Non riesco a vedere niente oltre lui, sento solo il rumore della porta mentre si apre.
Mi tiene la mano permuta sulle labbra ed il mio respiro è accelerato perché ho paura, perché sono arrabbiata e perché il suo odore mi sta mandando al manicomio.
Quanto mi piacerebbe dare un calcio al suo secondo cervello, farci scoprire e litigare con quella stupida che si è permessa di insultare me e mio nipote.- Zio? Ci sei? - amo mio nipote!
Ha ancora la mano permuta sulla mie labbra e io ho ancora voglia di ammazzarlo, ma con il labiale mi dice di fare a mia volta l'incantesimo. Scosta lentamente la mano dalla mia bocca e nell'attimo in cui lo fa, mi vengono in mente così tanti momenti in cui mentre mi accarezzava il viso le sue dita lambivano le mie labbra, oppure quando il palmo della sua mano diventava uno scudo per reprimere i miei gemiti altrimenti troppo forti, che vorrei sbattere la testa conto il muro per quanto un semplice gesto possa farmi eccitare in questo modo.
Non ha fatto niente e il mio autocontrollo è ai minimi storici: sono veramente una cretina.
Ma che diamine mi sta succedendo!?Ricordarmi di quanto tutto questo sia stupido e fuori luogo, mi fa anche lanciare l'incantesimo, così lui pronuncia il controincantesimo ed Harry sobbalza.
- Non farlo mai più! Mi hai fatto perdere uno SPAVENTONE! - dice allargando le braccia e agitandole su e giù, ricordandomi tremendamente Al.
L'idiota ridacchia inginocchiandosi e fa per accogliere Harry fra le sue braccia muscolose. Cavolo, ma quanta palestra fa!?
- Scusa ometto, volevo farti uno scherzo! - com'è bravo lui a dire le bugie...
Dieci punti a Serpeverde.Harry gli corre in contro e lo abbraccia.
- Senti zio, non sono stato io a rompere i vetri. Leea dice di sì. Io ero in camera. È cattiva. - bravo, amore di zia.
- Ora ci parlo io, tranquillo. - dice lui rimettendosi in piedi col piccolo in braccio - Adesso bisogna sistemare quei vetri e uscire fuori di qui, in fretta. - dice rivolto a me.
- Con chi parli? Con quel fantasma? - cazzo. Per fortuna non mi vede, probabilmente avverte qualcosa.
- Sì, ometto. Adesso il fantasma pulisce e va via, vero fantasma? - chiede ancora ed io alzo gli occhi al cielo.
- È arrabbiato, il fantasma. - prosegue Harry salutando verso la mia direzione.
- No, il fantasma è solo un po' geloso. - e mi fa anche l'occhiolino. Quant'è stronzo!
- Tutto bene? - la voce di Lily mi fa coglie si sorpresa.
È seduta sulla poltrona accanto alla finestra di quella che avrei dovuto ricordarmi essere la mia camera.
L'unica in cui dovevo entrare.- Posso fare qualcosa per te? - mi chiede mentre giocherella con una ciocca di capelli.
- Non puoi far assolutamente nulla per me, Lilian, più di quanto tu abbia fatto già. - dico appellando la borsa e cominciando a metterci dentro, alla rinfusa, le poche cose che ho tirato fuori.
- Oh, oh. Lilian. Cos'ho fatto? Che stai facendo? - mi chiede alzandosi.
- A te cosa sembra? - rispondo senza guardarla.
- Oh, ma certo. C'è un problema e tu scappi! - è inutile che scuota la testa e poggi una mano sul fianco come zia Ginny, non avrà lo stesso effetto intimidatorio.
- Oh, ma certo. C'è la mia vita privata e tu ti intrometti! - le rispondo con lo stesso tono.
- E cos'avrei fatto, sentiamo. - prosegue divertita, ma io non la guardo.
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R/S ~ Scorose
Fanfiction☆Sequel di W/M ☆ Sono passati dieci anni da quel giorno alla Tana e le vite di Rose e Scorpius sono diverse, adesso. Cos'è cambiato? E cosa, invece, è rimasto uguale? - Ma perché continua a farmi quest'effetto? Perché mi sento come se avessi di nu...