Piece Of My Heart

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È stata fantastica. Quel succo di frutta non capisce perfettamente niente. Se non è tagliata lei, la ragazza più so-tutto-io che abbia mai conosciuto, per fare questo lavoro, non so proprio chi dovrebbe esserlo! È so-tutto-io ma è anche divertente, profonda e appassionata.
Mi chiedo proprio che ci faccia con uno che non le dimostra fiducia.

Pensavo a questo mentre la vedevo avanzare verso di me, a questo e alla striscia di gamba che ogni tanto fuoriusciva dal mantello; mi sono alzato di scatto e l'ho abbracciata, sollevandola da terra.
Ha ricambiato l'abbraccio.

Le sussurro che sapevo che sarebbe  meravigliosa, mentre il suo profumo mi arriva forte e chiaro in tutte le parti del cervello.
Quando i suoi piedi ritoccano il pavimento, mi rendo conto di cos'ho fatto.
Cazzo, che idiota che sono.

Ci guardiamo ancora, mentre il resto attorno a noi smette di esistere per un istante. Poi i suoi occhi si incupiscono e scivola via.

Scivolo via da quell'abbraccio che per lui non ha lo stesso valore che ha per me.
Approfitto del fatto di essere qui per parlare con la Doge: si congratula per il discorso e dice che le avrebbe fatto piacere se si fosse potuto riattivare il progetto fra Hogwarts e Ilvermorny ma che, purtroppo, non ci sono fondi a sufficienza, cosa che mi ha confermato anche la Preside, che si è detta molto colpita dal mio intervento.
Tutti colpiti ma nessuno che mi dia un lavoro!

Ovviamente, però, il mio cervello nel frattempo si tortura con le immagini e le sensazioni registrate poco fa. Da brava deficiente, infatti, io penso solo ai suoi occhi che non mi hanno perso di vista un attimo, a come mi ha incoraggiato e a che cosa potrà mai portare la mia ammissione su ciò che provo per lui dal momento che il mio cervello bacato, mi ricorda anche che lui agisce così, ma in realtà è fidanzato e in procinto di sposarsi, motivo per cui è tornato a deprimersi anche riguardo al lavoro.

L'unica mia speranza è che la Blade e Ridegood mi riprendano. O dovrò reinventarmi, dopo aver studiato tanto e aver messo da parte tutti i sogni riguardanti la carriera che non ho più e forse non avrò mai.
Fantastico, Rose, cinquanta punti a Grifondoro.

Devo pensare, riflettere, così vado nell'unico posto in cui il mio
cervello può mettersi a posto per almeno cinque minuti, anche perché,  teoricamente, anch'io starei per sposarmi ma non ho dubbi sul fatto che dirò ad Ace che non posso essere sua moglie, indipendentemente da come si comporterà l'idiota.

- Avresti dovuto pensare ad un altro posto se volevi evitarmi. - dice stendendosi accanto a me nell'erba.

- Mi avresti trovata ovunque. - dico atona.

- Vero. - replica.

- E comunque non voglio evitarti. -
Il vento mi solletica la pelle e sento che mi sta guardando.

- Sei stata grandiosa, davvero, Rossa. - dice sorridendo.

- Non è vero. I miei discorsi fanno schifo. - ribatto. Non sono mai soddisfatta del mio lavoro.

- I tuoi discorsi sentimentali, sì. - comincia ridendo, poi la smette dato che lo guardo male e riprende - Quelli accademici, no. Sei sempre la solita secchiona, ma è stato veramente bello ascoltarti. -

Gli sorrido di rimando e poi, per un attimo l'unico suono che sento è il mio cuore che mi batte nelle orecchie.

- Ti ricordi quando venivamo qui e chiacchieravamo tantissimo e poi andavamo a vedere il tramo... -

- Sì. Piantala. - dico secca.

- È per l'abbraccio? - chiede scrutandomi.

- Anche. Tu proprio non ci arrivi, eh? - chiedo scuotendo la testa.

R/S ~ Scorose Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora