CAP 11
Ero proprio stupita che si fosse presentato davanti a me.."
-Ehi, che ci fai qui?
-Non avevo sonno, e in camera mia dormono già tutti!
-E quindi sei venuto da me?
-Si, non credi che dovremmo parlare io e te?
-Scusa e di cosa? Per me è tutto apposto!
-Ma tipo di quel che è successo a casa mia per esempio? Non credi?
-Per me la questione è già che risolta, ci siamo voluti divertire....niente di più...
-Quindi se io entrassi adesso e ti proponessi un bis, cosa mi risponderesti?
-Caro il mio ragazzo, non ti hanno insegnato che nella vita non bisogna chiedere ma prendersi le cose che si vogliono?
.....
Prendere le cose che si vogliono.
Non me lo feci ripetere due volte.
Mi avvicinai a lei chiudendo la porta della sua camera, l'avvicinai a me e la baciai.
Con la mano dietro la sua testa la tenevo salda a me, e con l'altra già mi erodiretto sotto la sua canotta, che doveva farle sicuramente da pigiama.
Due bocche che si cercano, due lingue che danzavano un ballo tutto loro.
Quattro mani che non riuscivano a stare ferme...
Chi poteva ragionare in una situazione del genere?
Io sicuramente no!
E tanto meno da come si comportava, nemmeno lei.
Mai pensiero fu sbagliato.
.....
Gioia che cavolo stai facendo?
Devi trattenerti, non puoi mischiare il piacere con il lavoro!
Non é professionale, e tu lo sai!
La mia coscienza mi diceva di smetterla e il mio istinto non voleva che quel momento finisse mai.
Tra noi c'era sinergia.
Sembrava quasi che i nostri corpi di conoscessero da una vita precedente, un incastro dannatamente perfetto, e così tanto sbagliato in quel momento!
Me ne rendevo conto, purtroppo...
Così con una forza che non credevo mia, staccai le mie labbra dalle sue.....
-non possiamo, non è professionale da parte mia! Dobbiamo smettere subito, adesso che siamo ancora in tempo!
Lui non era di certo del mio parere.....
-io di smettere non ne ho voglia, io voglio te!
-non possiamo, io non posso!
-si tu puoi te lo dico io!
-no ti prego non insistere, mi metti in difficoltà!
-non voglio forzare nessuno, ma lo sai anche tu che prima poi accadrà di nuovo...quindi perché aspettare?
-Jiri ricordati che è solo divertimento, io non posso permettermi di avere una storia con te, e soprattutto adesso....
Così dicendo lui mi baciò di nuovo.
-ricordatelo....
Ero riuscita a bisbigliare tra un bacio e l'altro....
Anche quella sera ci eravamo persi l'uno nell'altro...
Due corpi estranei che si desideravano.
Lui era scappato prima del sporgere del sole per far ritorno nella sua camera per non far insospettire i suoi compagni.
Non mi aveva svegliato, ma io lo avevo sentito lo stesso....
Gioia in che guaio ti stai cacciando?
Lo sai che andrà a finire male vero?
.....
Ero sgattaiolato fuori dalla sua stanza che il sole non era ancora in cielo.
Dovevo tornare prima che i miei compagni di stanza si svegliassero.
Non avevo voglia di subire un terzo grado.
Sinceramente non volevo dire a nessuno dove è soprattuto con chi ero stato per l'intera nottata.
Se mi avessero beccato, specialmente Drago mi avrebbe infastidito con mille domande, e non l'avrei scampata se non gli avrei raccontato tutto.
Era un vero scassa balle quando si trattava di scovare nuovi intrighi, e sapere con chi ero stato sarebbe diventata la sua missione di vita!
Non avevo voglia di tutto questo!
Così con estrema cautela aprii la porta della mia stanza, cercando di fare meno rumore possibile...
Per fortuna qualcuno lassù mi voleva bene, sia Dragan che Parodi dormivano ancora beatamente.
Ringraziai il cielo.
Mi diressi in bagno per una bella doccia, mi serviva proprio!
Finita mi stesi a letto aspettando i suono della sveglia.
Avrei potuto riposare per due ore.
Non erano poi tante, ma mi dovevano bastare per recuperare le energie che avevo speso nelle ore precedenti.
Un doppio allenamento mi attendeva per quel giorno!
Mi maledissi mentalmente da solo, per la mia poca ragionevolezza.
Se me ne fossi stato in camera sicuro ad allenamento non sarei stato fiacco come una vecchia di novant'anni dopo una sbronza epica!
Più di tanto però non me ne fregava, era il primo allenamento....
Mi sarei messo in mostra nei prossimi!
E poi mi ero stato tanto bene che nessun senso civile mi avrebbe mai fatto sentire in colpa....
Così tra qui ultimi pensieri mi addormentai pensando a quella scorbutica giornalista, quella ragazza che mi stava rubando il sonno!
.....
La sveglia era suonata. Ed io di alzarmi non ne avevo assolutamente voglia.
Stavo dannatamente bene tra quelle coperte che di alzarmi non ne volevo proprio sapere.
Chi me lo aveva fatto fare di passare la notte con lui?
Adesso non avevo forze per passare una giornata a seguire i pallavolisti nella loro routine.
Non me lo meritavo.
Trucco, parrucco e restailing ...
Dopo un ora ero bella e pronta.
Con la mia fidata cartelletta sotto il braccio mi diressi a fare colazione.
Per iniziare bene la giornata avevo assulto bisogno di una caraffa di caffè e una mega brioches farcita!
Niente di meglio di una colazione a buffet già pronta per iniziare la giornata con un sorriso sulle labbra.
E poi non dover preparsela, la rendeva ancora più buona!