Dream A Little Dream Of Me

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- Oggi è martedì! - dice Harry saltando sul letto e facendomi sobbalzare.

- Sì, succede dopo il lunedì. - borbotto a ritmo dei suoi salti.

- Riesci ad essere antipatica anche con un bambino. Sei un mito, Rosie. - risponde Al, che si unisce al figlio, suo coetaneo, saltando sul letto.

- Scu... scusa Puff. Finiscila, Albus! - continuo.

- È contento perché stasera sarete soli. Noi non ci saremo, te l'avevamo detto? Sai cucinare qualcosa per lui, no? È un problema per te? - riesco a malapena a mettere a fuoco il mondo intorno a me e lui mi fa domande. Lo odio.

- Alby, lasciala in pace se non vuoi che ti mandi a quel paese. - interviene Santa Susan - E ora corri a vestirti! È tardi e devi fare ancora colazione! Harry, per cortesia, porta papi a vestirsi. -

Mentre mi vestivo e truccavo ho parlato con Dominique senza toccare l'argomento 'imbecille', ringraziando Merlino.
Dopo circa venti minuti eccomi in cucina, pronta per il pasto più importante della giornata.

La cucina di Susan è allegra come lei: anche se i mobili sono bianchi e di fattura moderna, sono in legno massiccio e i soprammobili sono tutti coloratissimi. Lei è accanto all'isola, imbusta il pranzo per Harry e Al e c'è anche una bustina con su scritto Ginger.
C'è un tavolo, sempre bianco, tondo, con attorno sedie di legno colorate con i colori dell'arcobaleno e sulla parete ci sono disegni di Harry e foto.

In una ci siamo anche l'imbecille ed io. La nostra prima cena qui con Al e Susan.



- Dai Ginger, è tardi, dormite qui! - mi chiese Susan sorridendo e strizzando gli occhi mentre saltelllava.

- Sus, casa nostra e a due passi da qui! - risposi sorridendo.

- Oh ma dai, accontentiamola, Rossa! - ribatté lui mentre preparava già le carte per giocare a sparaschiocco con Al.

- C'è una stanza pronta. È per voi. - Al sorrise, mentre si sedeva su un cuscino.

- Tu non hai un divano ma hai una stanza per noi!? - chiesi sbalordita.

- Ma certo. Sarete i nostri testimoni, mi pare il minimo, Rosie. E poi quando nascerà il bambino e avremo bisogno d'aiuto, sarà comodo avervi qui. - rispose Al.

- Albus, guarda che hai fatto! Le hai dato troppe notizie sconvolgenti insieme! - disse lui ridendo e abbracciandomi.

- Vi... vi sposate? È maschio? - farfugliai.

- No e sì. No, aspetteremo per sposarci e sì, è un maschietto! - replicò Susan mentre la stringevamo.

- Stanotte non mi farà dormire, Susy, - cominciò lui ridendo - parlerà tutta la notte di nostro nipote, la tua Ginger! -





- Ginger, Alby ti ha detto di stasera? -

- Mh-mh. - rispondo a Susan, mentre addento un muffin tentando di non pensare a quanto ci eravamo divertiti quella sera.

- Te la senti? - chiede ancora.

- Sus, non è un erumpent. È un bambino! - dico sconcertata.

- Oh, Rosie. Beata ignoranza! - risponde Al dandomi un bacio in testa prima di fiondarsi sui cereali, che ingurgita con la sua solita grazia.

- 'Giorno, belli. Cos'è questo profumino? - Lys è appena arrivato e si sta già sedendo a tavola, si versa del latte - È bello averti qui, Rosie. -

R/S ~ Scorose Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora