La prima guida

16 3 4
                                    

Le TV parlarono a lungo del caso dei militari morti e del fatto che fosse stato trovato Neo, incosciente, ma vivo dentro la navicella. Non nominarono mai ne noi ne Trinity.Molti dicevano che era stato Neo a innescare la bomba. Qualcuno ipotizzava invece che  i militari fossero stati uccisi dopo dall'esplosione e fossero sopravvissuti alla sparatoria. La verità nessuno la venne mai a sapere al di fuori del consiglio. Io, Liz e Trinity eravamo state molto fortunate a essere ancora vive, ma ammettere che c'eravamo anche noi avrebbe messo Lock  e i consiglieri in gravi difficoltà di fronte all'opinione pubblica. Già così in consiglio ci fu un lungo dibattito e contrariamente alle aspettative Morpheus difese Lock a spada tratta lasciando senza parole l'intero consiglio e lo stesso Lock. Morpheus è certamente un uomo pieno di sorprese, non so se avesse cambiato idea riguardo alla missione o se lo stesse facendo per Niobe.

Quanto a me, quando uscii dall'ospedale rimasi incerta sul portone. Invece di trovare un incrociatore ad attendermi per tornare a Zion, trovai Peter in piedi appoggiato a una monovolume rossa. Mi sventolò le chiavi della macchina davanti agli occhi.

- Può darmi un passaggio, signorina?- disse ridendo. Io misi in macchina le mie poche cose e poi mi fermai davanti a lui incerta.

- Io non so guidare, Peter!- gli ricordai.

- Esatto, penso sia ora di rimediare, non credo troveremo traffico. - aggiunse lanciandomi le chiavi. Lanciata su quella strada vuota all'alba con Peter al mio fianco non avevo paura. Potevo tenere il sole stretto nel pugno della mia mano. Guardavo i raggi che litigavano con le nubi e mi sentivo bene, per la prima volta dopo tanti giorni, non avevo più dolore e quella macchina sull'asfalto sembrava avesse le ali. Abbassammo i finestrini e lasciammo che l'aria fresca entrasse nell'abitacolo.

- Mi sembra incredibile che stiamo andando a energia elettrica, dove l'hai scovata?- chiesi a Peter.

- Era nel garage dell'ospedale, con alcune ambulanze, ma partire dall'ambulanza mi sembrava un po' eccessivo. Guidare col cambio automatico è più semplice, ma per la verità, non so se nemmeno se esistano ancora auto col cambio manuale - ammise Peter.

- Quello che conta è che io sto guidando! - gridai soltanto. Peter mi sorrise. La sua sorpresa era riuscita in pieno. Ora che avevo fatto pace coi miei sogni e avevo accettato la mia storia, correvo lungo quella strada che si perdeva nella pianura, nel mio mondo, dove io ero finalmente libera, per sempre.Pensate forse che mi sentissi arrivata? Avevamo ucciso il mondo e poi l'avevamo fatto rinascere, chi poteva dire cosa sarebbe successo ora? Avevamo osato sostituirci a Dio, nel creare una mente in tutto simile alla nostra. Cosa se non i nostri errori ci avevano fatto i padroni dell'universo? Cosa se non quella benedetta capacità di vedere oltre ciò che c'è, ciò che ci potrebbe essere? Avevamo sbagliato perché ci avevano creati liberi di scegliere che colore dare alla nostra vita, perché siamo nati liberi e ci siamo costruiti da soli le nostre catene, per poi spezzarle e ricominciare da capo.

No, io non so cosa è meglio o peggio, non so cosa della nostra storia è stato giusto o sbagliato. Ma so che ho deciso di dare perfino la mia vita per questa pazza terra e che lo rifarei, anche se mi è costato il dolore più grande della mia vita. Chi sono io? Claire Rawnson, da Staten Island. Diciottenne alla sua prima guida. Una come miliardi di altre. Una ragazza che ha deciso il suo destino, che cercava qualcosa per cui valesse la pena morire ed ha trovato invece molti motivi per vivere. Il primo tra tutti seduto di fianco a lei. Con due splendidi occhi azzurri.

Diverse ore dopo arrivammo a Zion e prendemmo l'ascensore verso il mio alloggio. Entrammo nel silenzio totale. I ragazzi probabilmente erano al centro di calcolo a lavorare per la consegna della prof sulla base dati.

- Grazie giovanotto, vuole la mancia?- scherzai io quando Peter appoggiò la mia roba in salotto. Peter annuì avvicinandosi piano. Mi baciò come giuro nessuno mi aveva mai baciato.

Matrix the endDove le storie prendono vita. Scoprilo ora