CAP 47
Finalmemte si giocava sul serio.
Prima partita a Firenze.
La prima in cui sentivo un ansia che non mi apparteneva.
Di solito avevo sempre affrontato questo tipo di eventi con un piglio diverso .....
E perché stavolta non riuscivo a farmi passare questa maledetta ansia?
Non era decisamente da me!
Forse quando avrei toccato il primo pallone sarebbe tutto svanito, tutto sarebbe passato come per magia.
Ansia e preoccupazione di non dare il meglio, di sbagliare di più del solito, di far brutte figure si sarebbe volatilizzata.....
Si, sarebbe andata sicuramente così!
Non c'erano dubbi!
Infatti la partita come avevo prospettato stava andando nel verso giusto.
Le palme mi venivano facili, le buttavo giù con estrema facilità!
Bella palla!
I primi set erano volati via in soffio, fino a quel maledetto terzo set.
Sentivo che doveva succedere qualcosa, tutto stava andando troppo bene.
.........
Stessa storia, stesso posto, stesso bar...
Questa canzone potevo usarla per descrivere la situazione che stavo vivendo.
Stessa partita, un palazzetto, e quella stagona bionda magra rifatta seduta vicino a me!
Giuro che stavo andando ai matti con quella vicino....
La partita per fortuna stava per iniziare, così avrebbe almeno messo via quel maledetto telefono che non aveva smesso di smanettare da quando era arrivata!
Mi aveva decisamente più che dato fastidio.....
Ma cosa ci potevo fare?
Nulla......
Dovrò starmene zitta e basta....
La partita contro gli USA era iniziata nel migliori dei modi.
La squadra giocava in perfetta armonia.
Dalla ricezione da cui partivano tutte le azioni, a passare dal palleggio di Travica si concludevano quasi tutte con una schiacciata di Ivan o una pipe di Jiri.
Davvero una cosa straordinaria.
Ognuno li loro esaltava a specchio il lavoro fatto da un altro compagno.
Erano una meraviglia per gli occhi!
Forse però la biondina non era della mia stessa idea, se aveva guardato per intero due azioni era fin troppo!
Eri li semplicemente per far presenza!
Una cosa che avrebbero notato anche i bambini dell'asilo nido!
Il terzo set era appena iniziato quando ad un certo punto dopo un azione, Jiri si era accasciato a terra, e non voleva saperne di alzarsi....
Su alzati ti prego, fai che non sia nulla di grave....
Cosa diamine aspetti, alzati!
Niente, la partita era stata momentaneamente sospesa con Jiri in mezzo al campo con il medico e il fisioterapista.
Non lo muovano e dalla mia prospettiva non capivo poi tanto.
Ero troppo agitata, non riuscivo più a capire nulla....
L'unica cosa che riuscivo a vedere era il il viso di Jiri che si era sdraiato...
Le mani sul viso, coprivano un volto dolorante, forse troppo dolorante.....
Non ci voleva proprio non si meritava anche questa batosta!
Finalmente lo stavano alzando, forse era solo un grande spavento e basta e tutto era sistemato!
Ma no, non si stava alzando da solo, era sorretto da entrambe le parti e con la gamba sana stava zoppicando verso l'uscita del campo....
Un dolore unico traspariva dal suo viso....
Non so come spiegare ma le mie gambe presero a funzionare da sole, e si stavano dirigendo proprio verso lo schiacciatore.
La mia preoccupazione era evidente quanto la sua, se non di più!
Anche la bionda aveva avuto la mia stessa idea e come me stava andando anche lei verso Jiri....
-Scusa, ma dove credi di andare tu?
-Da Jiri, mi sembra ovvio?
-Guarda che non può entrare nessuno li, men che meno le tifose....
-Appunto io non sono una tifosa, io sono.....
Non le diedi il tempo di finire di dire quello che voleva che la interruppi bruscamente.
-Non mi interessa chi tu sia o no, quello che so per certo è che da Jiri ci vado io e non tu! "
-Ma come ti permetti? Ma chi ti credi essere?
-Semplicemente la donna che lo ama e che lui ama!
-Cosa fai ancora qui? Vai a prendertelo!
Non le risposi nemmeno, ma non per maleducazione, ma perché ero troppo impegnata a correre per vedere dove avevano portato il mio Jiri....
Ora mi importava di capire come stava e quale fossero le sue condizioni fisiche.
.........
Cazzo non ci voleva Kovar si era infortunato.
Eravamo corsi tutti intorno a lui per accertarci delle sue condizioni.
Da vedere sembrava qualcosa di grave, e le facce del medico e del Fisio confermavano la mia sensazione!
Era in fase mi viene tutto facile ed è per questo che sono invincibile, ed ecco che l'infortunio lo attendeva dietro l'angolo...
Non se lo meritava nemmeno lui.....
Al massimo gli avevo augurato un po' di dissenteria durante il ritiro a Cavalese, ma questo era troppo anche per lui.
Farsi male per uno sportivo era come la morte.
E quel ginocchio per Kovar era la sua croce.
Per lui sicuro la finale Six sarebbe finita con quella partita, e la preoccupazione era andata subito anche al mondiale!
Delle sfortuna che non ci volevano proprio.....
Subito dopo aver visto le condizioni di Jiri i miei occhi si erano subito spostati su Gioia che era seduta tra il pubblico.
Stava parlando, o per meglio dire stava discutendo con la bella di Kovar...
Dopo alcuni minuti, mentre stavano trasportando Jiri in infermeria, Gioia era corsa giù dalla scalinata.
Aveva mostrato il pass da giornalista alla sicurezza ed era svanita tra i corridoi che portavano alle stanze al di là del campo da gioco.
Sicuramente si stava dirigendo alla ricerca di Kovar.
