Capitolo 9: Kephen

67 4 0
                                    

Tigre svoltò l'angolo dietro cui Fukayna ed Estate erano svaniti e, per suo sommo sollievo, si ritrovò davanti proprio quest'ultimo.

"Che cosa sta succedendo?" gli chiese, non prima di essersi assicurata che stesse bene. Il mezzosangue scosse il capo. "Io... Non lo so con certezza. Fukayna non ha voluto dirmelo prima che non ci fossi anche tu" le rispose. Poi la guardò e Tigre vide la sua preoccupazione. "Qualcosa di grosso temo".

"Portami da loro".Estate si volse per precederla, ma poi parve preferire stare al suo fianco. Sentendo la sua paura, Tigre gli fece passare un braccio sulle spalle, e cercò di non rendere troppo evidente quanto si sentisse orgogliosa all'idea di essere riconosciuta da lui come la sua protettrice.

Costeggiarono il lato in ombra del palazzo, il buio lì era così fitto che Estate fece fatica a camminare e dovette alzare le braccia davanti a sé.

"Tranquillo, non ti lascio cadere" lo rassicurò Tigre e lui si ricordò che ella poteva vedere nell'oscurità. Abbandonò le braccia lungo i fianchi, completamente fiducioso. Notando il gesto, il cuore di Tigre si fuse.

"Dobbiamo arrivare sino alla fine di questo muro" le disse Estate.

"Cosa ci sarà poi?".

"Un altro muro...".

Tigre annuì e, dopo poco, lo fece fermare con una stretta gentile, ma ferma."Che cosa c'è?" sussurrò il mezzosangue, allarmato. Temeva che si fossero imbattuti in qualche guardia.

"Siamo arrivati" rispose la sua guerriera. Estate sbatté le palpebre, ma non c'era niente da fare; era troppo buio per lui. Considerata l'inutilità dei suoi occhi, quindi, il mezzosangue si rivolse direttamente a Tigre"Dovrebbe esserci una crepa nel muro... Orizzontale, più o meno alla mia altezza" le disse. All'improvviso le sue orecchie si contrassero "Arriva qualcuno!" disse, agitato "Se sono guardie devo nascondermi... Non dovrei essere qui!".

"Perché?".

"Sono uno schiavo! Dovrei essere con la mia padrona!".

Tigre avrebbe voluto dirgli che non aveva nulla da temere, dato che si trovava con lei, ma poi comprese il motivo dell'agitazione del suo amante. A circa quattro metri da loro, sbucarono due guardie.

La maestra fece spostare Estate dietro la sua schiena e rimase immobile per non attirare l'attenzione. Con un po' di fortuna, le guardie non l'avrebbero scorta.Con chiunque altro, la maestra si sarebbe affrettata a calmare il tremito che ora scuoteva le membra del suo amante, ma con due guardie... Quei due potevano vantare il diritto di punire lo schiavo trasgressore.

Quando i due tizi furono a meno di tre metri da loro, Tigre sentì Estate trattenere il fiato e premersi al suo corpo.La maestra sguainò gli artigli. Non avrebbe permesso a nessuno di far del male al suo compagno. Tuttavia, il buio che li ammantava doveva essere più fitto di quel che pensavano, poiché le guardie passarono loro accanto senza vederli.Quando svanirono in lontananza, Estate si rilassò "Che paura" sussurrò, portandosi una zampa sul cuore.

"Sciocco". Tigre si voltò e lo intrappolò contro il muro con il suo corpo. "Credi che avrei permesso loro di toccarti?".

Estate trattenne il fiato, e non per la paura questa volta. I loro corpi erano così vicini che poteva percepire il calore di Tigre. Non riusciva a distinguere i tratti della sua guerriera, ma vedeva benissimo i suoi occhi, incandescenti e luminosi come braci.

Estate rabbrividì mentre immagini poco innocenti gli attraversavano la mente. Poteva quasi sentire Tigre che lo afferrava e lo costringeva contro il muro, stracciandogli la tunica e scopandoselo sino a che non sveniva.Poteva leggere negli occhi della maestra la stessa voglia, tuttavia urgeva procedere nel loro cammino. Estate, comunque, non voleva che lei si allontanasse da lui senza aver avuto niente."Baciami" disse, e si accorse di avere la voce roca.Tigre scosse la testa e lo lasciò andare. "Se lo faccio, non sarò in grado di fermarmi per le prossime due ore" disse, e nei suoi occhi Estate vide la brama che a fatica tentava di trattenere. Poi ella prese a testare il muro, in cerca di quella crepa orizzontale di cui le aveva parlato il mezzosangue.

L'amante di Maestra TigreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora