Mary Jane Caster

41 2 6
                                    

La BMW nera svoltò in Fort Green PI in direzione del Fort green Park, nella zona di Clinton Hill (NY). La macchina inchiodò e parcheggiò a pochi metri dall'entrata della Brooklyn Technical High School.

- Nessuno ci sta seguendo per ora - li rassicurò Neo.

- Spero tu sappia quello che fai - disse Morpheus.

- Andrà tutto bene - gli rispose Neo smontando dall'auto e lasciando lo sguardo indugiare sulla facciata imponente della scuola. Nonostante tutto lo faceva sentire ancora una nullità. Fece un bel respiro e si avviò verso l'entrata.

- Non mi piace girare disarmata - gli sussurrò Trinity nell'orecchio mentre schivavano le persone di passaggio sul marciapiede. Neo le diede un bacio e si avviò oltre l'ingresso, verso il metal detector facendosi scannerizzare dalle guardie. Morpheus venne dopo di lui.  Con assoluta tranquillità Neo iniziò a salire le scale verso l'alto. I ragazzini passavano loro accanto lanciando strane occhiate, soprattutto a Trinity.

- Non ho mai finito la scuola, la odiavo - confessò Trinity quando indugiarono nell'atrio del primo piano a guardare gli studenti intenti al cambio dell'ora.

- Non era male qui, se trovavi la tua bolla - ricordò Neo.

- Tu l'hai trovata? - chiese curioso Morpheus. 

- Lei ha trovato me - rise Neo dirigendosi sicuro verso gli uffici degli insegnanti.

- Come sai che lavora ancora qui? -  chiese invece Trinity.

- Ci sentiamo ogni tanto - alzò le spalle Neo.

- E' una delle poche persone al mondo che sa che sono vivo - sorrise Neo.

- Sa di Matrix?- chiese Trinity quando si fermarono davanti alla porta del suo ufficio.

- Da un bel po', da prima che Morpheus venisse a prendermi - confessò Neo.

- E allora perché non è uscita? - fece Trinity sconvolta.

- Rimane una scelta ricordi, pillola rossa, pillola blu - ipotizzò Morpheus. Neo annuì

- Come pensi di farle cambiare idea?- insistette Trinity.

- Questa è una domanda molto interessante - ammise Neo bussando.  - Ma dobbiamo inventarci qualcosa o la lettera non sarà servita a nulla -  ricordò loro.

Una voce roca li invitò a entrare. Una figura coi capelli castani, a tratti tinti d'argento e gli occhi color nocciola alzò lo sguardo verso di loro. Si spostò gli occhiali da vista e li poggiò lentamente sul tavolo.

- Thomas Anderson, sapevo che saresti tornato un giorno, come stai?- sorrise. Neo sorrise. Non si sentiva chiamare così da tanto tempo.

- Professoressa Caster - disse solo Neo con referenza.

- Fatti guardare, pensare il ragazzino che entrava da quella porta. Non mi abituerò mai al passare del tempo. Eppure nel tuo caso sono molto contenta di vederti. Ho temuto molto, dato tutto quello che ti è successo - disse studiando Trinity e Morpheus.

- Le presento Trinity e Morpheus - disse semplicemente Neo.

- La vostra fama vi precede, ma temo che con me perdiate solo tempo - sospirò lei.

- Signora Caster, se solo lei ci permettesse di spiegarle. Insomma, ci sono in gioco dinamiche molto importanti - cercò di intervenire Morpheus.

- Mi faccia un esempio?- lo sfidò lei. Si mise a sedere sulla cattedra e lo fissò dritto negli occhi. Prima che Morpheus potesse dire qualcosa lei aggiunse:- Conosco la vostre storie -

Matrix the endDove le storie prendono vita. Scoprilo ora