Il potere più grande

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Ygritte si avvicinò a Mark e gli sussurrò qualcosa all'orecchio, poi corse di nuovo a centrocampo.

Non appena la palla giunse al capitano la squadra mise a punto la strategia di Ygritte: passaggi più corti possibile, dovevano puntare tutto sul lavoro di squadra, e non sulla tecnica individuale. In quel campo la Genesis li batteva per dieci a uno.

Il sudore colava sulla fronte della ragazza, e l'adrenalina scorreva potente nelle vene; la pietra di Alius la faceva sentire protetta. Era a casa, in mezzo ai suoi compagni, alla sua famiglia.

Saltò in tunnel un difensore e con l'ultimo tocco servì Mark, Bobby e Jude. "Zona micidiale 2!".

La palla si insaccò in rete e Ygritte si mise le mani sulle ginocchia, esausta ma felice. Jude la raggiunse, la sollevò e le diede un bacio sulle labbra.

"Sei un mito, Moscone". "Ma gra... aspetta, che?". "Ops". Poi una voce fece gelare tutto lo stadio.

"Disinserire gli inibitori". Dallo sguardo preoccupato di mezza Genesis Ygritte capì che non poteva trattarsi di qualcosa di buono.

Gli unici rimasti impassibili erano Xavier e Isabelle. Tutti gli alieni toccarono un punto sulla propria divisa, e non appena il gioco riprese le dinamiche vennero totalmente stravolte. Erano due volte più veloci, forti e agili.

Anche Ygritte faticava a star loro dietro. Xavier, Isabelle e Wittz (diavolo, non riusciva nemmeno a ricordarsi il suo nome vero) tirarono in porta con una nuova tecnica.

"Pinguino spaziale!". Manco a dirlo, segnarono di nuovo. E poi successe.

Ygritte poté quasi sentire il rumore delle ossa che scricchiolavano: era la stessa cosa che era accaduta con David e Joe, ma sembrava addirittura peggiore.

Isabelle e Xavier erano chini su se stessi, e sembravano soffrire ancora di più degli altri. Ygritte si avvicinò alla sorella. "Isa...". "Allontanati!" ringhiò la ragazza.

Mark la affiancò. I due si guardarono e annuirono, tornando in campo. Alla ripresa del gioco, Mark scartò Isabelle con decisione e si scambiò la palla con Ygritte. La ragazza passò a Shawn e Axel.

"Andate, ragazzi!". "Fuoco incrociato!". Nero non riuscì a parare, ma il pallone finì sulla traversa e rimbalzò indietro. Mark la recuperò. "Ygritte! Adesso!".

La ragazza chiuse gli occhi, prese un respiro profondo e saltò senza guardare. Colpì la palla di collo pieno. "Volo della Cometa grado due!". La palla finì in rete alle spalle di Nero.

E alla ripresa del gioco Ygritte la vide. Quell'energia che univa ognuno dei suoi compagni, da Darren fini a lei, Jude e Mark.

Guardò prima il suo capitano, poi il suo ragazzo. "ENERGIA DELLA TERRA!". A nulla valse il tentativo di Isabelle e Xavier. Il pallone era entrato.

Ygritte cadde a terra, sul polso slogato, ma ugualmente rise di gioia. Poi sentì un tonfo, e vide i suoi fratelli in ginocchio con una mano sul petto. Corse da loro e li abbracciò entrambi, sebbene cercassero di respingerla.

"Io non me ne vado. Mai più. Siamo una famiglia, ricordate?". E poi lo sentì.

Il rumore di vetro infranto. I due ragazzi premettero l'inibitore, e dalle loro divise fuoriuscì una pioggia di cristalli rotti. La pietra.

Xavier e Isabelle la guardarono. "Ygritte...". E stavolta la ragazza pianse di gioia, stretta ai suoi fratelli. Perché ce l'avevano fatta, perché avevano vinto.

My name is Ygritte Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora