CAP 42

254 6 1
                                    

CAP 42

-Gioia ti prego non girarti.....

-Perché?

-Non girarti,  prendi le tue cose che chiediamo di incartarci il mangiare che torniamo a casa.....

Ma io non davo mai retta a nessuno,  e quindi mi ero girata per la troppa curiosità.

Ma io non ero proprio capace di ascoltare gli altri?

Evidentemente no!

Se qualcuno vicino a te ti dice di non fare una cosa,  forse lo sta facendo solo per il tuo bene....

Ed io perché nella mia ostinazione avevo voluto girarmi?

Così nella frazione di un attimo di secondo vidi entrare nella stessa pizzeria dove ci eravamo da poco seduti io e Luca,  una coppia che non mi aspettavo.

Quel cretino che andava dicendo che tra noi c'era qualcosa di speciale,  che mi aveva persino supplicato di non andarmene, adesso cosa stava facendo?

Semplice mi stava rimpiazzato con una stangona bionda che se possedeva un neurone in testa,  per lei era già tanto.

Potevo aspettarmelo da lui....

Era proprio da Jiri Kovar comportarsi così.....

-No Luca noi non c'è ne andiamo da nessuna parte!  Risiediti pure.....

-Gioia sei sicura?

-Certo!  Non abbiamo mica fatto niente di male,  siamo venuti a mangiare....

-Se lo dico tu,  per me non ci sono problemi....

-Certo nessun problema,  e poi non ha di sicuro la faccia tosta di venire da noi,  visto che è uscito in compagnia....

........

Speravo che Kovar non venisse da noi.

Finalmente quando l'avevo convinta ad uscire ecco chi dovevamo incontrare!

Che poi dico,  Macerata non è nemmeno piccola.....

Perché mai doveva venire a cenare proprio nella stessa pizzeria dove eravamo noi?

Se non si chiama sfiga questa,  non saprei proprio che nome dargli!

Non ci potevo credere.....

Se non lo vedevo entrare con i miei occhi non ci avrei mai e poi mai creduto.

Gioia sembrava non volergliela dare vinta, e di andarsene non ne voleva sapere.

Faceva la dura per sostenere quell'antipatica situazione,  ma si vedeva lontano mille chilometri che ci stava male.

E neanche poco.

Io e tutto lo sforzo che avevo fatto per rimetterla un po' in piedi vanificato in mezzo millesimo di secondo.

Quella testa di cavolfiore di Kovar mi faceva salire il crimine.

Non si rendeva conto di quanto Gioia ci stesse male anche lei per la decisione presa.

Così faceva lo strafottente della situazione e se ne andava in giro con chissà quale modella conosciuta chissà dove.

.........

Dopo l'aperitivo avevamo pensato si andare a mangiare qualcosa.

L'avevo portata in una pizzeria di Macerata,  dove si trovava la pizza più buona del mondo.

Ero fermo davanti al cameriere che ci stava chiedendo in quanti fossimo che l'occhio mi cadde dove non doveva cadere.

Che cazzo ci faceva Gioia con Vettori seduti ad un tavolo che consumavano la loro cena così in tranquillità?

Lei che doveva essere solo mia,  invece dopo avermi dato un due di picche storico era già all'opera con Luca....

Ottimo....

Non potevo credere ai mie occhi.....

La rabbia mi aveva accecato tanto che non riuscivo più nemmeno a mettere due parole in fila.

Non potevo veramente crederci,  e sembravano pure in sintonia....

Altro che strozzato,  io Vettori lo avrei ucciso a mani nude.

Ecco quello che avrei voluto fare!

Invece,  dimenticandomi della mia accompagnatrice,  a passo svelto mi diressi nella loro direzione.

Dovevo capire.

Dovevo rendermi conto con i miei occhi e da più vicino possibile cosa stava succedendo tra questi due li.

-Gioia,  qual buon vento.....

-Ciao a te Jiri....

-Ciao Kovar.....

-Scusa Luca ma sto parlando con lei,  non con te!

-Essere un po' più garbato con le persone non ti uccide mica....

-Gioia Gioia,  allora che mi dici.....

-Nulla,  non devo dirti proprio niente.... Ora scusa ma sto cenando....

-Scusate non volevo disturbare la vostra cenetta intima.... Allora è ufficiale?

-Jiri che stai dicendo?  È ufficiale che sei uno stupido,  quello si....

-Gioia sempre troppo gentile con me.....  Ufficiale che state assieme,  adesso ho capito perché mi hai scaricato....

-Puoi andartene per cortesia che voglio finire la mia cena in santa pace?

-Certo che potevi anche dirmelo prime e risparmiarti il pianto da Oscar che hai fatto l'altro giorno,  sai ci avevo quasi creduto che fossi dispiaciuta anche tu....

-Cosa non capisci di "te ne vuoi andare"?

-Si meglio lasciare le cose così,  tanto lo stupido sono io.... No?

La situazione stava degenerando in modo quasi tragico.

Io speravo cavolate a più non posso solo per ferirla, e a quanto pare ci stavo riuscendo visto i suoi occhi che stavano diventando lucidi ad ogni mio attacco.

Luca era intervenuto per smorzare un po' i toni visto quanto si erano surriscaldati gli animi.

Così pensando di averla già ferita abbastanza decisi di far dietro front e di tornare dalla mia accompagnatrice che mi stava aspettando.

Si era seduta già al tavolo che ci aveva dato il cameriere e si stava gustando la scena che era appena passata.

Ancora con un  diavolo per capello avevo continuato la mia serata con lei,  passando per lo più il tempo in pizzeria a fissare il tavolo di quei due la.

E come volessero farmela pagare e con gli interessi uscirono dal locale mano nella mano.

Non avevo più dubbi, mi aveva scarica per lui!

Che vita credule.

........

Anche questa era andata.

Che situazione di cacca che mi era capitata.

Brava Gioia,  hai gestito tutto per bene!

Kovar voleva farmi perdere la pazienza e ci stava riuscendo anche bene.

Ma dargliela vinta,  perché mai?

Io la mia coscienza ce  l'avevo più che pulita,  era lui che era in giro con una che non ero io.

Pensavo che il suo lutto durasse un po' di più,  ma evidentemente quello che contavo per lui era solo quello....

Poco e niente.....

Avevo continuato la mia serata con Luca come se niente fosse,  o almeno ci avevo provato.

Anche se mi sentivo gli occhi di Kovar addosso.

Amore Con La A MaiuscolaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora