Somebody's Watching Me

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- Ti dico che era lì! -

Rose ha ancora il fiatone e guarda, terrorizzata, uno scaffale.

Mi infilo velocemente i boxer e appello la bacchetta: lancio un Lumos e amplifico le luci soffuse della biblioteca, dopodiché lanciamo insieme incantesimi di rivelazione, senza alcun risultato.

Il mio Patronus ha il suo effetto: immediatamente, Al si materializza col padre in corridoio, da dove ci chiama.
Rose corre ad infilarsi le sue cose  sparse per la stanza e fa giusto in tempo a ricomporsi, prima che i due entrino.

- È... È tutto ok? -  chiede Al facendo lentamente capolino nella biblioteca.

- No, Albus! Non è tutto ok! Era qui! - replica lei agitata. - Lei era qui! -

- Leea era qui? - Al comincia a lanciare incantesimi che non conosco, ma non c'è traccia di nessun'altra presenza, oltre la nostra.

- Non Leea. Arabella. - dice in un soffio.

- Ne sei sicura, Piccola? - le domando cingendole la vita.

- Non è che l'hai immaginata, Rosie? A volte lo stress può fare brutti scherzi. - Harry mi viene in soccorso e, cautamente, le fa questa domanda alla quale lei risponderà certamente con più calma che se gliel'avessi posta io.

- So cos'ho visto. E quegli occhi gialli da lucertola li ha solo lei. - replica sbuffando dal naso ed io la stringo di nuovo.

Eccetto Harry che preferisce andare in dipartimento per vedere se ci sono novità, noi tre torniamo a Grimmauld Place e lì troviamo la banda al completo: c'è anche Hugo che si congratula con la sua Fragola e mi abbraccia, chiedendoci di non fare cazzate, stavolta.
Come se tutta quest'ansia non fosse abbastanza.

Accompagno Al a casa mia per prelevare gli oggetti di Leea, per vedere se, eventualmente, ci sono altre tracce di quelle sostanze di cui sono praticamente pieno

- Possibile che tu non abbia mai notato nulla? - mi domanda Al mettendo in un sacchetto alcuni effetti personali di Leea e miei.

- No, Al. L'unico cambiamento è stato da quando è arrivata Rose. Ti ho mentito alla festa alla Tana: il solo vederla mi ha scombussolato tutto. - ammetto, mentre prendo una cosa che voglio mostrare a Rose.

- Davvero!? Non l'avrei mai immaginato! - replica fintamente sorpreso, scuotendo la testa mentre gli sfugge un sorriso.

- E perché non hai detto nulla? - gli domando curioso.

- Perché ogni volta che volevo parlarne diventavi quasi intrattabile e poi attaccavi con quanto Leea fosse perfetta e mi dava fastidio. - dice facendo una smorfia - Io sapevo che non era finito un bel niente fra voi, ma dovevi arrivarci da solo che quando state insieme siete le versioni migliori di voi stessi. -

Ha ragione.
Ha sempre avuto ragione ed io vorrei tanto vivere questi momenti senza la sensazione che qualcuno osservi me o lei oppure l'ansia che potrebbe essere così. So che è una suggestione la mia, ma questa storia deve finire. E presto, anche. Voglio solo poter essere completamente felice con la mia Rose.

R/S ~ Scorose Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora