Il Ritorno Di Axel

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AVVISO!! DA ADESSO IN POI I DIALOGHI SARANNO SCRITTI NORMALMENTE E NON A COPIONE.

"Axel" sussurro. Non posso crederci. È davvero lui, stavolta. Quando entra in campo con la maglia numero nove mi sembra di essere tornata indietro nel tempo. Mi alzo, ma aspetto ad andargli incontro.

Non ho dimenticato il nostro litigio. E non so se mi ha perdonata. "Il solito Axel, sempre in ritardo!" dice Mark allegro. Poi il bomber si volta verso di me e io non resisto più.

Mi lancio addosso con le lacrime agli occhi. "Mi dispiace tanto... Mi dispiace davvero tanto" dice con il viso fra i miei capelli. "Zitto. Mi sei mancato". "So che hai fatto la scelta giusta, ho riflettuto molto".

Mi stacco dal mio amico e gli tiro un pugno amichevole sulla spalla. "Che dici, gli facciamo vedere come si gioca?". "Se hai abbastanza coraggio da usare quella caviglia marcia che ti ritrovi...". Sorrido e gli faccio la linguaccia.

Quando mi schiero in campo e vedo di nuovo la sua maglia sorrido di nuovo. È finito il tempo della paura. Da ora in poi si gioca per vincere.

"Avanti Blaze, fammi vedere di cosa sei capace!" dice Dvalin. Il mio amico a quel punto gli sfila la palla dai piedi in modo elegante. Scatto al suo fianco e gli chiedo un triangolo; lui mi fa un cenno e io salto, ricevo palla e gliela restituisco con una rovesciata, fra gli applausi della gente sugli spalti.

"Tornado di fuoco!". E segna. Gli salto addosso e lo abbraccio. È bello che sia tornato. Poi lo lascio e vado da Jude. "Mica sarai geloso?". "Geloso io? Figurati". "Guarda che posso averlo un amico, eh". "E Shawn?". "Facciamo due". "E gli altri della squadra?". Alzo le mani in segno di resa.

"Okay, facciamo che posso avere un numero indeterminato di amici di sesso maschile". Ridiamo insieme e quando torniamo alle nostre posizioni noto che Dvalin è tornato in porta. Evidentemente ha proprio voglia di parare i tiri di Axel.

"Okay puntaspilli, facciamogli vedere quello che sappiamo fare!".

Lui sorride e mi passa la palla, scattando in avanti. Io avanzo poco dietro di lui, passando la palla a Jude e facendomela restituire. Salto un giocatore come aveva fatto Axel con Dvalin; atterro in piedi, e la caviglia non mi fa male.

"Who-oh!" grido passando ad Axel con un tiro a effetto.

Lui me la restituisce e avanza, fino al limite del fuorigioco. È lontanuccio, ma...

"Va bene, puntaspilli. Ghiaccio Incandescente!". Il mio tiro lo raggiunge e lui tira con una nuova tecnica, la Tormenta di Fuoco.

Dvalin usa la Trivella Spaziale, ma non c'è nulla da fare e la palla si insacca in rete.

L'arbitro fischia la fine e io mi sdraio a pancia in su. Non ci credo. Abbiamo vinto.

"Non è possibile" sussurra Dvalin, tirandosi in piedi a fatica. Io lo imito e lo raggiungo.

"A quanto pare, invece...". "Odio la tua ironia". "Lo so. Lo sto facendo apposta". "Come va la gamba? Scusa per prima". "Non fa niente, ho preso colpi peggiori".

Gli sorrido, mentre anche Mark si avvicina. Proprio mentre stanno per stringersi la mano, un pallone nero e azzurro si schianta sul campo.

E un ragazzo dai capelli azzurri, quasi bianchi, che conosco molto bene appare dopo l'atterraggio della sfera.

"Sono Gazelle, capitano della Diamond Dust, squadra di punta della Alius Academy".

Dvalin lo guarda prima stupito, poi spaventato, infine quasi rassegnato. Il mio vecchio amico indietreggia e fa un ultimo sorriso tirato prima che il pallone di Gazelle faccia sparire lui e tutta la squadra in un'accecante luce azzurra.

Guardo per un'ultima volta Bryce prima di uscire dal campo e allontanarmi senza dire una parola.

My name is Ygritte Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora