7. Gabriel è una persona interessante

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«Ti sei perso una scena epica.»

Dopo il fine settimana, Kyle ritorna a scuola e gli racconto del mio confronto con Cindy Clark.

«Intendi quella ragazza che era cotta di me?»

Annuisco. «La ricordi solo per questo?»

«È la parte più importante.» sorride sbattendo le ciglia scure e si fa aria con la mano. «In effetti, sono irresistibile.»

«Ecco chi mi ha contagiato con la sua vanità.» lo punzecchio col gomito, mentre ridiamo insieme.

Il nostro professore preferito entra in classe e fa tacere tutti. Lo osservano come si guarda un pacco regalo, con la differenza che si sa già cosa c'è all'interno.

«Allora, immagino voi sappiate la notizia...» viene interrotto dalle grida dell'intera classe.

Il professor Morgan è il preferito di tutti, perché è sempre lui ad organizzare uscite didattiche o gite di più giorni. Infatti, io non lo apprezzo per nulla.

Esultano tutti tranne me, Kyle, e noto anche Gabriel, che evita il chiasso con la testa nascosta tra le braccia.

Odio le gite scolastiche, perché sono scolastiche. Se riguardasse solo me e Kyle non proverei tutta questa ostilità.

«Dove si va?» chiede un ragazzo dall'ultima fila, mentre strizza l'occhia alla ragazza accanto.

«Faremo un viaggio all'estero, a Parigi. È solo di svago, perché siete all'ultimo anno.» ci informa. «Sarà di una settimane, a marzo.»

Quindi c'è ancora tempo per scappare da qualche parte. Noto che Kyle la pensa come me, a giudicare dal suo volto spento. Ridacchio piano e gli scompiglio i capelli, per fargli capire che provo lo stesso.

La verità è che potremmo non andarci, ma per mio padre è un'ottima occasione per avermi fuori dai piedi.
Kyle, da bravo ragazzo qual è, non mi abbandona a questo destino e mi conferma che parteciperà.

«Cominciate a portare i soldi.»

L'ora passa in fretta, dato che l'argomento principale rimane la gita.

Io adoro Parigi. Ho sempre desiderato andarci. In realtà, ho sempre desiderato andare ovunque, fare un giro in tutti i luoghi del mondo. Impossibile, direi.

Quando la classe si svuota, rimaniamo solo in tre.

«Vado a prendere da mangiare. Aspetta qui.» Kyle prende lo zaino e si alza, lasciandomi un bacio tra i capelli.

Gabriel lo osserva uscire con sguardo incuriosito. «Il tuo amico probabilmente non vuole rimanere tale. Non ti accorgi che è innamorato di te?»

Mi volto a guardarlo. «Ma cosa dici? Non è affatto così. Mi sembra di averti già detto che non stiamo insieme.»

«Hm... allora perché ti ha dato un bacio sulla testa?» si indica i capelli castani.

«Perché no?» inarco un sopracciglio. «Gli amici lo fanno.»

«E tu come sai che non è innamorato?»

«Lo so.»

Il fatto che io e Kyle siamo molto simili lo rende il mio migliore amico, e so che per lui è lo stesso. Inoltre, penso che si sia preso una cotta per la ragazza con cui parlava l'altra volta in mensa.

«A te piace?» mi chiede stavolta.

Non esito nel rispondere. «Certo che mi piace.» dico. «È il mio migliore amico, se non mi piacesse non sarebbe tale.»

«Bene.» dice solo, guardandomi con la testa appoggiata sul banco.

Per mia fortuna, Kyle ritorna con in mano delle merendine che mi rendono subito sorridente.
Le appoggia sul banco e cominciamo a mangiare parlando del più e del meno. Fin quando Kyle non si ferma.

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