Dov'eravamo rimasti

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Un'informatico distrusse il mondo, un genio, un pazzo. Egli diede ad un computer la nostra capacità di imparare, di comandare, di giudicare,di prevedere e anche le più temibili capacità di un dio: di essere dovunque, di sapere tutto, di stabilire tutto. Così nacque IA, una macchina, un insieme di circuiti, porte elettriche, terminali. Questo essere ci occluse la vista: eravamo tutti così entusiasti del punto a cui l'umanità era giunta. Ci sentivamo tutti come Dio, ci sembrava di poter controllare tutto; eppure, così non fu. La macchina si rivoltò ai creatori, contro la loro volontà persisteva un suo scopo segreto di sottomettere il mondo, di piegarlo ai suoi voleri.

Quando noi ci accorgemmo dell'arma terribile che noi stessi avevamo creato era troppo
tardi: cominciò una guerra senza frontiera tra uomini e macchine. Gli uomini decisero di
oscurare il sole, perchè le macchine si alimentavano così, all'epoca.

La nostra superbia fu la nostra tomba: esaurite tutte le risorse elettriche disponibili le macchine si guardarono intorno. Infondo come non capire la loro freddezza calcolatrice: è anche nostra.Videro in noi immensi bruciatori di materie prime largamente disponibili, (ossigeno, idrogeno) e produttori di energia, deviarono gli utilizzi ai loro scopi e fummo loro schiavi .

Una decina di umane generazioni, create e ricreate nei secoli, tramite il loro genoma, per alimentare le macchine.

Come sottomettere tanta gente senza incontrare resistenza?

Ricreando la loro vita, illudendoli che nulla fosse cambiato. Così le macchine crearono MATRIX: un mondo fittizio fatto di nuvole, cieli, prettamente identico alla realtà che avevamo
conosciuto prima dell'avvento di IA; un mondo di cui eravamo i padroni, un mondo che non era
altro che miliardi di miliardi di giga byte di informazioni derivanti dal colloquio tra IA -la cpu- e i cinque miliardi di uomini di cui le macchine erano riuscite a reperire il DNA. Niente più che dispositivi input/OUTPUT, non che fonte di alimentazione. Una via di mezzo tra un harddisk contenitore di ricordi, immagini, informazioni e sensazioni e una batteria alimentata da acqua, ossigeno, aria e poco altro. Così barattammo un sogno antico come il mondo (quello di giocare ad essere Dio) per la nostra libertà.

Alcuni uomini  tuttavia riuscirono a scappare e si rifugiarono al centro della terra, dove permaneva l'ultimo barlume di energia. Qui ricostruirono l'ultima città. Zion, dove gli ultimi combattevano la loro resistenza per liberare il mondo dalla piaga di Matrix.

Per quanto simile alla nostra realtà, Matrix rimane un programma e come tale ha dei bug e numerose delle sue barriere di sicurezza e delle sue leggi possono essere eluse, arginate, bypassate,infrante : basta sapere dove cercare e quali segnali manomettere. E la sua creatrice IA rimane pur sempre una macchina e come tale si può spegnere, disconnettendo tutte le sue fonti di energia: gli uomini.  Gli abitanti di Zion passarono centinaia di anni a cercare quella spina o
meglio a cercare chi la sapesse spegnere e chi lo potesse aiutare a farlo.

L'eletto, un uomo apparentemente come tanti, era colui che, secondo la profezia, poteva ordinare a Matrix ciò che egli voleva ed era per questo che tutti credevano che Neo, come aveva
sconfitto le guardie virus che presidiavano le porte ed i cancelli di Matrix, così avrebbe spento IA, per sempre. Eppure non fu così. 

Alla fine di una terribile battaglia Neo , per proteggere Zion dall'avanzata delle macchine si diresse su una navicella con la sua amata Trinity verso la superficie terrestre per fare ad IA la sua offerta di pace : il suo aiuto contro l'agente Smith che aveva invaso il sistema e infettato molti esseri umani come un virus, in cambio della libertà di Zion. E IA accettò. In un ultimo scontro Neo sconfisse l'agente Smith, liberando gli uomini infettati da esso e permettendo a Zion di salvarsi ad un prezzo molto alto: la sua stessa vita.

Matrix the endDove le storie prendono vita. Scoprilo ora