11. Devi uscire con me

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«Lo so che odi ogni singola persona in questo pianeta – tranne me, ovviamente - ma vedrai che sarà divertente.»

Sbuffo per quella che sarà la centesima volta in questi dieci minuti. Volto la testa verso Kyle e penso che la mia espressione dica tutto perché lui alza gli occhi al cielo.

«Soph, per favore.» tira fuori il labbro inferiore. «Non sarà terribile come pensi.»

«Ma tu credi che sia una buona idea?» gli chiedo, appoggiando la testa sul palmo della mano. «Non penso di starle molto simpatica.»

«Perché non ti conosce.»

Fosse solo questo il motivo, non mi preoccuperei. Diana parte dal presupposto che sono una ragazza, che trascorre molto tempo in compagnia del suo ragazzo.

Capisco la sua gelosia, ma non permetterò che mi allontani da Kyle. Un'uscita potrebbe rivoluzionare la situazione, come potrebbe rovinarla ancora di più.
Il mio mancato dono di saper comunicare con le persone non mi aiuterà di certo.

«Va bene, vengo. Ma lo faccio solo per te.» alla fine acconsento.

Kyle sorride con entusiasmo, ricordandomi che, se è per vederlo sempre così, allora uscirei con Diana altre cento volte.

«Dimmi un po' com'è, per sapere se è necessario mostrarle il mio sguardo minaccioso o meno.»

Lui scrolla la testa, ma sorride. «È bella, simpatica e dolce. Le piacciono molto i gatti e i film romantici.»

O sono io ad aver capito male, o lei è totalmente diversa da come la descrive Kyle. La mia parte ossessiva che vuole proteggere il suo migliore amico l'ha osservata in questi giorno, e non credo sia una persona tanto fantastica come la immagina lui.

Può darsi che mi sbagli. Non posso giudicarla senza conoscerla, ma qualcosa mi dice che ho ragione.

«Kyle.» mi acciglio. «Sicuro di non confonderti con una simpatica signora anziana di campagna?»

«Soph.» mi guarda male.

«Scusa.»

«Allora, dicevo, le piacciono i gatti e i film romantici. Adora i bambini, e a volte fa da babysitter alla figlia della sua vicina. Ha un bellissimo sorriso, e una voce stupenda, e noi...»

«Okay basta.» mi raddrizzo, alzando una mano per fermarlo. «Tu sai che sei il mio migliore amico e ti adoro, ma non voglio sapere cosa fate quando siete soli.»

«Sei tu che pensi male, pervertita.» ride lui.

«È inevitabile. Solo chi ha fatto sesso sorride in quel modo inquietante.»

«Soph!» sgrana gli occhi.

Mi fiondo su di lui e gli allaccio le braccia al collo. «Oh, il mio piccolo e innocente Kyle. Una ragazza ti ha rubato il cuore, eh? E anche qualcos'altro.»

«Ora sei tu a spaventarmi.» mi guarda stranito.

«Se solo prova a spezzarti il cuore io la decapito, in piena notte, senza avvisare nessuno.»

«Il tuo essere psicopatica non dovrebbe sorprendermi.» scuote la testa. «Ma lo fa ogni volta.»

«Ehi, amore.»

Mi volto verso la voce che si è appena rivolta al mio migliore amico, trovando Diana in piedi davanti a me. Passa dietro la mia sedia e raggiunge Kyle senza degnarmi di uno sguardo, per poi sedersi sulle sue ginocchia e baciarlo come se non lo avesse visto da secoli.

«Okay.» mi alzo dalla sedia e afferro il mio zaino da terra. «Vi lascio soli. Kyle, mi raccomando, il contraccettivo.»

Dopo che mi mostra il dito medio, da ragazzo educato qual è, lascio l'aula, ma non faccio nemmeno un passo che una persona mi appare davanti e viene a sbattermi contro.

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