CAP 46
Avevo iniziato a parlare con Jiri che neanche a farlo apposta Dragan si era intromesso.
Cosa voleva adesso anche lui?
Non avevo neanche fiatato, che il palleggiatore si era posizionato a cambiarsi proprio in mezzo a noi due!
Provvidenziale?
Può darsi.....
Fatto sta che la sua presenza per quel lasso di tempo mi diede l'opportunità si riflettere su quello che stavo per fare.
Prima non avevo pensato, volevo agire e basta.
Al diavolo le conseguenze, io volevo tirarmene fuori da tutto!
Però pensandoci avevo mutato la mia idea....
E finito di cambiarmi decisi di non parlargli più.
Se fosse stato ci avrebbe pensato Gioia.
Era una decisione sua parlare o no....
Così finito di cambiarmi presi il borsone in mano, lo misi in spalla e mi avvia verso la porta degli spogliatoi....
-Ma noi due prima che arrivasse Drago non dovevamo parlarle?
-Si, ma lascia stare.... Non era nulla di importante....
-Sei strano forte Vettori, comunque sai dove trovarmi se mi devi dire qualcosa.....
-Sisi certo.
Cosi dicendo con il borsone in spalla mi diresti all'uscita per firmare un po' di autografi.
Forse il contatto con altre persone mi avrebbe fatto cambiare umore.
E perché no, mi avrebbe fatto distrarre da tutta questa situazione che si era creata...
Altro che triangolo delle bermuda, il nostro era un triangolo scaleno disegnato da un bambino di tre anni!
Un triangolo venuto decisamente molto, ma molto male!
Adesso iniziavano le vere partite, di scherzare o pensare a cose al di fuori della pallavolo non era concesso.
Nessuna distrazione!
Anche se sapevo di non poter partire da titolare e giocare tutti i set, dovevo pur farmi trovare pronto al massimo, se il mister e la squadra avessero avuto bisogno di me.
Non potevo sprecare neanche un occasione.
Dovevo cancellare dalla mente tutte le cose che mi erano successe e che stavano succedendo,
Liberare completamente il cervello di tutto era una cosa assai difficile, ma non impossibile per me.....
........
Che cazzo stava facendo Vettori?
Si era messo a faccia faccia con Kovar e stavano per confrontarsi?
Fermi tutti!
Dovevo intervenire per il bene dell'universo pallavolistico....
Kovar si sarebbe mangiato vivo il povero Luca in un secondo scarso!
Non ci sarebbe stata partita, era come mettere in una gabbia un rottwailer e un chiwawa....
Però Vettori che coraggio, non me lo sarei mai aspettato di trovarmelo muso a muso con lo schiacciatore.....
Forse era arrivato al limite anche lui.
Perché certo quella situazione non era più sostenibile per nessuno.
Da fuori non si capivano bene le dinamiche di tutta la faccenda, ma qualcosa bolliva in pentola tra i due pallavolisti e la bella giornalista.
Su chi era arrivato primo e su chi occupava il cuore di Gioia si erano aperte le scommesse....
La squadra si era accorta che qualcosa non andava fra quei tre li, e come ogni gruppo che si rispetti erano iniziate a girare tante di quelle voci che ormai avevo perso il conto....
Gioia che sta con kovar e poi lo tradisce con Luca....
Luca che conosce gioia fin da quando erano piccoli e forse la cottarella che avevano alle medie era esplosa con la loro riconciliazione?
Gioia che aveva preso in giro entrambi solo per divertirsi....
O Gioia che era andata con entrambi solo per estorcere informazioni utili al suo articolo che era in imminente uscita....?
Potevo pensare anche io di tutto, ma l'ultima trovata di alcuni dei miei compagni mi trovava decisamente in disappunto.
Che poi dove potevano averla tirata fuori questa genialata?
Non potevo credere che Gioia fosse un'approfittatrice di tali proporzioni!
Non sarebbe stata mai capace conoscendola per quel poco che ne avevo avuto l'opportunità!
Non mi immaginavo proprio una Gioia che si serviva di due ragazzi solo per trarne vantaggio per il suo lavoro, sarebbe stato un comportamento troppo meschino per chiunque potesse provare a fare una carognata del genere.
Ma quindi perché la bella giornalista si comportava così con lo schiacciatore?
Si vedeva che tra i due sotto sotto qualcosa c'era....
Quindi Vettori cosa c'entrava in tutto questo?
Proprio un bel pallino....
.........
Il mio lavoro stava per concludersi.
L'articolo era quasi terminato,
Mancavano solamente qualche punto da sistemare qua e là, ma la maggior parte era stata portata a termine.
Ero soddisfatta di quello che avevo scritto, anche se era il primo lavoro di questo tipo.
Mi inorgogliva ancora di più il fatto che fosse il mio primo incarico pallavolisto, perché rileggendo quelle pagine ero riuscita a far trasparire la vera personalità di ognuno dei componenti della nazionale maschile di pallavolo italiana.
Mi era uscito proprio un ottimo lavoro!
Il capo doveva essere per forza soddisfatto!
Ne ero certa....
Mi avrebbe fatto piacere continuare a seguire la pallavolo, perché come mi aveva detto mister Berruto "la pallavolo è una grande famiglia. E quando ne entri a far parte, non esci più!".
Così era successo a me....
Fin dall'inizio ero scettica nei riguardi di questa frase, ma ben presto quei ragazzoni mi avevano fatto decisamente cambiare idea.
Scrivere mi era servito come valvola di sfogo.
Lo era sempre stata, infatti avevo scelto la scrittura come mio lavoro, non a caso.
E in questo periodo dovevo sfogarmi mica male, se avessi avuto tempo avrei di sicuro scritto un libro intero!
Avrei fatto un baffo alle mille pagine di Guerra e Pace.
Ora però la solfa cambiava....
Adesso ci attendevano le partite importanti.
Quelle da dentro o fuori.
Quelle dove non puoi permetterti di scherzare o prenderle sotto gamba.
Io avrei partecipato solo alle partite ufficiali, non sarei più stata presente al pre ritiro.
I ragazzi avevano bisogno di tranquillità e nessuna distrazione, quindi al ritiro erano solo ammessi i giocatori e lo staff autorizzato.
Mogli, fidanzate, figlie e soprattutto giornalisti non erano ammessi al ritiro.
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