vedi che ci pensi siempre? Vuol dire che tu quieres a Rubio! - non si arrende!

- J, prenditela. Che so, portala a fare shopping, ti prego! - supplico mio cugino che è entrato in camera e ci guarda.

- Piuttosto la porto a fare sesso! Shopping mai, Carotina! - dice sorridendo e indicando il letto.

- Divertitevi! - concludo, mentre chiudo la porta.

- Capy, tienes que hablar con el! - niente, non molla nemmeno sotto l'assalto di J!

Ancora blatera sul fatto che devo parlargli. Ma per dirgli cosa!? Che voglio essere sua amica? Io non potrò mai essere sua amica. Mai.
Eppure vorrei dirgli tante cose.

Prima di tutto che è uno stronzo.
Uno stronzo mondiale.
Enorme. Quanto il suo ego smisurato.

È uno stronzo per avermi baciata e avermi detto che non significa niente con quella faccia glaciale da piccolo lord.
È solo attrazione, quindi? È ritornato ad essere il solito deficiente? Oppure sotto sotto è ancora lui?

R/S ~ Scorose Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora