Sweet Child O' Mine

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Quando tutta questa storia è iniziata ed io avevo diciassette anni, pensavo di sapere come la mia vita sarebbe andata: avrei studiato, avrei trovato un buon lavoro, mi sarei creata una buona posizione e poi mi sarei sposata.
Un giorno.
Forse.

Ovviamente, non avevo minimamente calcolato che l'amore ci avrebbe messo il suo zampino, che la vita non va mai come noi immaginiamo possa andare e che non esiste necessariamente un prima o un dopo, un momento giusto o quello sbagliato: esistono una miriade di varianti e possibilità che possono modificare il nostro percorso e la variante più importante è stata Scorpius Malfoy.
Una bellissima, fantastica, variante.

Non avrei mai pensato di innamorarmi così follemente di colui che più odiavo, che lui si rivelasse così meraviglioso tanto da farmi mettere tutto in discussione non una ma ben due volte, né che avesse davvero ragione quando mi diceva che non sempre la vita va come avremmo immaginato.

E infatti, io non immaginavo nemmeno che i nostri genitori, Puff, Lily e Dominique, ad esempio, sapessero già che mi avrebbe chiesto di sposarlo il giorno del matrimonio di Al e Susan.
Lo scoprii qualche giorno dopo, quando portammo Puff, come Scorp gli aveva promesso, a Villa Malfoy. Ovviamente, la più scioccata fui io nello scoprire che mezza famiglia era a conoscenza della proposta, tranne la sottoscritta, il che dovrebbe essere normale per la sposa ma, in genere, non sa nulla nessuno, o almeno, questo accade nelle famiglie in cui il concetto di privacy esiste.

Ad ogni modo, oltre ad annunciare il matrimonio, dicemmo ai nostri genitori anche che saremmo partiti di lì a poco per il mio nuovo lavoro, che avrei svolto con Scorp in giro per il mondo, attuando così, finalmente, il nostro progetto.

Prima della partenza, dovevo sbrigare delle cose in America e lì, perfino Daffy, la proprietaria del mio appartamento a North Adams, non fu molto stupita di trovarsi Scorp aprendo la porta, anzi. Fu così contenta di rivederlo che non mi fece pagare nemmeno la rescissione anticipata del contratto. Inutile dire che l'ego di Scorp, già smisurato di per sé, si gonfiò ancora di più e le sue prese in giro durarono per tutto il tempo del trasloco.

Nemmeno quando entrammo nel locale di Betsie, per invitarla alla cerimonia, fu sorpresa di vedere Scorp al mio fianco.
- Sapevo che avresti sposato il tuo vero amore, bambina! Ne ho viste di storie, con questi occhi! E voi due siete fatti per stare insieme! - disse abbracciandomi e poi, stringendo anche Scorp, continuò rivolta a lui - Io gliel'avevo detto, sai? Era lì, al suo tavolo, triste e sconsolata a mangiare qualcosa al cioccolato. Aveva appena ricevuto la proposta da quell' Alfred e doveva partire per l'Inghilterra. Mi avvicinai e le dissi: il tuo cuore ha già scelto, adesso la tua mente deve solo capirlo. Ricordi, Rose? -

Annuii, mentendo spudoratamente: persi quel consiglio perché, come mio solito, stavo pensando a lui.
Sicuramente, per come stavano le cose allora, avrei detto che Betsie aveva torto ma quegli occhi ne hanno davvero viste tante e su di noi, su di me, avevano ragione.

Sistemato tutto in Massachusetts, cominciammo a viaggiare fra le varie comunità magiche.
Tornavamo in Inghilterra a week end alterni, o quando ci era possibile, per definire i dettagli con le due squilibrate, che stavano organizzando non uno ma due matrimoni di famiglia, ragion per cui erano ancora più schizzate del solito.

Quanto a noi, fra viaggi, continui spostamenti, interviste e fotografie ai confini del mondo, Scorp ed io trascorremmo quei due mesi prima del matrimonio nella totale spensieratezza e, infatti, a celebrare il nostro lieto fine al faro, tornammo in tre.
Beh, più o meno.

Pensandoci, però, il giorno del nostro matrimonio non è stata la fine della nostra storia, ma l'inizio di un nuovo entusiasmante capitolo della nostra vita!

Ogni tanto rivivo quei momenti e sorrido come una stupida, ricordando l'attimo in cui, accompagnata da un emozionatissimo Ron Weasley, arrivai all'altare da Scorp, senza inciampare, per fortuna. Ricordo come mi guardava rapito, di come mi tese la mano facendo un inchino e ricordo il delicato bacio sulla fronte che mi diede, prima di sussurrarmi 'Sei fantastica, Stella!'

R/S ~ Scorose Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora