Squadra di salvataggio

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- E' arrivata la conferma IA è stata distrutta - si sentì dal televisore. Zion esplose in grida di gioia, erano passate da un pezzo le nove di mattina. Ma alcune stanze rimasero silenziose.

- Non si hanno notizie della navicella - continuò la TV. Peter teneva la mano di sua madre in salotto. - Indiscrezioni dicono che sia stata investita dalla onda d'urto della bomba e abbia subito numerosi danni e anche un cambio di rotta, ma per ora non ci sono conferme. Dalla base è tutto, vi restituisco la linea - aggiunsero. Mary Jane era molto nervosa: perché Morpheus non si faceva sentire?

Morpheus e Niobe salirono sull'incrociatore.

- Non è proprio come allora, ma dovrebbe funzionare - sospirò Niobe. Una delle navi li aveva portati al limite dell'atmosfera. Si annunciava una giornata serena: si sarebbero lanciati dalla sua sommità non appena avessero intercettato la navicella. Le coordinate ora erano molto più precise: certo non era una manovra semplice.

- Nervosa? - le chiese Morpheus.

- Un po'...perché sei salito anche tu? Non ti fidi?- lo sfidò Niobe.

- Qualcuno deve spingere il bottone rosso per l'aggancio e penso che tu sarai molto occupata a tenere la cloche - rise Morpheus. Niobe lo guardò di traverso.

- E' questione di certezze non più di fede: tu sei nata per questo giorno e io so che non fallirai - aggiunse Morpheus.

- Ti invidio, Morpheus, sei sempre così convinto, di tutto ciò che pensi - sospirò Niobe.

- E' perché sono cocciuto!- disse lui scherzando.

- Comandante, c'è una chiamata dal capitano Lock - gli disse via radio un operatore.

- Arrivano le bacchettate sulle mani - commentò Morpheus.

- Comandante, dovevo immaginare il suo coinvolgimento!- disse Lock scocciato.

- Ora potrebbe lasciarmi chiedere alla mia promessa sposa che cosa intende fare su quell'incrociatore?- aggiunse poi. Morpheus fu colpito a viso aperto.

- Ti salvo le penne, amore. Così non ti ridurranno in poltiglia per aver ucciso dei civili che nemmeno dovevano essere su quella navicella - disse semplicemente Niobe.
-E se io ti ordinassi di scendere?- disse lui.

- Sai che ignorerei l'ordine...- lo provocò lei.

- Io sono un tuo superiore - disse lui minaccioso.

-E io sono la tua promessa sposa, a presto amore! - e così dicendo chiuse la comunicazione. Morpheus rise di gusto.

- Così... Hai deciso?- oso chiedere.

- Già. Se no chi lo tiene buono quel cagnolino a briglia sciolta!?- risero insieme.Poi Niobe si fece di nuovo seria, sospirò e disse: - Questo non cambierà il bene che ti voglio Morpheus, tu sei il mio migliore amico e Mr. Lock dovrà accettarlo, prima o poi - gli sorrise Niobe.
- Sì, penso tu abbia ragione, come al solito.Ho un solo rimpianto, sai, del mio passato... non avere avuto un figlio - sospirò Morpheus.

- Tu hai già tanti figli Morpheus.Pensa a Neo, Trinity e a tutti gli altri ragazzi che hai salvato - scherzò lei.

- Cosa vuoi dire? Che sono vecchio?- la provocò Morpheus. Niobe rise.

- Non sono vecchio!- ripeté lui.

In quel momento arrivò la comunicazione dal centro di comando.

- Ci siamo, state pronti, al nostro segnale - dissero brevemente. Niobe accese il motore per dare alla navicella la massima spinta iniziale.

- Via, via, via!- urlarono dalla base. Alla ripetizione del comando erano già fuori, in picchiata.

– La vedi?- chiese Niobe a Morpheus.

- Non ancora. Ah si, eccola, vira leggermente a destra, 5°- stimò lui.

- Fatto, dovrebbe esser nello specchietto - disse lei.

- Ecco, ci siamo, stai pronta a spegnere i motori. Ci sarà una brusca accelerazione quando la attraccheremo - le ricordò Morpheus.

- Sono pronta - si scambiarono un'occhiata di intesa, lui le sorrise poi mise la mano sul pulsante rosso. La navicella si stava per affiancare. Morpheus attese un secondo soltanto poi schiacciò il pulsante.

- Attracco riuscito!- comunicò via radio.

- Ora siamo tutti nelle tue manine d'oro - disse a Niobe che nel frattempo aveva spento i motori.

- Stavolta dovrò farlo un po' prima dei 10 metri da terra - sospirò lei. 

- Te ne sarei grata - le sorrise Morpheus che cominciava a sentire la tensione crescere in modo esponenziale man mano si avvicinavano a terra.

- Pronto a dare tutta la potenza?- lo allertò Niobe.

- Pronto - disse lui. Lei lo guardò e gli sorrise: - ora - disse soltanto. Gli sembrò di sfiorare l'acqua eppure la navicelle vi scivolarono sopra a una quindicina di metri. Diminuirono la velocità man mano. Morpheus inspirò profondamente. Le altre navi agganciarono a loro volta la navicella per sostenerne il peso.

Niobe lo guardò trionfante: - Sono o non sono il miglior pilota della flotta di Zion?- lo provocò lei. 

- Lo sei - le disse lui sorridendole.  Atterrarono sulla costa. Le squadre di soccorso erano già pronte, sfondarono la paratia: mi trovarono che respiravo appena o almeno così mi disse Morpheus.

Io mi svegliai diversi giorni dopo in uno degli ospedali di superficie, lo stesso in cui avevo incontrato Peter. Seduto nella poltrona di fianco al mio letto, con l'uniforme addosso dormiva il più bell'infermiere che avessi mai visto. Stesi la mano verso la sua e mi giurai che non avrei sprecato un secondo di quella seconda possibilità. Essere di nuovo lì, con lui, era il regalo più grande che mi fosse mai stato fatto. Forse avevo odiato la mia vita in passato, ma giurai di non farlo più.  Lui aprì i suoi occhi azzurri lentamente, quando si accorse che gli stavo sorridendo, si coprì la faccia con le mani, quasi non ci credesse.

- Claire! Come ti senti?- sussurrò venendo vicino a me.

- Ora che sei qui, andrà meglio - dissi soltanto e lo tirai verso di me. Fu dura rimettersi in piedi, ma Peter mi rimase accanto ogni giorno tra un turno e l'altro. Tra costole rotte, una frattura all'anca e un grosso taglio sulla base del collo sembrava che fossi passata attraverso l'inferno. Forse non era del tutto sbagliato. Liz non era messa molto meglio di me con una gamba ingessata e diverse fratture alla schiena e alle spalle.

In quanto a Trinity, era riuscita ad agganciare lei e Neo a una paratia dell'astronave con una corda. Operazione che aveva salvato la vita a entrambi. Per Neo fu dura: rimase in coma diverso tempo, lo tenevano così coi farmaci perché era ancora troppo debole. IA non gli aveva dato nulla da mangiare nel tempo che erano stati lassù e questo lo aveva ridotto a uno scheletro senza forze, pallido e fragile. Certo era vivo e questo sembrava già un miracolo.

Avrei tanto voluto vedere la faccia di Morpheus quando gli avevano telefonato i soccorritori per dirgli  che nell'astronave avevano trovato un passeggero in più. Per i militari purtroppo non c'era più nulla da fare. Mi sono chiesta spesso cosa sarebbe successo se Trinity non fosse stata lontano dalla console quando IA ci ha trivellato di colpi. La sola idea mi fa venire i brividi perché senza di lei, io e Liz non ce l'avremmo mai fatta. 

Matrix the endDove le storie prendono vita. Scoprilo ora