CAP 31

269 8 0
                                        

CAP 31

Stare a casa mi aveva fatto bene?

Che dire,  non lo sapevo nemmeno io!

Forse solo al momento della resa dei conti avrei potuto tirare le somme.

Quando l'avrei rivisto e avremmo parlato,  che poi cosa voleva chiarire,  lo sapeva solo lui....

Io per lui non ero nessuno,  quindi perché mai ci teneva così tanto a darmi delle spiegazioni sul fatto che intratteneva rapporti con altre ragazze?

Oppure quella tra lui e quella Sofia era diventata una cosa seria in questi giorni che non l'avevo visto, e lui non voleva far uscire quel semi bacio che c'era stato tra di noi,  e voleva sincerarsi che anche io mi tenessi la bocca ben cucita!

Proprio non riuscivo ad andare a capo di questa situazione.

La cosa che mi elettrizzava di più era la partita che si sarebbe svolta a Roma.

Ero in pura estasi da evento,  che poi non era un evento sportivo qualsiasi.

I ragazzi avrebbero giocato all'aperto al Foro Italico,  location a me molto famigliare.

Non so quanti internazionali di tennis ci avevo visto, e quanti ne erano stati poi articoli sul giornale.

Il treno stava per arrivare.

Un freccia rossa che in poche ore mi avrebbe riportato nella capitale.

I ragazzi si sarebbero allenati già il pomeriggio stesso in quella spedita struttura per prendere confidenza con la situazione climatica.

Io invece sarei arrivata a ridosso dell'inizio della partita, non volevo perdermela per nulla al mondo...

È poi per forza una volte per tutte avrei chiarito con lo schiacciatore,  nel bene o nel male...

Avremmo messo un punto fermo a questa situazione.

Un dentro o fuori,  ma stavolta definitivo.

Senza più scuse,  senza più ma,  forse,  perché o però....

...........

Le avevo mandato quel messaggio.

Ed ogni scusa era buona per guardare il cellulare per vedere se mi rispondeva.

Mi ero preso pure un bel cazziatone da Parodi che si era svegliato un paio di volte per la luce prodotta dell'accessione dello schermo del mio cellulare.

Ma non avevo abbandonato di guardarlo.

Mi ero letteralmente sepolto sotto le coperte per non far luce e non prendermi delle bastonate in testa.....

Ma niente,  mi ero addormentato con il telefono tra le mani.

Solo al mattino avevo letto la sua risposta...

Solo un freddo e asettico ok. Dopo la partita.

Come dovevo comportarmi con lei?

Mi faceva proprio sudare non sette camicie,  con lei ne sudavo settecento!

Non avevo mai dovuto comportarmi così con una ragazza,  per me era un territorio inesplorato.

Tutto era stato fino ad ora fin troppo facile,  ma quella parola nel vocabolario da usare con Gioia non era contemplata.

La parola facile nel suo vocabolario non esisteva proprio,  era stata eliminata di peso.

Ora però dovevo concentrarmi sulla partita.

Amore Con La A MaiuscolaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora