Capitolo 22: Paure

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Passarono i giorni e il sole si rivelò impietoso. Per due volte, il veliero si ritrovò privo della spinta favorevole del vento e questo contribuì a ritardare l'arrivo. Tigre non ne poteva più del caldo, desiderava ardentemente mettere piede nella sua adorata Cina e godersi l'inverno, la pioggia e la neve. Il freddo.

Tigre voleva mandare un messaggio al Palazzo di Giada. Sul veliero c'era un gabbiano che fungeva da messaggero, ma lei non aveva di che pagare. Il che, forse, era un bene; era meglio sorprendere Shifu piuttosto che dargli la possibilità di riflettere su come comportarsi.Meglio chiedere il perdono che il permesso.

Una parte della maestra era lieta di tornare nel luogo che le apparteneva, ma aveva anche paura, poiché non desiderava tornare a essere quella di una volta.Nessuno se lo aspetta, si disse Tigre. Tutto ciò che doveva fare era essere sempre la stessa feroce e imbattibile maestra. L'essere una stronza inespugnabile non rientrava nei suoi doveri.Che a Shifu piacesse o meno il suo cambiamento, non la riguardava. Lui era il suo maestro, gli doveva rispetto e obbedienza, ma solo sinché si trattava di kung fu. Nella sua vita sentimentale, lui non doveva metterci becco.

Temporaneamente in pace con la coscienza, Tigre si deterse il sudore dalla fronte.

"Tutto bene?" le chiese Hak, dandole una pacca sulla spalla. La maestra gli sorrise e rispose che era solo il caldo. Poi sollevò l'ennesimo barile d'acqua senza dare segni di stanchezza.

Il vecchio bue si era dimostrato abbastanza civile nei suoi confronti. Al contrario del resto dell'equipaggio, non se ne stava in disparte a parlottare con i compagni e a guardarle le gambe.Lei e il bue passavano insieme la maggior parte della giornata, in modo che lui potesse insegnarle tutto quello che sapeva e controllare che non facesse guai. La maestra era una miccia corta e non era il caso che qualche marinaio finisse fuori bordo per aver detto la cosa sbagliata.

Hak aveva trovato in Tigre una compagnia piacevole; era una femmina piena di curiosità, dedita al lavoro e alla fatica. Gli piaceva e si vergognava di come il capitano la trattava.Il bue non le dava tregua, la faceva correre di qua e di là dall'alba al tramonto, ma non pretendeva dal suo equipaggio lo stesso sforzo. Tigre obbediva senza mai lamentarsi, ma Hak sapeva che doveva essere esausta. Inoltre, il capitano non le dava abbastanza cibo per sfamare anche i due schiavi, quindi la maestra divideva le razioni. Ma lei era un grande felino, quindi il suo fabbisogno energetico era lungi dall'essere ottimale.

Hak era colpito dal modo in cui la maestra si comportava con i suoi due schiavi. Era affettuosa con entrambi, capace di grande premura e provava una soddisfazione evidente nel tenerli al sicuro e ben nutriti. Li amava, aveva compreso Hak, e usava la scusa che fossero suoi schiavi solo per poter vantare dei diritti nei loro confronti. Il bufalo cominciò a sospettare che la maestra li avesse rapiti al loro padrone... ma il pensiero non gli diede alcun fastidio.

Proprio in questo momento, Hak vide uscire da sottocoperta i due schiavi. Si tenevano vicini, guardinghi. Il maschio teneva fra le zampe un grosso secchio pieno degli escrementi dei due cavalli.Ovviamente la maestra si era offerta più volte di farsi carico del compito, ma ben presto aveva compreso che Estate e Fukayna approfittavano dell'occasione per respirare un po' d'aria fresca. Il capitano non permetteva loro di uscire. Se non avevano un compito da sbrigare, li rispediva nella stanza sostenendo che questo non era un viaggio di piacere e che non dovevano stare fra i piedi.

Quando lo vide, Tigre sorrise ad Estate. Suo marito le mancava molto e non solo perché lo vedeva poco. A causa della presenza di Fukayna, infatti, i due noveli sposi non avevano l'occasione di stare insieme come desideravano. Ovviamente ciò non era motivo di biasimo, per Tigre; era ben lieta di fare questo sacrificio in vista della lunga vita felice che li attendeva.Inoltre, la maestra non era poi così certa che il mezzosangue l'avrebbe accettata nel suo letto.

L'amante di Maestra TigreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora