Possibile che sia stato tutto frutto della mia immaginazione?
Che tutto quello che ho pensato di vivere me lo sono sempre immaginato?Mi sono davvero privata delle cose più belle della vita per un ricordo, di cui non ho neanche la completa certezza che sia reale?
Eppure, sento che il contatto c'è.
Sento, nonostante abbia gli occhi chiusi, i movimenti che fa sul mio corpo, e con la mente associo la sensazione che provo alla parte del mio corpo in cui potrebbe trovarsi.Riesco quasi a vederle nel buio dei miei occhi, le sue mani che si muovono.
Dio, sto diventando di nuovo paranoica.
Devo smetterla di pensarci. Adesso mi vengono anche le allucinazioni.Eppure sembra un brutto incubo, ma allora perché non mi sveglio?
Siamo già arrivati alla parte più brutta.Sapevo che era un errore venire qui.
Maledizione, Tyler mi aveva anche avvertita.
Perchè non l'ho ascoltato?Perché mi ha fatto soffrire, ecco perché. Perché non volevo che sapesse che ha questo potere su di me.
Provo a staccarmi, ma non ci riesco, perché tiene le sue viscide mani avvinghiate ai miei fianchi.
Cerco di levarmelo di dosso, ma non ce la faccio.
Soltanto quando inizio a piangere, si ferma."Ma che diavolo...", sbotta lui, gli occhi sbarrati per la confusione.
Ma io sto correndo, di nuovo, senza una meta.
Non mi fermo neanche quando vedo Susan che, spaventata, si alza in piedi di scatto dal divano in cui era seduta, e mi guarda con occhi spaventati.Se gli dicessi che sto scappando perché un tizio mi stava baciando, mi direbbe:
"E quindi? È questo che succede alle feste, no? Sentiti fortunata!".
E io so che avrebbe ragione.Ma io non mi sento per niente fortunata, sono solo spaventata, spaventata a morte.
Sono stufa di scappare, stufa di mentire.Non voglio più dovermi nascondere dietro delle bugie, o dietro delle insicurezze.
Il mio cuore dice che non dovrei nascondermi, che dovrei affrontarlo, ma non vedo altra soluzione.Perché ho imparato a mie spese che la verità fa troppo male da sentire.
E soprattutto, ho imparato che la verità ha sempre delle conseguenze.Perché cosa succederebbe poi, se le persone mi conoscessero per quella che sono?
Verrebbero a contatto con tutti i miei difetti, e le mie insicurezze.
E mi guarderebbero con compassione, come una povera ragazzina con una infanzia infelice, che deve solo imparare a dimenticare.So però che quella compassione non sarebbe mai del tutto vera, perché pochi giorni dopo si dimenticherebbero di me e della mia infelicità, e tornerebbero alla loro vita.
Purtroppo per me, è questa la visione che ho del mondo che mi circonda.
Ma quando mi guardo intorno, sembra che questo mondo faccia schifo solo a me.
Vedo i volti delle persone quando vado in giro, e vedo così tanta felicità, spensieratezza, gioia.
Allora, le cose sono due: o lo sono davvero, o fanno finta.
E onestamente, preferisco la solitudine alla falsità delle persone.
Continuo a correre, nonostante gli sguardi che le persone sulla mia strada mi rivolgono, tra il confusi e il divertiti per la stupida ragazza che sta scappando da una stupida festa per adolescenti, come se stesse per morire.
Ma io non mi fermo neanche quando i miei occhi bagnati di lacrime incontrano quelli preoccupati di Tyler, che mi scrutano come se fossi un fiore sopravvissuto troppo tempo fuori dall'acqua.
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Non mi toccare
Teen FictionTyler Evans è stronzo, egoista ed orgoglioso. Non sa cos'è l'amore, nessuno ha mai voluto insegnarglielo. Ha un passato difficile, che continua a tormentarlo, e finge che non gli importi di niente e di nessuno. Ele è fragile e chiusa in se stessa...