Il consiglio

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Si aprì davanti ai miei occhi quel mare oltre la balconata. Davanti c'era quella ragazza: i capelli biondi sparsi al vento.Mi persi a guardare le onde del mare che si infrangevano lente e regolari sulla riva, quel sole rosso, la nebbia. Mary Jane sorrise : erano tutti a bocca aperta. Era un posto bellissimo, nessuno avrebbe temuto. Si figurò Robert di fronte a tutto questo: era sicura che gli sarebbe piaciuto e anche a suo figlio Peter. La voce cristallina, quelle parole lente che si mischiavano al rumore del mare e alla musica lontana. Morpheus sorrise: in un certo senso sentiva di avere contribuito anche lui, in quello che aveva detto a Neo e poi a noi. Trasportare ragazzi nel mondo libero era ciò che amava di più fare. Donare loro la libertà che gli era stata un tempo donata: era il più grande regalo che potesse fare loro. Neo guardò Trinity: lei imbarazzata distolse lo sguardo, divenne rossa e sorrise. Come poteva fare a salvarla? 

Non  si accorse che Morpheus lo stava guardando. Neo era il suo perché. Consentire a Neo quella scelta era ciò per cui avrebbe lottato e per cui avrebbe dato la vita. E Neo l'aveva veramente stupito. Scegliendo di NON scegliere, di lasciare che fossero gli uomini a scegliere, aiutandoli a distruggere Matrix con le loro stesse mani. La nebbia scomparve nel nulla, le nubi cominciarono a scorrere veloci nel cielo che da rosso passò a viola e blu, finché l'intero mondo e la ragazza scomparvero nell'oscurità... Comparve la luna. Ecco l'oscuro entrava, il dubbio:per chi fosse stato abbastanza forte da credere alle parole di quella e della precedente ragazza, non ci sarebbe stato terrore, oppressione, ma per gli altri sarebbe stata dura starsene lì impotenti.

Eppure un'insana pace governava quel luogo. Non c'erano angoscia o dubbio, non c'era la morte o il dolore. Quel posto dava l'idea dell'eterno e dell'infinito, in cui i tormenti dell'uomo scompaiono per dare luogo a una pace universale. Il filmato terminò seguito da un lungo silenzio.  Mary Jane si riportò sul palco: era l'ora della verità, dei dubbi e delle obiezioni. Io in distanza tremavo come una foglia sperando che nessuno mi notasse o mi coinvolgesse nella discussione.

- In quante lingue siamo riusciti a tradurlo? - chiese per primo un membro del consiglio.

- Cinquecento venti, comprese le 100 più parlate in tutto il mondo - rispose prontamente la Caster.

- come verrà impostata la lingua corretta?- aggiunse curioso.

- Verrà letto un identificatore della provenienza e del luogo di residenza e programmato un linguaggio – spiegò Mary Jane. Quello era stato uno dei problemi su cui si era arrovellata di più. Non era un algoritmo perfetto, ne era conscia. Ma col tempo che avevano di meglio non erano riusciti a fare.

- Quindi c'è la possibilità che alcuni non capiscano tutte le parole?- insistette il consigliere.

- Capisco la sua questione, ma a parte la lingua cosa crede capirà un bimbo di tutto questo o una persona che non ha mai visto un computer? In alcune lingue la parola computer non esiste nemmeno - rispose pacatamente la Caster.

- Noi riponiamo fiducia sul fatto che una volta liberati otterranno maggiori spiegazioni nella loro lingua e risposte alle loro domande in base alle loro conoscenza: a livello di stand-by non riteniamo sia possibile fare altro - allargò le braccia la professoressa.

- La ringrazio - concluse il consigliere.

Poi intervenne il consigliere Hamman: – Il virus è stato adeguatamente testato? E' affidabile anche fuori da Matrix?-

- Nel caso le potessi rispondere di sì non avremmo potuto farvi vedere il video, signore, perché  Zion sarebbe al buio!- rispose la Caster buttandola sul ridere. Michael batté il cinque a Jason molto soddisfatto di sé.

La platea rise. Il consigliere accolse lo scherzo, ma poi insistette: -E se quando siete lassù, sulla back bone, non dovesse succedere nulla?-.

- Allora moriremo - disse Mary Jane con una tranquillità che mi lasciò senza fiato. Liz vidi che si stava stritolando un polso. Anche Michael e Jason si erano ammutoliti a quella precisazione.

- E coloro che sono in Matrix? - chiese Hamman.

- Non ricorderanno nulla del sogno. IA cancellerà ogni traccia: è nel suo interesse - rispose la Caster.

- Questo lo crediamo tutti, la ringrazio - concluse Hamman.

Una consigliera prese la parola, dopo averla squadrata per un attimo: – Lei ha famiglia in Matrix? -. Mary Jane ebbe un momento di caduta: quello era un nervo scoperto.

- Sì - rispose semplicemente.

La consigliera continuò: -E sottoporrebbe senza problemi i suoi famigliari al programma di stand by da lei costruito? Senza alcuna ombra di dubbio sulla sua riuscita?-

- Lo farò, signora, è il meglio che ho saputo fare per loro - ammise la professoressa.

- Non le è mai venuta la tentazione di andarli a prendere prima, per essere sicura?- la tentò la consigliera.

- Bastarda - sussurrò Neo nell'orecchio a Morpheus.  Morpheus lo trattenne dall'intervenire.

- Non sarebbe possibile: mio marito ha superato l'età massima per la somministrazione della pillola - disse la Caster dopo un bel respiro.

- E i suoi figli? - chiese la consigliera.

- Lascerò Peter in Matrix e tranquillamente. Non temo per loro, più di quanto non tema per me stessa. La certezza è un lusso che non ci possiamo permettere a questo punto: ogni azione comporta un alto grado di rischio - concluse Mary Jane. Molti comandanti tra cui anche Morpheus assentirono.

La consigliera lo vide e gli chiese direttamente:  -E' del medesimo parere, comandante Morpheus, immagino! E immagino anche che qualsiasi ordine della qui presente corte di rimanere a Zion verrà da lei insolentemente ignorato?!- aggiunse in tono di rimprovero. Tutti risero.

- Lei mi conosce bene, Signora – disse lui allora alzandosi in piedi.

- Allora le ordinerò di andare così che avrò l'illusione che mi ubbidisca! - Morpheus accennò un inchino in segno di gratitudine: l'assemblea rise nuovamente. Tutti a parte il Capitano Lock.

- Ne riporti a casa vivi, il maggior numero: la seduta è chiusa - concluse la consigliera battendo col martelletto. Niobe stava ancora ridendo, quando si avvicinò a Morpheus.

- Così sembra che ci sei riuscito!- gli disse abbracciandolo.

- Sembra - Morphues allargò le braccia contento.

- Mi raccomando riporta a casa tutte le ossa - disse lei poi lo baciò su una guancia e se ne andò. Lock si avvicinò a Morphues dando un'occhiata a Niobe che salutava Neo e Trinity.

- Capitano - gli fece un cenno di saluto Morphues.

- Comandante - ricambiò il saluto Lock.

- Spero che tu abbia ragione: se così non è, quando torni potresti non trovare più una briciola di Zion - disse Lock.

- Mi raccomando, tienila d'occhio - disse Morpheus riferita a Niobe.

- Non sarà facile, ma ci proverò - sorrise Lock.

- Bene, Comandante, col vostro permesso - disse Morphues salutandolo.

- Buon viaggio - disse solo Lock andandosene.

Di più non poteva sperare da lui: un tempo era stato tutto molto diverso. Ma quel tempo ormai era morto e sepolto.

Matrix the endDove le storie prendono vita. Scoprilo ora