40. Cosa devo fare?

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Tutti ci stanno fissando come se fossimo Jack e Rose risorti dal Titanic.

Non so davvero come, ma si è sparsa la voce che io e Tyler siamo...

Stiamo insieme, ecco, l'ho detto.

Ma questa volta non posso dargli torto,
perché da una parte è così.

Insomma, non abbiamo stabilito cosa siamo.
Ma onestamente non credo ci sia qualcosa da stabilire o da dichiarare.
Io ho bisogno di lui e lui di me.

Ogni singola ragazza in questo maledetto corridoio mi sta guardando come se gli avessi appena rubato un premio.

Ma a quanto pare ci faccio caso solo io perché, Tyler di fianco a me, sembra molto tranquillo.

Anzi, sembra che non si sia neanche accorto di tutte le persone che ci stanno fissando.

Per fortuna arriviamo nell'aula di inglese, che da oggi è diventata il mio rifugio personale dagli sguardi indiscreti.

"È stato imbarazzante", affermo sedendomi nel mio banco e posandoci sopra i libri.

"Non farci caso, nocciolina.
Non hanno importanza", commenta tranquillamente, rivolgendomi un gran sorriso.
Dopo quella sera, vederlo sorridere mi rende felice, perché so che sta bene, o almeno, prova ad esserlo.

"Lo so, ma mi mettono in soggezione", sussurro, più a me stessa che a lui.

"Perché dovrebbero?", domanda.

Già, perché dovrebbero.
Insomma, non dovrebbe fregarmi nulla di quello che pensano.
Invece no, mi importa e come.
Sono una persona che ha sempre paura del giudizio delle persone, e sono sicura di darlo anche a vedere, purtroppo.

"Non lo so...
Forse perché mi immagino cosa potrebbero pensare quando ci vedono insieme... "

"Cioè?"

"Che sono una stupida ragazzina in cerca di attenzioni, forse?", dico, un po' troppo a voce alta.

"Sono solo gelose, lasciale fare", commenta avvicinandosi a me.

Questo è un punto che dobbiamo affrontare della nostra "relazione".
Insomma, in ogni caso il rapporto tra due persone si chiama relazione, ma credo che si sia capito che non intendo in quel senso.

Tyler è abituato al contatto fisico, in questi due anni è stato con molte ragazze, ma io no.

E non è che facevano la lana insieme.

Devo ammettere che prima lo giudicavo, anche se dentro di me, ma alla fine non lo conoscevo.

Adesso invece so perché lo faceva, ma questo non cambia i fatti.
E non che io gliene faccia una colpa, infatti sono io il problema.
Come sempre, d'altronde.

Voglio davvero che questa cosa tra noi, qualunque cosa sia, funzioni davvero, e che duri il più a lungo possibile.

Ma purtroppo so che se lo voglio davvero devo affrontare la realtà e fare quello che temo da anni.

So che Tyler capirebbe, ma ho la costante paura che non mi accetterebbe più e che mi abbandonasse.

Ho paura che quando verrà a contatto con i miei problemi si tirerà indietro.
Alla fine è un maschio, e non potrà aspettare per tutta la vita.

Ma non so se sarà disposto ad aspettare me.
Mi piace pensare che lo farà, ma non potrò mai averne la certezza finché non me lo dirà lui.

E per dirmelo, so che ovviamente deve saperlo, ma mi manca il coraggio.

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