La fine

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Scott fu il primo a reagire. Le si avvicinò, la guardò, tirò su col naso e la schiaffeggiò. "Non farlo mai più. Mi sei mancata". Poi le saltò al collo.

Ygritte trattenne un gemito di dolore e ricambiò. "Anche tu, Puffospino".

Quando suo fratello la mollò lei si girò verso gli altri. Mark aveva le lacrime agli occhi, Axel sbatteva di continuo le palpebre, come cercando di scacciare una mosca fastidiosa.

Ygritte si avvicinò a Jude, e una lacrima le rigò la guancia. Il ragazzo la strinse in un abbraccio delicato, che Ygritte ricambiò con tutta sé stessa. Il fianco non faceva male, non sentiva più nulla.

Si guardarono negli occhi, in entrambi un bisogno profondo di trovarsi, esplorarsi. Il bacio che seguì fu dolce, casto e senza altro fine se non quello di rimanere più vicini possibile.

"Credevo di averti persa". "Non mi perderai". "Prometti?". "Promesso". Ygritte si voltò verso i Dark Emperors e si avvicinò a Nathan.

"Quel giorno, quando ti ho lasciato andare via, credevo che avresti trovato la tua strada. E ci credo ancora, Nat. Ma non è così che accadrà".

Poi si voltò e guardò il mister. Lui annuì. "Entra Ygritte Banyan al posto di Bobby".

La ragazza si strinse al petto la collana, poi guardò il proprio braccialetto.

L'ultima partita. Facciamo sì che ne sia valsa la pena.

Era una lotta impari. Nessuno di loro era minimamente all'altezza; tutta l'energia della pietra di Alius di Ygritte era concentrata a tenerla in piedi, ma anche così la ragazza aveva il fiatone.

Erano sotto di due goal, e non si reggevano in piedi. Serviva un goal per risollevare l'umore della squadra. Ygritte fischiò in direzione di Jude e Axel. "Come nel rugby! Passaggi tutti all'indietro!".

Axel avanzò davanti a tutti, seguito da Jude e poi da Ygritte. Appena un giocatore dei Dark Emperors tentò di soffiargli il pallone, lui servì Jude con un colpo di tacco. Avanzarono in quel modo fini all'area di rigore.

"Ygritte, vai!". La ragazza ricevette il pallone e saltò. "Volo della cometa grado due!".

Il tiro rischiò di sfondare la rete. Ygritte atterrò e si mise le mani sulle ginocchia. Sollevò la maglietta: la fasciatura era macchiata di sangue.

Resisti. Stringi i denti.

Durante l'azione successiva si trovò faccia a faccia con Nathan. "Non puoi batterci! Sei solo una ragazzina con una cicatrice in fronte che crede di essere speciale!". "Sono ancora quella ragazzina, hai ragione! E tu sei ancora il ragazzo a cui piace correre, quel ragazzo che darebbe tutto per i suoi compagni!". "Stai zitta!".

Le diede una spallata e caricò verso la porta. Ygritte cercò di rialzarsi, ma un colpo di tosse le mozzò il fiato. Si portò una mano alla bocca, e quando la ritirò era sporca di sangue. La ripulì a terra appena prima che Jude la raggiungesse.

"Stai bene?". "Sì. Andiamo, dobbiamo segnare ancora". Si voltò verso Mark e annuì, poi su rivolse alla squadra. "Coraggio! Non siamo arrivati fin qui per farci fermare in questo modo! Ne abbiamo passate troppe per arrenderci senza lottare! Possiamo vincere, ma dobbiamo giocare tutti insieme!".

Un'ondata di energia scosse tutti i membri della squadra, e il loro attacco riprese vigore. Ygritte si ritirò in difesa, tentando di arginare i devastanti assalti degli avversari.

Prese un sacco di colpi, ma alla fine Axel e Shawn segnarono con il Fuoco Incrociato.

Quei due sono una grande squadra.

Ma i Dark Emperors non avevano intenzione di farsi battere. Iniziarono a tempestarli di colpi; le pallonate erano così violente che in breve tutti furono a terra.

Ygritte strinse la terra fra le dita e si mise in ginocchio, rialzandosi lentamente. Anche Mark, che era tornato in porta, era per terra.

Gli si mise davanti, fronteggiando Nathan. "Devi svegliarti, Nat". "Stai zitta". "No invece. Perché finché avrò vita in corpo userò tutta la forza che mi resta per riportarti indietro! Anch'io ho rischiato di finire nel limbo in cui sei tu, ma mi sono fermata! Perché ho capito! Nathan...". "STAI ZITTA!".

La pallonata fu violenta e improvvisa, e la raggiunse allo stomaco. Il dolore le infiammò i sensi come una scarica elettrica, e Ygritte urlò.

Cadde, la faccia rivolta al cielo nuvoloso.

"Forza Raimon!". Il primo urlo arrivò da Silvia. Ygritte voltò la testa. Tutti stavano gridando il loro nome, li stavano incitando a non arrendersi, a lottare e a vincere.

La ragazza si alzò di nuovo, e sentì la pietra brillare fulgida.

L'ultimo atto.

Mark usò la mano di luce, e tutto fu illuminato da una luce rassicurante. Ygritte vide gli occhi di Nathan spalancarsi di comprensione. Le pietre dei Dark Emperors si infransero all'unisono.

È finita.

Ygritte si voltò verso Jude, mentre il sole dissolveva nebbia e nuvole.

E accadde.

Iniziò con un colpo di tosse. Poi il respiro le mancò, e le gambe cedettero. Si portò una mano all'addome: era sporco di sangue.

Qualcuno urlò.

Poi tutto si fece nero.

My name is Ygritte Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora