My name is Ygritte

Shawn Froste

Ygritte si estraniò completamente dai discorsi fatti dai giocatori dell'Alphine.

Si mise a pensare a Frost.

Dove cavolo l'ho già sentito?

Frammenti di ricordi le tornarono alla mente: due bambini su una tavola da snowboard, una ragazzina troppo impaurita per seguirli.

"Ehi, ecco Shawn!".

Osservò attentamente il ragazzo che avevano aiutato prima sull'autobus. E capì.

"SHAWN FROSTE!". "YGRITTE BANYAN! Mi stavo giusto domandando quanto ci avresti messo a ricordarti di me!".

Ygritte lo abbracciò. E poi gli diede un calcio in uno stinco.

"La prossima volta fatti riconoscere subito, idiota!". "Ehi! Non picchiare mio fratello!" disse una voce nuova.

Una ragazzina con due spesse trecce castano chiaro si avvicinò con fare minaccioso. Un'altra ragazza le stava dietro di pochi passi, con una mano sulla bocca che evidentemente serviva a trattenere una risata.

Era praticamente uguale all'altra, eccetto che lei non aveva gli occhiali e portava i capelli sciolti.

Ygritte la guardò perplessa. "E tu saresti...".
La ragazza sorrise orgogliosa. "Misha, Misha Mamoru, sorella adottiva di Shawn e autoproclamatasi sua guardia del corpo".

Sorrise e chiese spiegazioni a Shawn. Il ragazzo si passò una mano dietro la testa. "Bhé, tu sai che dopo quella... Disavventura sono stato solo per un po', poi mi hanno adottato".

Vero. Shawn aveva perso i genitori e il fratello Aiden per colpa di una valanga.

"E l'altra ragazza è la gemella di Misha?". L'altra ragazza le strinse la mano. "Sì. Sono Dany Mamoru, piacere di conoscerti".

Si vedeva che erano gemelle, anche se non di certo per i caratteri.

Lina disse: "Shawn, vorrei che l'Alphine giocasse una partita contro la Raimon. Vorrei testare le tue capacità". "Certo, volentieri".

Mentre andavano al campo da calcio, un po' di neve cadde dal tetto, e Ygritte si girò verso Shawn. Era seduto con le braccia intorno al corpo.

Ygritte gli si avvicinò, ma Misha fu più veloce. "Ehi, Shawn, calmati". Poi abbassò la voce. "Non è una valanga, è solo caduta un po' di neve dal tetto". "Dal tetto...? Ah, sì certo".

Quando Ygritte si girò verso Jude, vide che stava stringendo i pugni.

È geloso di Shawn? Cavoli suoi, non doveva trattarmi in quel modo.

Si schierarono in campo, e i compagni di Ygritte erano scioccati dal fatto che Shawn fosse in difesa.

In realtà Ygritte sapeva che lui era un difensore, e davvero le riusciva difficile vederlo in attacco. Aiden era il cannoniere. Aiden...

Ora che ci penso... i capelli alzati, gli occhi arancioni... sembrava Aiden. Ma non devo pensarci adesso.

La partita iniziò con Kevin che si portò in avanti, ma Shawn gli rubò subito il pallone con la Difesa di Ghiaccio. Poi passò a Dany, che avanzò velocemente accanto a sua sorella. Le due si scambiavano la palla così velocemente che era quasi impossibile vederla.

A un certo punto, senza neanche sapere come, Dany e Misha saltarono insieme prima che Jude potesse interrompere il loro scambio. "Scie gemelle!".

Mark riuscì solo a deviare la palla sulla traversa.

Quelle due sembrano forti, gli altri in compenso...

Come a dimostrazione dei miei pensieri, appena Dany passò a una sua compagna Nathan rubò subito palla e lanciò Kevin in avanti. "Dragon Crash!".

Shawn sorrise e bloccò il tiro con una gamba.

Ha capito come interrompere la rotazione devastante del tiro di Kevin. È migliorato ancora dall'ultima volta che l'ho visto.

Poi si toccò la sciarpa, e venne avvolto da un turbine di neve. Quando ne uscì, i suoi occhi erano arancioni e i suoi capelli erano a punta. Sembrava Aiden!

Oddio... Ma... Possibile che...?

Ygritte andò verso di lui per fermarlo, ma Lina le fece cenno di non intervenire. Allora lasciò che le passasse accanto con facilità.

"Tormenta Glaciale!".

Era la tecnica di Aiden! Avevo ragione!

L'allenatrice interruppe l'incontro, ma Shawn ripartì con il pallone. Io sorrisi e gli rubai palla.

"Allora, Aiden? Tutto qui?".

Lui sorrise, poi tornò il solito Shawn. L'allenatrice lo invitò in squadra. "Sì, sì d'accordo". "Shawn!". Misha e Dany avevano parlano all'unisono. Altro che Legilimanzia!

"Scusi signorina, posso parlare con le mie sorelle da solo?". Si allontanò per qualche minuto, e dai gesti che fecero Ygritte capì che doveva essere importante.

Lina mi si avvicinò. "Sei pronta?". "Per cosa?".
"Allenamento Tortura". "COSA?? Ma io ho fatto gol in tempo!". "No. Ci hai messo dieci secondi in più. Sei pronta?". "Ti odio. Però sì".

La donna le indicò la foresta innevata. "Inizia con la corsa. La distanza che vuoi, dove vuoi. Ma non voglio vederti tornare prima dell'ora di cena".

Meglio di quanto sperassi.

Iniziò a correre verso la foresta. Schivò gli alberi e le radici senza fatica, come se fossero stati i giocatori della Gemini. La sua mente volò a Jordan senza che potesse fermarla e la distrasse un secondo.

Inciampò in una radice e cadde per terra, sbattendo la testa.

"Cazzo!". Si toccò la fronte: sanguinava da un piccolo taglio sul sopracciglio.

Altra cicatrice da aggiungere alla collezione.

Ricominciò la corsa, e non trattenne le lacrime. Erano per Jordan, ma anche per Jude, Axel... e David, e Joe. Così tanti, e nessuno che si ricordasse di lei.

"MALEDIZIONE!".

Si fermò, le gambe in fiamme, e vide che era quasi buio, così tornò all'Alphine.

Quando entrò nella scuola tutti si girarono verso di lei.

So di non avere un bell'aspetto, ma che cavolo!

Jude esitò. "Ygritte, che hai fatto?". "Non sono affari tuoi".

Si fece aiutare da Celia a sistemare il taglio sulla testa, poi si sedette accanto a Shawn. Non aveva voglia di mangiare, quindi lasciò tutto nel piatto e si alzò.

"Ehi, devi mangiare!". "Nelly, fatti gli affari tuoi e lasciami stare".

Se ne andò in una delle camere che l'Alphine aveva loro offerto e si guardò in uno specchio. Tolse tutto il fondotinta, mostrando la cicatrice.

Dopo la finale aveva ricominciato a coprirla, anche se era ormai semitrasparente. Afferrò il contenitore con il trucco e lo svuotò tutto nel lavandino, poi tornò a guardare nel vetro riflettente.

Da adesso basta maschere.