Nelly: "Sì può sapere dove accidenti sei stata? Ci siamo preoccupati!".
Silvia: "Noi ci chiediamo dove sei, cosa fai... E a te di noi non frega niente!".
Io: "Adesso basta! BASTA! È A VOI CHE DI ME NON FREGA NULLA, NULLA! Nessuno sa che cosa ho, nessuno! E a nessuno interessa! I miei genitori sono morti, il mio migliore amico se n'è andato! Non ho più nessuno, nessuno! Sono da sola, adesso e per sempre!".Corro via di nuovo, perché effettivamente è l'unica cosa che so fare. Scappare.
Nel bosco che circonda il parco giochi c'è quiete, calma. Invece dentro di me si agitano mille emozioni diverse, che io non riesco a controllare.
Vedo un piccolo lago davanti a me, e decido di immergermi. Mi tolgo la maglietta e i pantaloni, rimanendo in biancheria intima, e mi butto.
Il freddo mi toglie il fiato, ma non mi importa. Vado sempre più in basso, ancora più sotto, fino a toccare il fondo con le mani. Le orecchie sono tappate a causa della pressione, e i polmoni bruciano.
Mi prende una paura cieca, antica. Non so cosa sia, forse solo un malessere. Fatto sta che la mia gamba si impiglia in qualcosa, qual osa che taglia e lacera, e io non riesco a liberarmi. Non ci riesco...
Apro la bocca per gridare, ma emetto solo tante bollicine. Non respiro... Sento che i miei movimenti si fanno lenti, fiacchi... Smetto di lottare e lascio che l'acqua mi invada i polmoni.
Forse è giusto così. Prima Axel, poi Jude, adesso Shawn. Ferisco tutti quelli che mi stanno vicino. Qualcosa mi afferra le braccia. Eccole, sono le anime dei miei genitori... Arrivano a prendermi, per portarmi all'inferno...
Mi abbandono a quella stretta. Se la morte è questa, forse non è così male.
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Odore di disinfettante, di medicine. Sono in un letto con qualcosa attaccato alla bocca e alla mano.
Un ospedale.
Odio gli ospedali. Accanto a me c'è Jude. Ma che ci faccio qui?
I ricordi si fanno strada nella mia testa lentamente.
Il rimprovero, la fuga, il lago.
Ho cercato di suicidarmi.
Il rasta si sveglia e mi vede. Aspetta, sono lacrime quelle che vedo nei suoi occhi? Non ci credo. Mi si avvicina mentre mi sto togliendo la mascherina e stringe delicatamente la mia mano destra, quella senza flebo.
Io: "Jude... Che è successo?".
Jude: "Ti ho trovata nel lago. Avevi un filo metallico attorno alla gamba, te la stava quasi tagliando. Hai perso sangue, inoltre stavi per affogare. Ti ho tolto il filo dalla gamba e ti ho trascinata fuori. Sei qui da dodici ore".
Io: "E gli altri?".
Jude: "Scott è andato a mangiare qualcosa dieci minuti fa. Mark e Nathan sono rimasti per quattro ore. Gli altri sono venuti qui e sono rimasti per circa venti minuti".
Io: "Shawn?".Jude scuote la testa. Sono amareggiata. Mi aspettavo almeno che...
Scott: "SORELLINAAAAA!!!!".
Quasi mi si lancia addosso piangendo, attento a non toccare i tubicini.
Sento dei passi e Luna entra con il fiatone.
Lina: "TU! Prova a fare un'altra volta una cosa del genere e giuro che ti...".
Io: "Lo so".Passa mezz'ora, e adesso sono sola con Jude.
Io: "Jude... Mi dispiace. Per... La nostra litigata".
Jude: "No, scusami tu. Sono stato un idiota".
Io: "Pace fatta?".Il rasta si avvicina e fa per darmi un bacio sulla guancia, ma io sposto la testa. Di poco. Qualche millimetro.
Le sue labbra sono come le ricordavo. Perfette. Approfondiamo il bacio, e non mi sento più persa.
Avrò perso Shawn, ma ho ritrovato il mio amore.
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My name is Ygritte
FanficCiao, sono Ygritte. Sono nata in America, ma durante un viaggio in Giappone, quando avevo cinque anni, i miei genitori morirono in un'incidente d'auto. Io mi salvai per miracolo. Sono stata portata in un orfanotrofio, il Sun Garden. Il resto, bhé...