Ygritte osservò la squadra. Willy si era fatto male a una caviglia per colpa di Scott, e anche Victoria sembrava avere qualche problema alla schiena.
"Non possiamo giocare in dieci, è un suicidio". "Allora fate giocare Scott!". Ygritte guardò suo fratello, che tremava come una foglia.
Ovvio che avesse paura, ma non avevano scelta. Si inginocchiò alla sua altezza. "So che puoi farcela. Sei agile, veloce, e non ti arrendi mai". "Mi sono arreso quando... quando non ho visto mamma tornare alla stazione". Celia gli mise una mano sulla spalla.
"Io ho fiducia nelle tue capacità". "Hai detto... che hai fiducia in me?". Sia Celia che Ygritte annuirono.
Ygritte si posizionò in campo in difesa, mentre gli altri riflettevano su suo fratello.
"Ragazzi, adesso basta! Abbiate fiducia. Io Scott lo conosco, e mi fido".
Poi si girò verso suo fratello, alzando un pollice.
"Ascoltate, Raimon! Non è la Cloister Divinity School che dovrà essere distrutta. Abbiamo deciso che invece toccherà a voi, che avete avuto l'ardire di continuare a battervi contro la Alius Academy!".
Ygritte alzò gli occhi al cielo.
Sei la solita Drama Queen, Dave. Non cambi mai.
Quell'imposizione sui tre minuti di gioco la fece riflettere.
Avevo ragione, per loro è tutta una questione di potenza.
Shawn sorrise. "Visto che ci tengono tanto, sbarazziamoci di loro in tre minuti". "Molto interessante!" sogghignò Kevin scambiando un cinque con Shawn.
Appena la partita iniziò si lanciarono tutti in avanti. "La battaglia comincia!". Immediatamente la Epsilon marcò Shawn e
Kevin con quattro giocatori, e Ygritte fu costretta a impostare l'azione da dietro, servendo Nathan con un passaggio lungo.Il suo amico gliela restituì dopo aver superato due difensori, e Ygritte la girò al volo per Jude.
"Credete che la Epsilon sia come la Gemini Storm, ma vi siete sbagliati di grosso. Evidentemente manca molto poco ala vostra fine".
La palla girò da Jude a Bobby a Erik. "Tiro roteante!". "L'avevo previsto in 0,21 secondi, respingere". "Ricevuto!".
Ygritte strinse i pugni, mentre la respinta si trasformava in un tiro. Scattò in difesa, cercando di bloccare il tiro che aveva superato Victoria e Jack.
Aveva una forza incredibile, ma Ygritte forzò la resistenza della propria caviglia. Scambiò uno sguardo con Shawn e lasciò partire un traversone altissimo, che l'albino intercettò.
"Tormenta Glaciale!". Un brivido freddo le risalì lungo la schiena quando vide Dvalin, la palla stretta in una mano e neanche un accenno di difficoltà.
"Ma che cosa...". Ygritte si avvicinò a Shawn. "Non darci peso, Shawn".
Il contrattacco della Epsilon li colse impreparato. "Scott, intercettali!". "Impossibile, impossibile!".
Mark non fece in tempo a parare, e il Laser Fotonico entrò in porta con la facilità di una lama nel burro.
Dannazione.
Da quel momento tutto si trasformò in un monologo della Epsilon, e per quanto Ygritte cercasse di sganciarsi in avanti doveva sempre tornare in difesa a proteggere la porta.
A um certo punto ricevette una pallonata in pieno stomaco che le fece risalire in gola tutta la colazione.
Non... ce la faccio...
Dvalin alzò un istante gli occhi. "Faremo soltanto un ultimo tiro, e concluderemo questo incontro".
Ygritte si mise in ginocchio. "Tra dieci giorni torneremo, saranno gli unici che avrete per prepararvi e andare incontro al vostro destino!".
Il tiro che seguì era di una potenza inaudita. "Tranquilli, questo lo fermo io!". "No Shawn!" gridò Ygritte.
Cercò di bloccare il tiro, ma Jude la sgambettò e il pallone le sfiorò la testa. "Ma che fai!". "Non puoi fermarlo, sei esausta!".
Era rimasto solo Scott.
Non può fermarlo! Devi toglierti!"
"Scott!". Ma l'unica cosa che vide, nel polverone incredibile sollevato dal tiro, fu suo fratello che incastrava il pallone fra le gambe e ruotava fino ad annullarne l'effetto devastante.
Ygritte sorrise. Anche se la Epsilon era sparita non le importava più di tanto: contava solo che Scott stesse bene.
"Ce l'hai fatta, Scott! Ci sei riuscito!" gridò Celia. "Fortuna del principiante". "No, vi sbagliate, io dico che abbiamo scoperto la particolare abilità di Scott". "Adesso non esagerare, Celia".
Ygritte affiancò la ragazza e prese Willy per un orecchio. "Vedi di chiudere quella boccaccia". Poi seguì lo sguardo di Lina, e intravide una testa rossa in cima a un edificio della Cloister, che tuttavia scomparve un secondo dopo.
Chi era?
Sia Ygritte che tutta la squadra si complimentarono con Scott. Almeno, prima che tutta la Cloister cadesse in una trappola delle sue.
"SMETTILA SCOTT! Ti stavamo tutti elogiando, che modo di fare!". Il ragazzino strabuzzò gli occhi e si mise a correre.
Ygritte rise e fece per inseguirlo. "Un momento". L'allenatore della Cloister era arrivato, ma Ygritte decise di ignorarlo bellamente e raggiunse Shawn.
"Tutto okay?". "Non sono riuscito a combinare un bel niente". "Se è per questo neanche noi, Shawn". Kevin la affiancò. "Non abbiamo fatto mezzo tiro in porta in due, se non fosse stato per te avremmo fatto una figuretta...". "Sono stato assolutamente inutile! Questo non va bene. Io devo essere perfetto!".
Ygritte vide di nuovo quel bagliore arancione.
Non mi piace per niente.
Quella sera lei e Celia si misero a cercare Scott. "Anche voi pensate che non vada bene, vero?". Celia scosse la testa. "Ma no, Scott, tu hai dimostrato quello che vali. Ho capito che non avevo assolutamente sbagliato a fidarmi di te".
Ygritte e Celia si sedettero accanto a lui. "Senti fratellino... devo dirti una cosa". "Mamma e papà sono morti, vero?". Ygritte si morse un labbro.
"Sì, Scott". Celia intervenne. "Io ho fiducia... perché anch'io non ho più i miei genitori".
Scotti ci rimase di sasso. "Dimmi, sei stata abbandonata?". "No, mia madre e mio padre sono morti in un incidente". "È una cosa completamente diversa. Perché anche se i miei sono morti... io non ce li ho per un altro motivo. Mi hanno abbandonato".
Ygritte gli strinse una mano. "Non puoi capire cosa si prova ad essere tradito da chi dovrebbe amarti. Da allora ho deciso di non fidarmi mai più di nessuno, mai". "Ma vorresti qualcuno di cui poterti fidare". "È una sciocchezza".
Celia guardò Ygritte. "Scusate, forse è meglio se vi lascio un po' da soli. Adesso devo andare. Noi faremo del nostro meglio per sconfiggere gli alieni, e tu fa' del tuo meglio per diventare un bravo giocatore".
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My name is Ygritte
FanfictionCiao, sono Ygritte. Sono nata in America, ma durante un viaggio in Giappone, quando avevo cinque anni, i miei genitori morirono in un'incidente d'auto. Io mi salvai per miracolo. Sono stata portata in un orfanotrofio, il Sun Garden. Il resto, bhé...