28. Non so se posso farlo

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"Non sono stato io a chiederglielo, infatti, è stata lei a chiederlo a me, e non ho avuto altra scelta", ammette sfidando i miei occhi, e a queste parole, rimango molto perplessa.

Io ho sentito casualmente parlare Bridget giovedì e, indipendentemente dal giorno, c'è comunque un errore di fondo.

Lei sosteneva che Tyler le avesse fatto l'invito, così come anche le sue amiche, ed erano tutte e tre al settimo cielo.

Ma Tyler mi ha appena detto che è stata Bridget a fargli la proposta, e lui ha accettato, perché non aveva altra scelta.

Chi dei due sta mentendo?

"Eppure... ", sussurro, ma mi rendo conto che non posso continuare.

Non posso dirgli che ho accettato di andare alla festa con Paul solo perché avevo sentito che lui aveva fatto la proposta a Bridget.

Sarebbe troppo imbarazzante, e me lo rinfaccerebbe per tutta la vita.
Perderei l'unico briciolo di orgoglio che mi è rimasto.

"Cosa?", domanda curioso, incitandomi a continuare.

Eppure, sono troppo curiosa di capire chi dei due ha mentito, e chi si è solo trovato incastrato.

Per una volta, la curiosità ha la meglio sull'orgoglio.

"È solo che... io ho sentito Bridget, nello spogliatoio delle ragazze, dire che le avevi fatto la proposta, ed era tutta eccitata.
Ha detto che all'inizio ha fatto un po' di pressione, perché doveva farsi desiderare, ma poi ti ha detto di sì", ammetto, e distolgo immediatamente lo sguardo dal suo.
Ho detto la verità e mi sono messa un piede nella fossa da sola, non voglio anche dovermi subire le sue risate su di me e la mia stupidità.

All'inizio sembra contraddetto, non sa se essere arrabbiato, ma poi capisce che cosa intendo, e gli spunta un gran sorriso sul volto.

"È per questo che hai accettato di venire alla festa con Paul?"

"È per questo che hai accettato di venire alla festa con Bridget?"

Rimane impressionato da questo mio improvviso coraggio, e scoppia a ridere.

"Non credere di essere sempre al centro dei mie pensieri, nocciolina, ho altro di meglio da fare", commenta, ma sento nella sua voce che le parole che ha pronunciato sono forzate, come spinte da qualcosa dentro di lui che gli dice di proteggere se stesso.

So che può sembrare una cosa stupida, ma a me fa male.
Fa male pensare che dopo quello che abbiamo passato insieme lui abbia dimenticato tutto come se fosse qualcosa di cui vergognarsi.

Perché nonostante tutto, anche se a volte abbiamo avuto pareri "divergenti", per me ha significato molto.

Lui ha significato molto.

Mi è stato vicino più di chiunque altro in tutta la mia vita.
Mi ha aiutata molto in situazioni davvero difficili per me.
Mi ha difesa tutte le volte che mi ha vista a pezzi.
E sapere che per lui non è stato lo stesso fa male.

"Tipo cosa, Tyler? Tipo escludere tutti intorno a te, sperando che ti lascino da solo, ad affrontare qualsiasi cosa tu non riesca a mandare giù?
Non sono stupida, anche se a volte vorrei esserlo, per non leggere nei tuoi occhi il dolore che provi. Non so da cosa è scatenato, e non potrò mai saperlo, se tu non me ne rendi partecipe.
Io l'ho fatto con te, e non mi vergogno affatto dicendo che mi hai solo aiutata.
Perché escludi tutti?
Perché tratti le persone come se fossero nulla per te?
Credi che così ti odieranno? E dopo, cosa avrai ottenuto? Sarai solo, e so quanto possa essere brutto. Che senso ha tutto questo?
Ti rendi conto di quanto è stupido?", sbotto, e vedo che rimane sorpreso dalle mie parole, ma non si scompone.

Non mi toccareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora